mercoledì 28 novembre 2018

L'angolo del cinema (dei genitori)


Carnage

Ci sono almeno un paio di aggettivi che associo immediatamente a questo film del 2011 di Roman Polanski. Il primo è "disturbante", in senso fisico, reale, perché reali sono i protagonisti, nella loro assurda autenticità e, se ci capita di identificarci o "fare il tifo" per uno di loro, ne rimaniamo inesorabilmente spiazzati o avviliti.
Il secondo aggettivo è "claustrofobico" perché guardando il film si ha la sensazione che ci stia stretto un po' tutto: la casa dove l'intera vicenda è ambientata, la sceneggiatura implacabile e serrata, il climax, cioè l'intensità discendente che conduce ii personaggi inevitabilmente più verso l'abisso.
Si parla di figli, adolescenza, ma soprattutto di relazioni tra adulti e delle difficoltà comunicative che trasformano il dialogo in carneficina.
Bello lo spiraglio di speranza che affiora nella parte finale, con i ragazzi.

Prof.ssa Fabiana Sarcuno

mercoledì 7 novembre 2018

Filippo P. presenta... "Una barca nel bosco"


TITOLO: Una barca nel bosco


AUTRICE: Paola Mastrocola

EDIZIONE: 2006

PASSAGGI PIÙ IMPORTANTI:
Non è vero niente. Ogni gru è una gru a sé. Ci sono decine di modelli diversi. Io avevo pensato la seguente gru: alta e magra. Lui invece mi ha portato una gru cabina. Cogli la tragedia?
Li ho capito che nessuno ha la gru che vorrebbe.

PERSONAGGIO CHE MI HA COLPITO:
Zia Elsa, un nome come un altro, un’anima innocente travolta dai venti della disperazione.
Nel romanzo la sua parte viene spesso descritta come inerte, una donna che col passare degli anni si è sempre più chiusa in se stessa nel ricordare la felice vita passata col defunto marito.
Nonostante questo, è l’unica che riesce a capire Gaspare e nelle controversie di una vita crudele è l’unica che sa strappare un sorriso al nipote.

BREVE TRAMA:
Gaspare Torrente è uno fra le migliaia di ragazzini che emigrano da piccoli paesi del sud Italia, per andare nelle grandi città del nord a studiare.
Arrivato con sua mamma, una borsa e tanta speranza, Gaspare, talento ineccepibile nelle materie scolastiche, non vede l’ora di iniziare il liceo, un posto sconosciuto da lui e dalla sua famiglia di pescatori .
Con il passare dei giorni l’esclusione si fa sempre più sentire e il suo unico rifugio è il latino; amante delle poesie di Orazio, ogni pomeriggio si rinchiude nel retrobottega a tradurre interi poemi, aspettando che qualcosa cambi nella sua vita, questo accadrà, ma non in meglio.

COMMENTO PERSONALE:
Purtroppo non posso dire che questo libro mi sia veramente piaciuto, mentirei. Sinceramente ci sono due motivi per cui non metterei questo libro tra i miei preferiti: per me il racconto è veramente triste, spesso descrive emozioni nei suoi particolari più vividi e alcune volte pare inquietante; punto secondo, ha una narrazione molto lenta e può risultare noiosa in alcuni passaggi, il che, seppur di poche pagine, lo rende veramente un mattone.
Consiglio questo libro solo ai più appassionati delle lacrime.

martedì 6 novembre 2018

Lorenzo N. presenta... "Il ragazzo invisibile"



Titolo del libro: il ragazzo invisibile
Autore: Alessandro Fabbi, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo  
Casa editrice: salani editore
Anno di pubblicazione: novembre 2014

Breve trama del libro (senza svelare il finale!):
Michele, un ragazzo di 13 come tutti gli altri, vive in un paese vicino al mare. A scuola non va per niente bene, non si impegna e viene preso di mira dai bulli della scuola Ivan e Brando. Michele molte volte ha l'impressione che tutto proceda come se le persone neanche lo vedessero; infatti credo che la sua unica ragione per andare a scuola sia la sua compagna di classe Stella che a lui piace tanto ma che non lo nota. 
Michele però una sera a una festa capisce di non essere come tutti gli altri perché quella sera guardandosi allo specchio non riesce a vedersi: è diventato invisibile. Da quel momento Michele si sente un'altra persona, un supereroe, quello che voleva essere da sempre, e inizia nuove avventure con il suo nuovo potere scoprendo che...


Frase o passaggi che ti hanno colpito di più:
“Tutte le vostre paure e le vostre malinconie sono sentimenti importanti e anche utili, se imparate a capirle!”
“Fammi diventare invisibile!”

Breve descrizione del personaggio che ti ha colpito maggiormente: il personaggio che mi è piaciuto di più è Michele, che non viene mai notato dai suoi compagni e dalla sua compagna Stella, la ragazza che gli piace tanto. Poi di punto in bianco scopre di avere un potere che lo rende invisibile e...

Commento personale:
Il libro era molto bello e molto descrittivo, mi sembrava proprio di vivere le stesse emozioni, come se fossi io il protagonista.
Lo consiglierei a tutti i miei compagni che amano la fantascienza e i supereroi, so che anche il film è bello, quindi consiglio anche il film per chi non ama leggere.

Giorgia presenta... "Adesso scappa"




AUTORE: Patrizia Rinaldi e Marta Baroni
CASA EDITRICE:  Sinnos
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2014

BREVE TRAMA DEL LIBRO: 
 Questo libro parla di una ragazza molto timida,Maddalena; per questa sua caratteristica a scuola viene presa in giro da Zago e dalle sue amiche. L’unica cosa che le accomuna è il bellissimo ragazzo Alessandro, molto gentile e sereno, infatti poi si vedrà che quando Maddalena, Giorgio ( il suo unico amico di scuola, "sfigato" anche lui) si iscriveranno al recupero di latino ci sarà anche Alessandro e avrà  l’opportunità di conoscerlo meglio... ma anche là c’è sempre un ostacolo: Zago e le sue solite amichette, che le impediranno di farci amicizia. Inoltre il recupero sarà gestito dal professor Rigilli, in crisi per aver scelto di fare l'insegnante, ma tutto questo cambierà...

PERSONAGGIO CHE MI HA COLPITO DI PIU’: Il personaggio che mi ha colpita di più è Maddalena perché anche se ha avuto molti problemi dentro la scuola è riuscita ad uscirne con il sorriso e a vivere in maniera serena.

FRASI O PASSAGGI CHE MI SONO PIACIUTI:                                                                                                                       
·       “certe volte non mi sento in compagnia neanche di me. Perciò non mi sentivo all’altezza degli occhi di Alessandro, non mi sentivo adeguata alla parte di me che diceva: TU PROVA. È così scappavo, lasciando lo stomaco e la testa da soli,sul marciapiede”
·        “Il vizio dell’amore ha riempito di dubbi le intenzioni”


COMMENTO PERSONALE:                                                                                                             Questo libro mi ha colpita parecchio, perché parla sia di bullismo che dell’amore; queste due parole sono completamente diverse, ma bisogna saperli affrontare entrambi, bisogna sempre superare gli ostacoli con serenità, senza dare soddisfazioni a nessuno ed essere se stessi senza vergognarsi;  consiglio il libro  a chi ama le graphic novel.

Giulia presenta... "Cose che nessuno sa"


Titolo: cose che nessuno sa
Autore: Alessandro d’ Avenia
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2011

Breve trama: Margherita ha 14 anni, sta per iniziare il liceo ed è in difficoltà per la sua situazione familiare.
I primi giorni di scuola sono terribili, ma per fortuna riesce a fare amicizia con una ragazza di nome Marta.
Un giorno incrocia lo sguardo di un ragazzo stupendo, dagli occhi azzurri, del quale non riesce a far meno di pensare.
Ma, sentendo la forte mancanza di una figura maschile, Margherita si metterà sulle tracce del padre, fuggito di casa…

Personaggio che mi ha colpita: in questo libro purtroppo non sono riuscita a trovare un personaggio particolarmente interessante.

1.   “ la gente pensa che l’amore riempia il vuoto della propria solitudine. Ma nessuno può riempire ciò che non ha fondo”
2.   “ quello che conta nella vita è come ci convivi, con il dolore, cosa ci fai. E se riesci a mantenere intatto un pezzetto di anima mentre combatti.”
3.   “ quando la tua compagna di banco non occupa la sedia accanto a te, ti sembra di dover affrontare il mondo da sola.”

Commento: questo libro non mi è piaciuto perché, prima di tutto non è il mio genere di lettura, poi mi aspettavo una storia più energica, un finale a sorpresa, mentre mi è sembrata una trama banale e anche priva di azione, in poche parole è un libro abbastanza insipido.
Le uniche cose che ho apprezzato sono state alcune frasi dal significato e interessante, che mi hanno incuriosita.
Messaggio dell’autore: secondo me l’autore ha voluto evidenziare alcuni aspetti importanti della vita come: la famiglia, l’amicizia, l’amore, la nostalgia ecc.
Ha anche voluto ricreare l’atmosfera dell’Odissea. Nonostante questo avrei preferito leggere un racconto più interessante.
Consiglio: consiglio questo libro a chi ama leggere storie moderne, monotone e con una sfumatura romantica. Se non avete nessuno dei seguenti interessi( come me ) ve lo sconsiglio vivamente!

Alice presenta... "Le ragazze non hanno paura"


Titolo: Le ragazze non hanno paura
Autore: Alessandro Q. Ferrari
Casa Editrice: DeA
Anno di pubblicazione: 2017

Breve trama del libro: Mario Brivio, 13 anni, è lo “sfigato” della scuola, vittima di bullismo e senza amici; l’unica cosa che vorrebbe avere è il potere dell’invisibilità.
Per questo motivo sua mamma deciderà di fargli trascorrere l’estate a casa di sua zia, a Castelnero, un paesino di montagna in Piemonte.
Sarà proprio questo luogo incantato, tra boschi e torrenti a fargli aprire gli occhi, ma soprattutto a battere il cuore, perché incontrerà la ragazza più bella che abbia mai visto e di cui si innamorerà, Tata, la sua vicina di casa. 
Con lei passerà i momenti più belli della sua estate, soprattutto conoscerà nuovi amici e per la prima volta si sentirà parte di un gruppo.
La sua banda è composta da sole ragazze: Talita, Inca e Jo, che per una volta lo considereranno, facendolo sentire invincibile. Diventeranno così le persone più importanti della sua vita. Fino alla notte della tragedia. 
Notte in cui la sua magica estate si tingerà di nero e cambierà tutto, una tragedia impossibile da prevedere, che colpirà tutti i membri della “banda”, che non essendo in grado di affrontare il dolore della perdita che hanno subito, li allontanerà, facendo sentire Mario nuovamente solo.
Finirà non solo l’estate, ma anche la loro bellissima amicizia?

Breve descrizione del personaggio che mi ha colpito di più:
Tata mi ha colpito perché con il suo carisma e la sua sicurezza riesce sempre a completare le persone, mi è piaciuto molto il suo essere coraggiosa. Tata non è una ragazza qualunque, ha un carattere particolare, che in pochi possiedono. 

Frasi che mi sono piaciute di più:
“Non si dimentica e basta. Nemmeno un giorno, nemmeno quando non hai voglia e non ti ricordi, nemmeno quando dimentichi puoi dimenticare.”

“Non c’è più nessuna banda.”

“Non era solo la ragazza più bella che avessi mai visto, era l’unica che fosse mai esistita, la chiave di tutte le porte che avrei mai dovuto aprire, il mio pezzo mancante.”

“Non dormii quasi per niente quella notte. Ero come una lavatrice carica di troppi pensieri da pulire.”

“Noi eravamo vivi. Laura non era caduta in un burrone, aveva scelto di cadere in cambio di qualcosa: ci aveva regalato una seconda possibilità. Stava a noi non sprecarla, rendere quella possibilità degna di lei. Era stata una magia vera la sua, il trucco perfetto, il più riuscito. Adesso avevamo il potere di fare qualsiasi cosa.”

Commento personale: Questo libro mi ha particolarmente colpita, in tutti i suoi aspetti, perché mi ha fatto provare molte emozioni. L’autore ha affrontato tematiche importanti e attuali nella realtà di oggi di noi adolescenti, come il bullismo e l’importanza dell’amicizia. 
Il messaggio che mi ha trasmesso questo libro è che l’unione fa la forza e che i veri amici possono sempre in qualunque modo aiutarti in situazioni difficili, bisogna solo saper chiedere aiuto quando se ne ha bisogno. 
Lo consiglio pienamente ai miei compagni perché è un libro che racconta la vita degli adolescenti, toccando temi e situazioni che ognuno di noi può vivere in qualsiasi momento.















Elisa presenta... "Bianca come il latte rossa come il sangue"


Titolo del libro: 

Titolo del libro: bianca come il latte rossa come il sangue
Autore: Alessandro d’Avenia
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2017

Breve trama:  Leonardo ha paura di una cosa davvero improbabile, ovvero il bianco. Quel colore lui proprio non lo sopporta, gli dà fastidio, lo rende triste ma allo stesso tempo arrabbiato, non gli dà pace... lo perseguita. E scoprire che quel bianco sarà la causa della leucemia di Beatrice, la ragazza di cui è innamorato perso, lo porterà a rischiare la sua stessa vita in un incidente in motorino per andare all’ospedale e dichiararle il suo amore; quando intanto Silvia, la migliore amica di Leo, è segretamente innamorata di lui e questo sentimento le provocherà moltissima gelosia, che comporterà  un’azione sbagliata che rovinerà l’amicizia con Leo, il quale non prende molto bene l’attacco di gelosia della sua amica. 
Ma fortunatamente c’è il “sognatore”, il nuovo prof di filosofia che col suo modo di vedere la vita sorprende ogni giorno i suoi alunni, in particolare Leo.

Personaggio che mi ha colpito maggiormente: in realtà nel libro ci sono due personaggi simili che con il loro modo di fare mi sono piaciuti più degli altri: il “sognatore” e Beatrice. Loro due riescono sempre a vedere il bello delle cose e ad accettare ogni sventura anche se potrebbe cambiare drasticamente il corso della vita, come ad esempio Beatrice: lei è costretta nella sua camera a sopportare la leucemia, che nonostante svariati esami e trasfusioni di sangue, non si riesce in nessun modo a curare. Ma cerca sempre di vedere il bello della vita e in tutto ciò scrive un diario segreto dedicato a Dio, in cui racconta delle sue giornate e quelle trascorse insieme a Leo.


Frasi per me significative:
“Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. Il silenzio è bianco. Il bianco infatti è un colore che non sopporto: non ha confini. Passare una notte in bianco, andare in bianco, alzare bandiera bianca, lasciare il foglio bianco, avere un capello bianco... Anzi, il bianco non è neanche un colore. Non è niente, come il silenzio. Un niente senza parole e senza musica. In silenzio: in bianco.”
“Beatrice è rosso. Come l’amore è rosso. Tempesta. Uragano che ti spazza via. Terremoto che fa crollare il corpo a pezzi. Così mi sento ogni volta che la vedo. Lei ancora non lo sa ma uno di questi glielo dico”
“Mi diverte assegnare le vite passate alle persone, perché mi aiuta a spiegare il loro carattere. Beatrice, per esempio, deve essere stata una stella nella vita passata. Sì, perché le stelle hanno una luminosità accecante attorno: la vedi da lontano a milioni di anni luce. Sono un concentrato di materia rossa incandescente e luminosa. E Beatrice è così. La vedi a centinaia di metri di distanza e brilla con i suoi capelli rossi. Beatrice è vino rosso. Mi ubriaca: io la amo”
“La tua stella rossa brilla sempre. Beatrice è lì, l’amore è dentro il tuo cuore ed è grande, ti fa sognare e nessuno può strappartelo via, perché è in un luogo dove nessuno può arrivare. Non so come descriverlo: spero che non passi mai. Così mi sono addormentato con questa speranza nel cuore. Basta che ci sia Beatrice e la vita è ogni giorno nuova. È l’amore che rende la vita nuova”
“L’ amore è una specie di forza di gravità: invisibile e universale, come quella fisica. Inevitabilmente il nostro cuore, i nostri cuori, le nostre parole, senza che ce ne rendiamo conto vanno a finire lì, su ciò che amiamo, come la mela con la gravità”
“Non ho niente da dire, perché quando non c’è l’amore le parole finiscono. Le pagine diventano bianche, manca inchiostro alla vita.”
“In lei c’è qualcosa di misterioso. Qualcosa in più che non riesco a capire. Un mistero rosso come il mistero del sole che sorge e fa la notte più buia proprio prima dell’alba. Lei è il mio sogno e basta”
“Leukos: Bianco. Da questa deriva la parola italiana "luce.      Aima: Sangue. Da questa deriva la parola italiana "ematoma" (grumo di sangue). Se metti insieme quelle due parole paurose, ne viene fuori una ancora più terribile: leucemia. Così si chiama il tumore che colpisce il sangue. Un nome che deriva dal greco e significa "sangue bianco".                     Lo sapevo che il bianco è una fregatura. Come può il sangue essere bianco?  Il sangue è rosso e basta. Le lacrime sono salate e basta.
Silvia me lo ha detto in lacrime                                                 <Beatrice ha la leucemia>                                                        E le sue lacrime sono diventate le mie”
“Quella dei sogni è una balla colossale. Lo sapevo. L'ho sempre saputo. Perché poi arriva il dolore e niente ha più senso. Perché tu costruisci, costruisci, costruisci e poi all'improvviso qualcuno o qualcosa spazza via tutto. Allora a che serve?”
“Quando c’è l’amore tutto è possibile!”
““L’amore non dà pace. L’amore è insonne. L’amore è elevare a potenza. L’amore è veloce. L’amore è domani. L’amore è tsunami. L’amore è rossosangue.”
“Ecco la risposta. Incenerire i sogni. Bruciare i sogni è il segreto per abbattere definitivamente i propri nemici, perché non trovino più la forza di rialzarsi e ricominciare. Non sognino le cose belle delle loro città, delle vite altrui, non sognino i racconti di altri, così pieni di libertà e di amore. Non sognino più nulla. Se non permetti alle persone di sognare, le rendi schiave.”
“Lo stomaco mi si stringe e il cuore diventa bianco. Come se Beatrice stessa volesse cancellarmi dalla faccia della terra con il bianchetto. Mi sento un errore, un errore di ortografia. Una doppia dove non ci va, un "fa" con l'accento. Un colpo di bianchetto e io sparisco, come tutti gli errori. Il foglio resta bianco, pulito, e nessuno vede il dolore nascosto dietro quello strato bianco.”
“Decisamente la Poesia non serve a nulla, è solo una scusa per innamorarsi.”
“Ci sono due modi per guardare il volto di una persona. Uno è guardare gli occhi come parte del volto. L'altro è guardare gli occhi e basta, come se fossero il volto. È una di quelle cose che mettono paura quando le fai. Perché gli occhi sono la vita in miniatura. Bianchi intorno, come il nulla in cui galleggia la vita, l'iride colorata, come la varietà imprevedibile che la caratterizza, sino a tuffarsi nel nero della pupilla che tutto inghiotte, come un pozzo oscuro senza colore e senza fondo.”
“Perché quando c 'è di mezzo l'amore le persone a volte si comportano in modo stupido. Magari sbagliano strada, ma comunque ci stanno provando. Ti devi preoccupare quando chi ti ama non ti ferisce più, perché vuol dire che ha smesso di provarci o che tu hai smesso di tenerci.”



Commento personale: ringrazio la mia prof di Lettere per avermi consigliato questo libro, perché nonostante sia molto descrittivo non è per nulla pesante, anzi il contrario: è scorrevole e molto semplice da comprendere, ci sono soltanto alcuni momenti in cui si deve solo stare molto attenti per capire le emozioni dei protagonisti e immaginare che si ripetano nella nostra vita. La descrizione c’è, ed è molta ma l’ho trovata molto coinvolgente e scorrevole, a differenza di altri libri che ho letto; la storia è semplicemente stupefacente e tutti quei riferimenti su Leopardi e Dante non sono per nulla noiosi: fanno riflettere molto sulla loro personalità, sul loro modo di pensare e se letti attentamente possono aiutare anche nello studio. Questo libro lo consiglierei a tutti, anche a chi odia le descrizioni lunghe o la letteratura (magari potrebbe iniziare a piacergli!).

Elisa B.

Io leggo perché 2018



Ogni anno la nostra scuola partecipa all'iniziativa "Io leggo perché", che si prefigge l'obiettivo di appassionare i ragazzi alla lettura, invogliando i loro genitori ad acquistare libri da donare alle biblioteche scolastiche.

A questo proposito è stato organizzato un incontro  presso la Feltrinelli del Carrefour di Assago (la libreria gemellata con la nostra scuola). L'evento si è svolto con la partecipazione della professoressa Sarcuno che, oltre a insegnare, è autrice di libri, come per esempio l'ultimo, intitolato "Alle olimpiadi di grammatica".


Ecco la nostra intervista a Lorenzo M., Letizia e Nicolò, tre ragazzi di 3 C che hanno preso parte a questo momento di confronto.

Come vi è sembrato l'incontro al quale avete partecipato?
Ci è piaciuto molto. La prof ha presentato il suo ultimo romanzo e ci ha parlato del suo lavoro di scrittrice.

In che modo anche voi siete diventati protagonisti dell'incontro?
Abbiamo partecipato dei giochi legati alla lettura e alla scrittura, dato che tra il pubblico erano presenti anche bambini più piccoli, della scuola primaria. Inoltre abbiamo avuto l'opportunità di leggere un passo o un brano tratto dal nostro libro preferito.

Come si è svolto il pomeriggio dell'incontro?
Verso le 16.30 ci siamo diretti verso la Feltrinelli e alle 17.00 è iniziato l'incontro vero e proprio. Alla fine abbiamo scritto che cos'è per noi la lettura su dei post-it che abbiamo attaccato a un grande cartellone, poi esposto dalla libreria. Infine abbiamo mangiato la pizza da Spontini!



Quali libri avete comprato (se lo avete fatto) e quale genere letterario consigliate di leggere ai vostri coetanei?
All'incontro qualcuno ha comprato dei libri da donare alla scuola, ma non noi. Comunque i nostri generi preferiti sono quelli di azione, sentimentali, oppure i romanzi di formazione.

La redazione del laboratorio giornalino-blog

lunedì 5 novembre 2018

Letizia presenta "Io e te" di Ammaniti


TITOLO: Io e te
CASA EDITRICE: Einaudi
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2010

BREVE TRAMA: A Roma vive un ragazzo di nome Lorenzo, è un po’ emarginato e timido, infatti non ha molti amici. In compenso però ha una madre ed un padre che si preoccupano molto per lui. Lorenzo cerca di trovarsi degli amici alla scuola superiore ma, pur avendo molti compagni e molti stili da imitare, non si ritrova in nessuno di essi. Durante le vacanze invernali Lorenzo ascolta la conversazione di un gruppo di amici e poco dopo si ritrova nella cantina di casa sua solo per aver mentito ai suoi genitori. Dopo pochi giorni egli si trova in “casa” un ospite indesiderato, sua sorella Olivia, o meglio la sua sorellastra. Ella si trovava lì perché stava cercando uno scatolone che il padre teneva lì con su scritto “Olivia”. La sua non fu una semplice visita perché lei e Lorenzo rimarranno insieme per molto tempo. Durante le vacanze la ragazza non si sente tanto bene e Lorenzo si ricorda che la nonna ricoverata in ospedale teneva dei farmaci nella sua borsa ma tornato a “casa” trova la sorella distesa sul letto e…

CONSIGLIO QUESTO LIBRO: Consiglio questo libro a coloro che hanno i genitori separati proprio come me, per capire che a volte i genitori o i fratellastri possono comunque volersi bene e vivere in totale serenità come una grande famiglia, allargata, come la chiamo io. Questo libro mi è piaciuto molto anche se è un po' triste il fatto che Lorenzo non ha amici. Sinceramente non ho ben capito perché Lorenzo abbia mentito: se voleva vivere un avventura poteva benissimo stare nella sua cantina senza dover correre alcun rischio.

Nicolò presenta "Crossover" di Kwane


BREVE TRAMA :
Il libro narra la storia di Jordan Bell e Josh Bell, due fratelli gemelli, ma secondo il mio parere il vero e proprio protagonista del libro è la pallacanestro intesa come metafora di vita.
Il racconto infatti si svolge sotto forma di una partita di basket  con 4 quarti da 10 minuti e un tempo supplementare aggiuntivo che non sempre si gioca.
Josh è il vero e proprio re del campo e ha un talento naturale per il basket, ma non solo; nelle sue vene scorre anche il beat con cui racconterà gran parte del libro.
Spiegherà poi le difficoltà che ha ad attenersi alle regole sia sul campo che nella vita, volendole sfidare, pur non rendendosi conto che questo può avere conseguenze negative,  non solo per lui ma anche per chi gli sta accanto.
Josh e Jordan si avvicinano entrambi al basket per soddisfare un desiderio paterno appassionandosi in seguito seriamente allo sport.



PERSONAGGIO CHE MI E’ PIACIUTO DI PIU’:
Il personaggio che mi ha colpito di più è Josh Bell grazie al suo modo di interpretare la vita.
Lui non vuole avere limiti e regole: questo personaggio lo associo a Ulisse che a tutti i costi vuole oltrepassare le colonne d’Ercole.
Infatti come per Ulisse anche per Josh ci sono conseguenze negative: come la sospensione dal basket per aver infranto delle regole e punizioni varie.
Il fatto più strano però è che lui non si demoralizza mai, neanche per la perdita del padre.
Infatti, a differenza di suo fratello, che per l’accaduto si allontana dal basket, Josh fa esattamente l’opposto continuando ad allenarsi giorno dopo giorno per onorarlo.

FRASI CHE MI SONO PIACIUTE DI PIU’:
1)“Caro Jordan senza di te sono incompleto, il canestro senza la rete. Sembra una vita, la mia, inutile, in frantumi come pezzi di puzzle su un campo che non riesco a comporre e ti chiedo: aiutami a rimediare, corri con me, giochiamo ancora come un tempo. Come due stelle rubiamo il sole, come due fratelli divampiamo insieme”.
2)“In questo gioco che è la vita, la tua famiglia è il campo, e la palla il tuo cuore. Non importa quanto tu sia bravo, né quanto a volte ti senta giù, il tuo cuore lascialo sempre lì sopra a quel campo”.

COMMENTO PERSONALE:
Il libro mi ha appassionato moltissimo e molto probabilmente tra quelli letti è quello che mi è piaciuto di più.
E’ scorrevole e ha saputo coinvolgermi nella storia, infatti io mi sono immedesimato in Josh, l’ho letto in poco tempo e non mi sono per niente annoiato, forse perché il tema trattato era il basket.
Lo consiglio a tutti coloro che hanno una passione per lo sport e ringrazio la mia Prof.ssa Sarcuno per avermelo consigliato.


Lorenzo D. presenta "Frankenstein"


AUTORE: Mary Shelley

CASA EDITRICE: Mondadori

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1818

BREVE TRAMA: Victor Frankenstein era un ragazzo ginevrino di 17 anni quando decise di intraprendere l’università tedesca di Ingolstadt. La sua partenza venne ritardata a causa del lutto di sua madre, che lo spinse alla ricerca della creazione della vita. Dopo due anni riuscì a creare il suo primo essere, che però si rivelò solamente una disgrazia.



PERSONAGGIO CHE MI HA COLPITO DI PIÙ: Il personaggio che mi ha colpito maggiormente è la creatura di Frankenstein perché riuscivo a capire cosa provasse (non che io l’abbia mai provato) a non potersi relazionare con nessuno così inducendola a dover attirare l’attenzione in modi drastici.

FRASI: “Alla fine arriva il momento in cui il dolore è più in abbandonarsi che una necessità; e il sorriso che compare sulle labbra, anche se può essere considerato un sacrilegio, non viene scacciato”

COMMENTO PERSONALE: È stato un libro impegnativo data la lunghissima descrizione. Non ho capito certi aspetti, per esempio come Victor sia riuscito a scoprire come generare la vita o del perché ha subito ripugnato la sua creatura.
È un libro difficile e lo consiglierei solamente agli amanti del genere fantascientifico.