ll giorno 28/04/2017 siamo partiti per andare a visitare Aosta, ci siamo ritrovati tutti insieme alla fontana della scuola e da lì siamo partiti con il pullman, ero vicino ad Alice, per distrarci dal viaggio lei ha portato l’Ipod per ascoltare la musica e rilassarci e un cuscinetto nel caso ci fossimo addormentate.
C’era anche Caterina, la nostra guida, è molto simpatica, mentre eravamo in viaggio ci ha fatto qualche domanda sulla nostra vita.
Dopo due ore e mezza siamo arrivati di fronte a un ponte: “Pont Saint Martin”.
Qui Caterina ci ha spiegato la leggenda e la storia vera, mi ha incuriosita molto come era stato costruito il ponte.
Dopo che siamo andati a visitare il ponte, siamo ripartiti con il pullman e dopo mezzoretta siamo arrivati ad Aosta, che era bellissima.
Dopo aver fatto un giretto per visitarla meglio, Caterina ci ha diviso in quattro squadre, ognuna composta da cinque “giocatori”; queste squadre si chiamavano “La Torre dei Lebbrosi” “Sant’Orso” “Dora Baltea” e la mia squadra “La Grolla dell’Amicizia”.
Questo gioco consisteva nel chiedere ai passanti informazioni sui monumenti di Aosta; la mia squadra era composta da Filippo Pirchio, Elisa Baglione, Douua El Arfaoui ed infine Edoardo Scola.
Subito dopo, quando Caterina ha detto la parolina magica per il “via”, io ed Elisa ci siamo subito precipitate dalla prima passante, le ho posto qualche domanda, dopo aver fatto un discorso non tanto breve la signora mi ha guardato male ed Elisa aveva capito che non erano italiani, ma francesi, Elisa li ha salutati con un : “Bonjour” e all’istante siamo scappate.
Dopo quella figuraccia siamo andati a visitare il teatro Romano, era costruito molto bene.
Dopo aver scattato qualche foto al teatro, siamo andati a visitare il criptoportico: era affascinante, le pareti erano fatte con una pietra molto raffinata e particolare, ci siamo seduti in un buchino, Caterina ci ha spigato un po’ di cose (come era stata fatta, etc…).
Una volta usciti dal criptoportico avevamo una grande fame e non trovavamo un posto dove poter mangiare, ma dopo un po’ di camminata siamo arrivati in un parco, vicino a Sant’Orso, là abbiamo fatto la ricreazione e abbiamo giocato.
Dopodiché siamo andati a Sant’Orso (chiostro) dove ci siamo rilassati, abbiamo fatto un giro ad occhi chiusi come i monaci, in silenzio e abbiamo pensato a ciò che volevamo.
Infine siamo andati al castello di Fénis : era un fantastico castello e all’entrata abbiamo incontrato un’altra guida che ci ha accompagnati in questo percorso; una volta entrati nel castello ho notato subito il bagno: era molto buffo perché si vedeva un buco molto profondo nel pavimento che nell’antichità rappresentava il water; un’altra stanza che mi è piaciuta molto è stata la camera da letto c’era un letto molto strano chiamato “baldacchino”, era dedicato ai nobili, aveva due porte per tenere la stanza al calduccio.
Dopo essere andati a visitare il castello di Fénis, abbiamo preso il pullman e dopo due ore e mezza siamo arrivati ad Assago... rifarei questa gita altre 300 000 volte.
Giorgia P.
Oggi, il 28/5/17, io e la mia classe siamo andati in gita grazie
a Caterina, la nostra guida, perché senza di lei non potevamo visitare Aosta e
naturalmente anche senza l’autista non potevamo visitarla.
La prima tappa è stato il
Pont Saint Martin e lì Caterina ci ha diviso in quattro squadre dando ad ognuna
dei foglietti dove c’erano scritte delle domande alle quali avremmo dovuto
rispondere nel corso della visita.
La seconda tappa è stato
l’Arco di Augusto, che prima era un pezzo delle mura ma quando i romani si
espandono non serviva più quindi quella zona è diventata una città per
abitarci. Appena arrivati a Porta Pretoria Caterina ci ha fermati perché doveva
prendere quattro cartine d’Aosta per le quattro squadre. Caterina ha chiamato
il nostro gruppo, ci ha consegnato una delle cartine e ci ha chiesto di portare
tutta la 1°C
al Teatro Romano e noi li abbiamo portati. Dopo aver visitato il Teatro Romano,
Caterina ha chiamato un altro gruppo e ai suoi componenti ha chiesto di portare
in un parco gigantesco dove potevamo pranzare; con molti imprevisti ci siamo
arrivati e lì abbiamo pranzato e giocato finché non siamo ripartiti.
Un altro gruppo ci ha
accompagnati a Sant’Orso, una bellissima chiesa, e da lì fino al castello di
Fenis ci ha portati l’autobus. Il castello di Fenis è il più bello, il più
grande che io abbia mai visto e lì ci ha accompagnato un'altra guida per
visitare il castello che sembrava non finisse più. Per finire la giornata
alcuni di noi hanno preso il gelato, altri i souvenir e siamo ritornati a casa
distrutti dalla camminata e dal freddo.
Lorenzo N.
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