martedì 30 dicembre 2014

BUON ANNO DA LIBROCADABRA!

"Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per VIVERE".
Gustave Flaubert

lunedì 29 dicembre 2014

"Canto di Natale" di Charles Dickens

Un canto di Natale di Charles Dickens
(titolo originale: A Christmas Carol)
Ed. Marsilio
“A Christmas Carol” (“Un canto di Natale”) uscì per la prima volta nel 1843. E’ la storia fantastica, suddivisa in cinque parti, di Ebenezer Scrooge, un ricco e avaro uomo d’affari, che disdegna tutto ciò che non sia legato al guadagno e al denaro. La vigilia di Natale, in un piccolo paesino inglese non specificato, irritato dalle festività, perché secondo lui portano ozio e un inutile dispendio di soldi, Scrooge rifiuta in malo modo di fare un’offerta per i poveri, fa lavorare fino a tardi il suo impiegato, al quale concede una paga misera, caccia il figlio di sua sorella, che era venuto per invitarlo al pranzo di Natale, e per la strada risponde sgarbatamente agli auguri che gli vengono rivolti.
Quando arriva davanti alla porta della sua casa deserta, sul battente della porta gli appare lo spettro del suo defunto socio, morto sette anni prima, Jacob Marley, che lo ammonisce sulla sua condotta di vita, e lo invita a ravvedersi per non essere costretto a vagare come lui per l’eternità, portandosi appresso il peso delle catene che si era guadagnato con la sua aridità e brama di denaro.
Per questo a Scrooge, prima di coricarsi,  faranno visita tre Spiriti, nell’ordine, lo Spirito del Passato, lo Spirito del Presente e lo Spirito del Futuro.
Lo Spirito del Passato lo riporta indietro, quando Scrooge, da bambino, era stato mandato dal padre in collegio. E poi la premura di sua sorella, il lavoro presso il bonario Fezziwig e l’amore per Bella. Scrooge aveva rinunciato a tutti gli affetti per dedicarsi solo a farsi una posizione guadagnando denaro.
Lo Spirito del Presente gli mostra come la gente intorno a lui si stia preparando al Natale, l’atmosfera di festa, di gioia, di amore. Quella che era stata la sua fidanzata è sposata e felice; il suo impiegato è povero ma ha una famiglia unita; suo nipote pranza insieme a parenti e amici, e lo sta prendendo in giro per la sua avidità. Tutti ridono di lui.
Lo Spirito del Futuro gli fa vedere cosa succede alla morte di un signore ricco, di cui non si sa il nome. Nessuno lo visita, nessuno vuole andare al funerale, i servi si dividono le sue poche cose, l’azienda e la casa sono vendute. Alla fine lo Spirito gli mostra la lapide al cimitero con il nome “Ebenezer Scrooge”.
A questo punto Scrooge capisce che ha sbagliato tutto nella vita, e si ravvede. Il giorno di Natale è finalmente Natale anche per lui, così che dispensa regali e sorrisi e auguri ai passanti, al suo impiegato, a suo nipote e al mondo intero. . Nella sua anima c'è ora amore, felicità, attaccamento non più tanto al denaro e alle cose materiali, ma alla vita e alle persone care e quelle più povere di lui. Ora è gentile e apprezza tutto, ogni piccolo segno di vita è gioia. Alla fine della favola, Scrooge sembra proprio un'altra persona e tutti stentano a crederci . Ma è proprio così ! Scrooge ha capito ciò che ha fatto  e forse un piccolo frammento dello spirito del Natale è entrato in lui e ha cambiato la sua esistenza .

Oltre a Ebenezer Scrooge e ai tre spiriti del Natale,  ci sono molti personaggi secondari che compaiono soprattutto quando i fantasmi mostrano a Scrooge le varie scene dei Natali (scene che egli osserva dall’esterno e in cui non entra e non interviene). C'è per esempio Bob Cratchit, un impiegato presso la società "Scrooge & Marley". I loro figli tra cui "Tiny Tim" il povero bambino storpio, il fratello Peter, Belinda e Marta. C'è poi Joe, commerciante di articoli marinareschi e di merce rubata, conoscente di Scrooge; la signora Dilibert, una lavandaia. E inoltre Fred, nipote del protagonista, uno dei tanti parenti trascurati che però alla fine del racconto sarà riconsiderato e amato dello zio.
Commento:
Il libro mi è piaciuto molto anche perché descrive perfettamente l’atmosfera natalizia e il clima festoso, pieno di buonumore  e di spirito di fratellanza e serenità che caratterizza questo periodo dell’anno atteso da tutti, grandi e piccoli. Natale è un giorno speciale, il giorno più speciale dell’anno, da trascorrere con la propria famiglia, magari davanti ad un caminetto o ad una bella tavola addobbata a festa, perché l’unica cosa davvero importante è la famiglia, gli amici, gli affetti. E’ questa la riflessione e l’insegnamento che, secondo me, bisogna cogliere nel libro di Dickens “Un canto di Natale“. Non dobbiamo essere egoisti e volere sempre di più senza guardare in faccia a nessuno; dobbiamo gioire in questo giorno di festa, apprezzare ciò che abbiamo anche se poco e,  anche se solo per un attimo, accantonare tutti i nostri problemi e pensare a chi soffre,  a chi è solo e  non ha la possibilità di addobbare nulla ma che mantiene, nonostante tutto,  un briciolo di speranza. Ciò che emerge dal racconto di Dickens è proprio il vero significato del Natale: condivisione, amore, affetto.                       
 Sofia S.- 2^C

domenica 21 dicembre 2014

"Il maestro nuovo" di Buyea

TITOLO: Il maestro nuovo
AUTORE: Rob Buyea, è stato per diversi anni maestro di una scuola elementare. Ora vive in Massachusetts con sua moglie e le sue tre figlie, insegna in una scuola superiore biologia e wrestling. Il romanzo "Il maestro nuovo" è il suo primo libro.
ANNO DI PUBBLICAZIONE: è stato pubblicato nel mese di Gennaio 2012
CASA EDITRICE: Rizzoli
TRAMA: all'inizio della quinta elementare arriva una nuova alunna che si chiama Jessica che non si riesce ad ambientare con tutti gli altri compagni e quindi si mette a leggere.
Lei però conosce sei ragazzi: Alexia che ogni tanto era sua amica e altre volte era la sua nemica, poi c'era Jeffrey che è la solita ragazza che odia la scuola, Luke invece lui a differenza di Jeffrey ama la scuola ed è bravissimo in matematica, Anna che è molto timida e non parla mai con nessuno a parte i suoi amici, Danielle che non sa se farsi valere e in fine c'è Peter il comico, quello che fa sempre battute e che fa ridere tutta la classe.
Nella classe di Jessica arriva un nuovo maestro, Mr. Terupt; lui è bravo con tutti e fa diventare la scuola un posto fantastico, il che per Jeffrey è una cosa molto positiva
Alla fine però succede una cosa molto brutta che però dovrete scoprire leggendolo...
MI È PIACIUTO/ NON MI È PIACIUTO: la parte che mi è piaciuta di più è quella in qui descrive i sei compagni anche se molto brevemente è stato molto divertente, ed è per questo che mi è piaciuto molto questo libro perché Jessica nella mia vita reale rappresenta una persona che secondo me potrebbe avere più amici sia perché comunque le persone che forse lei vorrebbe come amici  non ricambiano oppure lo fanno ma non lealmente come fa Alexia con Jessica, sia perché comunque lei ci potrebbe mettere anche un po' del suo.

FRASE PREFERITA: è a pagina 119,  l'ultima frase << Il papà ha fatto un errore. E tu non hai voluto dargli un'altra possibilità >>
Mi piace perché anche se non rispecchia completamente la mia personalità appena l'ho letta ho capito che comunque io, almeno a me sembra, sono una che perdona molto facilmente anche se ciò che mi è successo come ad esempio una discussione con una mia amica io tendo subito a far pace anche se a volte ci posso mettere di più a capire che magari ho litigato per una sciocchezza...
Vi consiglio di leggere questo li però perché vi fa capire molte cose...
                                                                                                Anisia S. (II C)

"Il diario di Edo" di Fabiana Sarcuno

Titolo:Il diario di Edo.Un adolescente in tempesta.
Editore:La Spiga Edizioni
Autore:Fabiana Sarcuno.

Riassunto:
Edoardo è un ragazzino di 13 anni, appassionato di fumetti e
innamorato della sua migliore amica, Aurora.
È un ragazzo in crescita, deluso dalla separazione dei genitori e profondamente segnato dalla morte della sorellina, che si sente come imprigionato in uno stagno.
Edo ha la fortuna di conoscere un nuovo professore di lettere, Verano,che lo aiuterà a superare la situazione difficile in cui si trova.
Edoardo a scuola è sempre a caccia di guai, sempre in lotta con i professori e i compagni di classe.
La sua massima aspirazione è quella di far evacuare la sua scuola, con una telefonata in cui segnala la presenza di una bomba.
Egli frequenta la terza media e grazie all'aiuto del professor Verano, che lo sprona a dare il meglio di sé, ricordandogli che : "dobbiamo lottare per i sogni che portiamo nei nostri occhi", riuscirà a passare gli esami e a vincere anche un concorso di fumetti insieme con Aurora.
Frase preferita:"Il mare.È lì che sono con la mente, nella realtà invece non ho la forza di uscire da questo stagno.Uno stagno dove le persone che amo hanno smesso di parlarsi, dove mi perdo come dentro una tempesta,dove vorrei avere io il coraggio di scatenarla una tempesta,una tempesta liberatoria , che scompigli il mare e poi lo calmi,ma non ne sono capace,e mi impaludo.Non so dove ho sbagliato".
Commento: Mi  è piaciuto questo libro,perché parla di amicizia,amore,delusioni e ambizioni. È facile immedesimarsi nella storia di Edo.Vedo in lui un ragazzo coraggioso che, fra mille difficoltà, riesce a ritrovare ottimismo per il futuro.

Filippo P. (II C)

"Il passaggio dell'orso" di G. Festa

IL PASSAGGIO DELL'ORSO  di Giuseppe Festa
Casa Editrice : Salani Editore
Anno e luogo di pubblicazione: 2013 - Milano

Trama:
E' la storia di 2 ragazzi, Kevin e Viola, che per motivi diversi, vanno a lavorare come volontari al Parco Nazione d'Abruzzo.
Kevin è un ragazzo svogliato a livello scolastico infatti quell'anno viene bocciato ma soprattutto è un adolescente legato e stregato da apparecchiature informatiche e video giochi con poco interesse per la natura, per cui i suoi genitori, per castigo e per allontanarlo dalla vita sedentaria, priva di stimoli  e di attività fisica, decidono di mandarlo in Abruzzo a fare il volontario contro la sua volontà.
 Viola, invece, è assolutamente l'opposto di Kevin, brava a scuola con ottimi voti, interessata alla natura e al mondo animale, collaborativa nelle attività domestiche e attiva fisicamente. Per tutto questo, come premio, i suoi genitori la mandano in Abruzzo come volontaria, cosa da lei apprezzata con entusiasmo.
I due ragazzi, arrivati a destinazione, vengono accolti dalla responsabile del parco che oltre a dar loro il benvenuto, dà indicazioni su cosa dovranno fare all'interno del parco per le successive 3 settimane.
Ai ragazzi viene consegnata una radiotrasmittente che dovrà servire in caso di pericolo o se dovessero vedere qualcosa di strano.

Insieme a Sandro, una guardaparco, con cui fanno amicizia passeranno giornate intere ad osservare le meraviglie della natura ma soprattutto avranno la rara opportunità di conoscere un orso marsicano di nome Koti, che li farà appassionare alla sua esistenza.
 La cosa straordinaria che più mi ha colpito,  è il rapporto che instaurano l'uomo e l'animale, in questo caso Kevin e l'Orso, in un mondo a lui sconosciuto che riesce a conquistarlo grazie anche alla sua conoscenza informatica che gli servirà a dare una mano a livello organizzativo e che lo farà appassionare e avvicinare al mondo animale.

Ho trovato questo libro molto interessante e stimolante che consiglio a tutti di leggere sia grandi che piccoli.

Giorgia G. 2 c


"Furto a scuola" di Nostlinger


AUTRICE: Christine Nöstlinger

CASA EDITRICE: Il battello a vapore

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1984

TRAMA:
Quattro ragazzi molto uniti da una profonda amicizia, si trovano a seguire un indagine perché ci sono stati dei furti nella loro classe la 3D (un portafoglio, un orologio d'oro...) e uno di loro è stato accusato di aver rubato le cose.
Però gli amici si vedono nel momento del bisogno, infatti nessuno di loro dubitò di lui e tutti insieme riuscirono a trovare il vero colpevole.

COMMENTO PERSONALE: a me è piaciuto molto questo libro perché anche se uno di loro è stato accusato nessuno di loro ha dubitato nemmeno per un secondo e per lui addirittura hanno indagato per trovare il vero colpevole.

Chiara D. (II C)
L'AUTRICE DEL LIBRO



"Il richiamo della foresta" di London

Il libro narra la storia di Buck, un cane di quattro anni rubato al suo padrone, un giudice di San Francisco, e portato nelle fredde terre del Klondike, per essere usato come cane da traino per le slitte dei cercatori d’oro. Buck viene venduto a diversi proprietari, con i quali conosce la fatica dei cani da slitta, e deve lottare continuamente per sopravvivere all’interno del branco, lasciando riemergere il proprio istinto naturale. 
Sfruttato troppo duramente dai suoi ultimi proprietari, Buck è salvato dall’intervento di John Thornton, un cercatore d’oro, che lo prende con sé. Per la prima volta nella sua vita, Buck prova un profondo affetto per un uomo. Ormai sempre più attirato dalla foresta e dalla natura, egli trova in John l’ultimo legame con la civiltà e con l’uomo. Durante una delle lunghe assenze di Buck, John viene brutalmente assassinato da una tribù indiana. Il cane, davanti al corpo inanime del padrone, si getta come un demonio tra gli indiani che festeggiano attorno al fuoco l’esito della loro incursione, uccidendone un gran numero e mettendo in fuga gli altri. 
Spezzato anche quest’ultimo vincolo con l’uomo, Buck scivola per sempre nell’oscurità della foresta selvaggia, unendosi ad un branco di lupi.

Alessia D. C. (II C)

"Mangia prega ama" di E. Gilbert

Titolo: Mangia prega ama (tutti sognano di cambiare vita. Lei ha osato farlo davvero).

Nome dell'autore: Elizabeth Gilbert

Casa editrice: Rizzoli

Anno di pubblicazione: Settembre 2010

Trama: Marito, soldi, carriera. A trent'anni Eizabeth Gilbert ha tutto quanto una donna possa desiderare. Ma una notte si ritrova in ginocchio sul pavimento del bagno, con la faccia inondata di lacrime e una domanda semplice e terribile da morderle il cuore: “che cosa ai veramente voglia di fare, Elizabeth?”
La risposta trascinerà Liz molto lontano. Attraverso tre continenti, oltre un divorzio, un conto in rosso e un nuovo amore sbagliato. Lontano dalla famiglia e dagli amici, dal suo lavoro e dalle sue certezze ogni giorno un po' più incerte. Verso l' aria dolce e dorata di un autunno romano poi verso  l'India, e ancora a Bali, alla ricerca di nuove occasioni e di desideri ancora più nuovi.


Commento personale: una cosa pero la devo svelare: alla fine rivela la sua parola ATTRAVERSIAMO! Per me è la frase che definisce il libro come d'altronde lei attraversa la sua vita...
Questo libro mi ha fatto capire molte cose mi ha trasmesso emozioni, stati d'animo, mi ha fatto aprire gli occhi e capire, anche, cose su me stessa, mi ha dato consigli e mi fatto anche rattristata. Consiglio a tutti di leggerlo!

Marta A. (II C)


"Il richiamo della foresta" di London

L’autore:
Jack London, nato nel 1876 a San Francisco, visse un’infanzia difficile e, cominciò a lavorare a soli 10 anni, facendo molti lavori. Purtroppo nessuno di questi lavori durò a lungo.
Durante un viaggio in Klondike decise di diventare scrittore. London si affermò come una delle più grandi voci del suo tempo. Morì nel 1916.
Casa Editrice:
Mondadori, fu scritto nel 1903 e io ho letto l’Edizione del Maggio 2013.
Trama:
Buck è un cane di città, che vive in una villa di aristocratici e trascorre una vita felice, ma un giorno venne rapito e venduto a un cercatore d’oro. Buck venne portato nel Klondike con altri cani. Tra questi vi era Splitz, un cane dispettoso con il quale Buck lotterà molte volte e alla fine lo ucciderà.
Purtroppo dopo essersi affezionato ai suoi padroni viene venduto e successivamente salvato da un uomo di nome Thornton, anche lui un cercatore d’oro. Buck comincia ad apprezzare subito la bellezza di poter vivere libero nella natura e ….
Se volete scoprire la fine leggete il libro!!

Commento:
Questo libro è molto emozionante, avventuroso e misterioso. Emozionante quando avviene la lotta tra Buck e Splitz; avventuroso quando il richiamo della foresta si fa sentire; misterioso alla fine.
I temi principali del libro sono due. Il primo è il rapporto tra l’uomo e l’animale domestico, di cui due esempi sono: il rapporto che Buck ha con i bambini che vivono nella villa e il rapporto di fedeltà da parte di Buck con Thornton. Il secondo è il legame dell’animale con la natura.
Frase preferita:

Una frase che mi è piaciuta molto è: - John Thornton e Buck si guardarono: “ Povera bestia!” disse Thornton, e Buck gli leccò la mano.
Luca Co. (II C)

"Io e Marley" di John Grogan


Dove e quando è ambientato il romanzo?
E’ ambientato in Florida nel 1991.
Questo libro racconta di due persone, John e Jenny, che sono sposate e che vogliono avere un bambino. Jenny non sa tenere in vita neanche la pianta regalatale da John, quindi, per iniziare a far pratica come genitori, i due  decidono di allevare un cane. Ci sono molte discussioni tra di loro, per la questione del nome del futuro animale domestico ma, ascoltando un po’ di musica di Bob Marley, riescono a trovare il giusto nome per il cucciolo che si chiamerà Marley.
Quest’ultimo, una volta entrato a far parte della famiglia, per quanto piccolo e simpatico, si dimostra da subito parecchio difficile da gestire: è sempre in movimento, nulla pare riesca a calmarlo, distrugge tutto ciò che gli capita a tiro... 
Nel frattempo, John e Jenny diventano genitori e star dietro a tutto diventa difficile... 
Il cane è sempre più irrequieto, i bimbi richiedono tempo ed energie... 
Il libro, in sostanza, si snoda attraverso le vicessitudini della famiglia alle prese con il suo difficile ma adorabile cagnone, che non fa che combinarne sempre una delle sue...

Qual è il personaggio che hai preferito di più? Perché? 
Io ho due personaggi preferiti, che sono John e, ovviamente, Marley.
Il primo perché mi ha divertito la sua ostinazione, che ho riscontrato, ad esempio, nel racconto di quando Marley aveva inghiottito la collana che John aveva regalato a Jenny. John, infatti, ha seguito il cane per tre giorni, prelevando tutte le feci, fino a quando non ha ritrovato il gioiello.
Il secondo, perché mi ha coinvolto con la sua simpatia, fin dal primo momento in cui il suo padrone l’ha fatto entrare in casa.
Come, dove, quando e perché l’ho letto.
L’ho letto di sera, prima di andare a dormire, comodo sul mio letto.
La motivazione che mi ha spinto a leggerlo è stata la mia passione per gli animali.
Cosa mi è piaciuto e perché.
Mi è piaciuto tutto il libro, soprattutto i primi tre capitoli perché erano i più avvincenti, poiché ogni volta stimolavano la mia curiosità, per quello che avrebbe potuto combinare Marley con i suoi padroni e tra questi il secondo capitolo è stato quello che mi ha incuriosito e divertito maggiormente perché raccontava dell’arrivo del cucciolo Marley nella nuova famiglia.
A che tipo di persona lo consiglio.
Lo consiglio a una persona che ama i cani.
Il mio libro in tre parole.
Cani, divertimento, delusione.

Samuele M. (II D)

"Diario di una schiappa" di J. Kinney

Titolo: Diario di una Schiappa, guai in arrivo!

Autore: Jeff Kinney



Trama: Povero Greg,questa volta sono guai! La scuola ha organizzato una grande festa e, se non vuole essere tagliato fuori, deve affrontare un’impresa quasi impossibile: imparare a ballare! Sì, ma non solo, Greg deve procurarsi anche una ragazza. Fra i consigli dello zio Gary, dovrà fare un radicale cambio di look.Per fortuna c’è Rowley!

DOVE E QUANDO É AMBIENTATO IL ROMANZO?
Ai giorni nostri negli U.S.A.

COME,DOVE, PERCHE' L’HO LETTO?
Sul letto, rilassato, perché secondo me il diario di una Schiappa è un bel libro

COSA MI É PIACIUTO E PERCHÉ?
Mi é piaciuto quando lo zio di Greg ha venduto una maglietta falsa e per giunta scritta male.

 IL PERSONAGGIO CHE HAI PREFERITO E PERCHÉ?
Lo zio perché fa ridere

LA MUSICA CHE METTEREI COME COLONNA SONORA PER QUESTO LIBRO
"Estate" di Jovanotti

IL TUO LIBRO IN TRE PAROLE

Divertente, pericolo, amore.

Simone M. (II D)

"Ciao, tu" di Roberto Piumini e Beatrice Masini

Come, dove, quando, perché l’ho letto?
Ho letto questo libro in 2 giorni, dovunque fossi: in macchina, in ospedale, sul divano, la sera a letto,…dappertutto.
È dall’anno scorso che desideravo leggerlo, perché me l’aveva consigliato una mia amica, e, proprio come mi aveva detto, è magnifico ed emozionante.
Dove e quando è ambientato il libro?
E’ ambientato in una scuola superiore ai giorni nostri.
I due ragazzini che si scrivono sono in prima superiore e non si conoscono ancora bene perché è settembre.
BREVE TRAMA:
“Certo, se mi sbaglio non c’è niente da ridere. Se ti sei messo in testa che ho una certa faccia, perché sembra che s’intoni con i pensieri che penso e anche con quelli che pensi tu di me, e poi non è così.
O magari è solo che quella certa faccia ti piace, e vorresti che fosse la mia, lo vorresti così forte che alla fine ti convinci che sono io, invece poi… colpo di scena.
Indovinami, scoprimi, sappimi”.
Che cosa pensi? Che cosa fai se un giorno, in classe, ti trovi un bigliettino così nello zaino? Cominci a guardarti intorno per capire chi è la misteriosa ragazza che ti osserva e ti studia durante le ore di lezione. Sarà lei, sarà quell'altra? Una caccia all'indizio che si accompagna a una cascata di lettere, quelle che si scambiano, sempre più curiosi, sempre più divertiti, Viola e Michele. 
Alla fine scoprono chi sono e lui si innamora di lei.
Quale personaggio hai preferito e perché?
Il mio personaggio preferito è Viola/Euly.
Mi piace il suo carattere dolce, sensibile ma allo stesso tempo coraggioso e  sicuro.
Infatti è lei che scrive la prima lettera a Michele,  lui si incuriosisce e, lettera dopo lettera, cerca di scoprire sempre di più qualcosa di lei.
Man mano che scopro cose nuove su Euly mi innamoro sempre più di questo personaggio.
Cosa mi è piaciuto e perché?
Mi è piaciuto che questo romanzo racconta una storia vera.
Roberto Piumini e Beatrice Masini infatti si scrivevano questi bigliettini con queste parole e, qualche hanno fa, hanno deciso di “scrivere” questo libro, breve ma profondo.
Cosa non mi è piaciuto e perché?
Non mi è piaciuto che Euly non risponde all’ultima lettera. Perché il libro doveva terminare con Michele e Viola che si fidanzavano.
Spero che scrivano la continuazione di questo libro con Michele e Euly con qualche anno in più.
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro?
Wild Child- ElenLevon perché parla di questa ragazza innamorata di un ragazzo che si innamorerà presto di lei.
A che tipo di persona lo consiglio?
A tutte le ragazze e i ragazzi che si aspettano da un ragazzo/ragazza, che le/gli piace molto con cui si vorrebbero fidanzare. Spiegando un po’ meglio il concetto spero che ognuno abbia la fortuna, come Viola, che la persona che ama si innamora di lei in così poco tempo e che ci sia un lieto fine.
La mia frase/pagina/episodio preferito?
“Qui invece lo posso scrivere lentamente, come un certosino, come un monaco tibetano, come un bambino che ha appena imparato a scrivere, che ora come ora ti amo”. Questa frase mi è piaciuta per primo perché l’ultima frase e, per me, la più bella, poi perché è dove Michele esprime le sue emozioni dicendole queste belle parole.
Altri libri/film/fumetti/immagini che mi sono venuti in mente o che collegherei aquesto libro?
"Cuore di carta" perché due ragazzi si scrivono bigliettini di carta, e alla fine si innamorano (come in questo libro).
Il mio libro in tre parole?
AMORE-BIGLIETTINI-NASCONDIGLI

FABIOLA P. 2D

"Il diario di Edo" di Fabiana Sarcuno

Come, dove, quando, perché l’ho letto
Questo libro l’ho letto con  curiosità, la sera, prima di dormire.
Dove e quando è ambientato questo romanzo 
Questo romanzo è ambientato in una scuola media nell’epoca attuale.  
Breve trama
Il protagonista è Edo, un ragazzino che frequenta la terza media. All’inizio dell’anno non va molto bene a scuola perché i suoi genitori si sono separati; la sua migliore amica Aurora non sembra essere più come prima e il ricordo della sorellina lo intristisce. Ma grazie al prof. Verano, il nuovo insegnante di lettere, Edo riesce a recuperare i voti e a superare gli esami.

Quale personaggio ho preferito e perché
Il personaggio che ho preferito è Aurora perché, nonostante le continue visite mediche, esami… è energica e ottimista.
Cosa mi è piaciuto e perché
Mi è piaciuta molto la fine perché, malgrado i guai che aveva combinato, Edo è riuscito a sistemare tutto.
Cosa non mi è piaciuto
Non mi è piaciuto quando Aurora,  della scuola, era infelice e poco allegra a causa delle ricorrenti visite mediche.
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro
La musica che metterei come colonna sonora è “Gift of a friend” di Demi Lovato perché parla dell’amicizia di due persone come in questo libro
A che tipo di persona lo consiglio
Lo consiglio agli adolescenti che si possono identificare nella storia.
La mia frase –pagina-episodio preferito
‘’In compenso Verano dice che ognuno di noi è chiamato a compiere un’ impresa … e che dobbiamo lottare per i sogni che portiamo nei nostri occhi’’.

Altri libri –film –fumetti – immagini che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché.
Il libro che collegherei a questo è “Astrid e la colla attacca tutto” (l’ho letto un po’ di anni fa) perché è ambientato in una scuola e, all’inizio dell’anno scolastico, entrambi i protagonisti vogliono fare uno scherzo.

Stella C. (II D)

"Il diario di Edo" di Fabiana Sarcuno

Informazioni sull’autrice:
Professoressa di lettere presso la scuola Sandro Pertini di Assago; contestualmente svolge attività di autrice rivolgendosi soprattutto ad adolescenti e preadolescenti. Oltre a “ Il diario di Edo”  ha scritto anche  “Il viandante del ritorno”.
Breve trama:
La storia parla di un ragazzo di nome Edo, il quale sta attraversando un periodo difficile ma importante per il resto della sua vita. Dopo la separazione dei suoi genitori, egli deve infatti affrontare un faticoso anno scolastico nel quale ci saranno molti cambiamenti: l’arrivo del professor Verano e il cambio di scuola di un suo compagno. Il nuovo anno è impegnativo anche per Aurora, una grande amica del protagonista, la quale ha scoperto di avere una grave malattia. 
Tra mille avventure i ragazzi alla fine dell’anno si vedono molto diversi da quelli che erano il settembre dell’anno precedente; le esperienze vissute infatti li hanno aiutati a crescere. 
Dov’è ambientato il romanzo?
La storia si svolge a scuola e a casa in una città non specificata (probabilmente nei pressi di Milano) e a Praga. 
Come, dove, quando e perché l’ho letto?
L’ho letto distesa sul divano in un pomeriggio nuvoloso perché mi era stato consigliato da un’amica che legge molto e a lei era piaciuto tanto.
Cosa mi è piaciuto e perché?
Mi è piaciuto soprattutto Verano, il professore di lettere, perché in questa storia ha avuto la capacità di affrontare i problemi incontrati con diplomazia e tranquillità, che non solo i personaggi della storia, ma anche molti personaggi reali non hanno.
Cosa non mi è piaciuto e perché?
Non mi è piaciuto l’episodio in cui Aurora scopre di avere una grave malattia e non lo rivela per giorni ad Edo perché, dato che sono amici da molto tempo, avrebbe dovuto confidarsi subito con lui invece di ignorarlo e non rivolgergli la parola.
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro?
Metterei come colonna sonora la canzone “Let her go” perché parla di amore e sentimenti profondi.
 
ASCOLTA "LET HER GO" DI PASSENGER

A che tipo di persona lo consiglio?
Consiglierei la letture di questo libro ad adolescenti e genitori perché può aiutare entrambi a capirsi. È anche una storia molto avvincente ed entusiasmante.
La mia frase/pagina/episodio preferito:
C’è una frase che mi è piaciuta e mi ha colpito molto: “Qualcuno direbbe anche che non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi” (Citazione tratta dal famoso libro: “Il piccolo principe” di Antoine De Saint-Exupéry) perché per quanto possa essere breve per me racchiude un significato grandissimo: ”le cose di cui hai bisogno veramente le puoi vedere solo con il cuore”.
Altri libri/film/fumetti/immagini che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro:
Mi è venuto in mente un film celebre e famoso recitato da Robin Williams: “ L’attimo fuggente” che parla di un professore simpatico e anticonformista, che esorta i ragazzi ad affrontare i problemi della vita.
Il mio libro in tre parole:
Piacevole – scorrevole e divertente anche se in alcuni punti  un po’  triste perché non pensavo che un libro per ragazzi contenesse degli episodi dolorosi.

"Il segreto del bosco vecchio" di Dino Buzzati


Come, dove, quando, perché l’ho letto: l’ho letto velocemente, il libro è corto, a letto prima di andare a dormire. L’ho letto perché mi piaceva la trama
Trama: Bosco Vecchio è abitato da un popolo di geni, custodi degli alberi, titolari della magica possibilità di trasformarsi a piacere in animali o uomini, nonché di uscire dai loro domestici tronchi per vivere una vita del tutto uguale alla nostra.
Dove e quando è ambientato il romanzo: è ambientato soprattutto nel Bosco Vecchio, ma anche nella casa del Procolo (uno dei protagonisti del libro) che si trova proprio a ridosso del Bosco
Il mio personaggio preferito e perché: come personaggio mi è piaciuto molto il vento Matteo, terribile e irrequieto, ma che dopo essere stato imprigionato in un pozzo perde un po’ di colpi. Mi piace perché tutti ricordavano il Matteo di una volta, che era capace di scatenare una bufera a suo piacimento, che poi non è stato così terribile, si vede che gli anni in quel pozzo si sono fatti sentire. 
Cosa non mi è piaciuto e perché: non mi è piaciuto che di tanto in tanto l’autore usasse un linguaggio un po’ difficile, ma non era colpa del libro se io non lo capivo!
Cosa mi è piaciuto e perché: mi è piaciuto tanto che ogni cosa nel romanzo parlasse, o avesse un suo modo di farlo: uccelli, venti, perfino i mobili con il loro scricchiolio dicevano qualcosa; è stata una cosa molto curiosa e divertente da fare, per questo mi è piaciuta
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro: metterei una musica ritmata e veloce, che però qualche volta rallentasse un po’
A che tipo di persona lo consiglio: lo consiglio a chi ama il mix fantasy- storie di ragazzi
La mia frase/pagina/episodio preferito:  “Il genio, inesplicabilmente, era di colpo scomparso. Dal corpo dell’abete uscì uno scricchiolio; il tronco cominciò lentamente a piegarsi, con movimento sempre più veloce. Poi crollò con un tonfo enorme”, perché fa capire che i geni sono talmente attaccati al loro albero, il luogo dove vivono, che quando muore questo muore anche il rispettivo genio: è un legame fortissimo. Mi piace anche la pagina 71, che elenca tutti i rumori che una notte il Procolo sente del Bosco Vecchio
Altri libri/film/fumetti/immagini che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché: mi sono venute in mente le vacanze fatte in montagna, perché il luogo era simile a quello descritto dal libro
Il mio libro in tre parole: bosco, avventure, stranezze.

Giulia S. 2° D  

"Lo Hobbit" di Tolkien

AUTORE: JHON RONALD REUEL TOLKIEN
CASA EDITRICE: BOMPIANI

Dove e quando è ambientato il romanzo?
E’ ambientato nella terra di mezzo, una regione arida, in un tempo indefinito.
I protagonisti sono l’hobbit Bilbo, i nani e il mago Gandaalf. Quest’ultimo, questa volta con lo stregone, nonostante il parere contrario dell’hobbit, lo recluta nella compagnia guidata da Thorin Scudodiquercia, il quale è intenzionato a riconquistare il regno dei suoi avi e scacciare l’invasore Smaug. Gandalf consegna a Thorin una mappa di Erebor, sulla quale vi è un'entrata segreta sul fianco di una montagna. Inoltre, lo stregone dona al nano anche l'unica chiave in grado di aprire quella porta ricevuta tempo prima da Thráin. Lo scopo di questo viaggio è di andare alla caccia di un tesoro leggendario, custodito da Smaug, uno spaventoso drago. 

Qual è il personaggio che hai preferito di più? Perché?
Il personaggio che ho preferito è il protagonista, in altre parole Bilbo Baggins perché, nonostante sia di natura un pigrone e uno scansafatiche, va incontro a un’avventura che lo porta a vivere tante e grandi emozioni.

Come, dove, quando e perché l’ho letto.
Ho letto questo libro comodamente, sul mio letto, prima di andare a dormire. L’ho letto perché sono appassionato del genere fantasy e questo romanzo m’ispirava perché ne avevo già sentito parlare.


Cosa mi è piaciuto e perché.
Innanzitutto mi è piaciuto l’inizio della storia per come Gandalf, insieme ai nani, convince Bilbo a partire insieme a loro; poi anche la parte dove i nani e Bilbo vengono rapiti dagli orchi nelle caverne è stata molto trascinante. Il punto poi, in cui Bilbo e Gollum si sfidano agli indovinelli, è stato molto avvincente.
Infine, il pezzo secondo me più bello è stato quello in cui Bilbo è definito dagli hobbit della contea uno “stravagante” perché è stata una scena descritta molto bene in maniera divertentissima.
Cosa non mi è piaciuto e perché. 
Di questo libro mi è piaciuto tutto, è un testo completo con molte parti emozionanti.

Che colonna sonora metterei a questo libro.
La colonna sonora che sceglierei è quella del film  “ I Pirati dei Caraibi” perché ha un ritmo incalzante, perfetto per accompagnare quest’avvincente avventura.

A che tipo di persona lo consiglio.
Lo consiglio a una persona che ama i tesori e l’avventura.

La mia frase/pagina/episodio preferito.
Il mio episodio preferito, come ho evidenziato sopra, è quello in cui Bilbo è definito uno “stravagante”, perché al contrario degli altri hobbit che di solito sono molto pigri, il protagonista si getta sempre in avventure.

Il mio libro in tre parole.
Avventura, scoperta, magia.

Samuele M. (II D)

domenica 14 dicembre 2014

BUON NATALE DA LIBROCADABRA

Un augurio a tutti affinché la gioia del Natale possa rinnovarsi ogni giorno nei vostri cuori.
Donate e fatevi donare libri, perché le parole sono il volto dell'anima... BUONE FESTE!

Il piccolo principe, i bruchi e le farfalle: riflessione

"Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle: sembra che siano così belle"

Ciò significa che bisogna essere pazienti con il "bruco", che nella vita reale può essere interpretato come un ostacolo, che una volta superato ci permette di raggiungere l'obiettivo o il sogno desiderato, che in questo caso per la rosa del Piccolo Principe, è la "farfalla".

"È molto più difficile giudicare se stessi che gli altri. Se riesci a giudicarti bene  è segno che sei veramente saggio"
Secondo me l'autore vuol dirci che è più facile giudicare gli errori degli altri che i propri, perché ammettere i propri sbagli è una qualità che hanno poche persone, i saggi.

Filippo P. (II C)

lunedì 1 dicembre 2014

Il piccolo principe e i tramonti: riflessione

A me piace la metafora del tramonto inteso come la tristezza o talvolta come la morte;  la preferisco a quella dei baobab perché il tramonto mi dà proprio l’idea di un addio, di una separazione, ma anche di un nuovo inizio. Infatti, quando magari uno ha tante sofferenze, dopo il tramonto può farsi forza pensando che per quel giorno ha smesso di soffrire; come la morte del resto, perché, quando qualcuno muore dopo aver sofferto molto a causa di una malattia o di un problema fisico, morendo dà fine alle sue sofferenze e non ci pensa più. 

Riguardo a questo mi è venuta in mente la mia bisnonna che, dopo aver perso i genitori a 11 anni e dopo aver perso il marito durante la seconda guerra mondiale, è riuscita ad andare avanti lo stesso e a morire felice, nonostante tutto.
Luca Ce. (II C)

venerdì 28 novembre 2014

FREEDOM WRITERS

https://www.youtube.com/watch?v=XHQsCxiW9iM




Vi è piaciuto il film che abbiamo visto in classe? Quali sono i personaggi che vi hanno colpito maggiormente e perché?
Si tratta di una storia vera; i fatti narrati nel film sono realmente accaduti, e ciò li rende ancora più significativi.
Io personalmente ho apprezzato molto l'insegnante Gruell, perché crede nei suoi studenti anche a costo di scontrarsi con una dura realtà e delle persone ostili, ma mi ha stupito molto anche la figura di suo padre, perché è idealista e appassionato come la figlia e cerca di aiutarla in tutti i modi.
Per non parlare di Eva, capace di compiere la scelta giusta... una scelta davvero libera.
Quali sono state le scene che avete amato di più? Io quella in cui i ragazzi stampano i loro diari, perché mi ha fatto capire che la scrittura (e la lettura) possono essere uno strumento prezioso per imparare a esercitare la propria libertà. Anche a partire da un semplice diario...

lunedì 24 novembre 2014

BOOKCITY: INCONTRO CON L'AUTORE GIUSEPPE FESTA


L’incontro con Giuseppe Festa, autore del libro «Il passaggio dell’orso» è stato  molto interessante perché egli ci ha raccontato la sua esperienza con gli orsi presso il Parco Nazionale d’Abruzzo.
Giuseppe Festa ha lavorato insieme ai guardaparco e ci ha riferito  di aver avuto paura la prima volta che ha incontrato un orso da vicino  ma in quella occasione i guardaparco l’avevano rassicurato. Questa esperienza è stata per lui importante  perché gli ha permesso  di conoscere ed iniziare ad amare questi animali.
Da questa esperienza ha tratto il suo romanzo.
Riguardo al libro “L'ombra del gattopardo”, noi non lo conoscevamo e quindi abbiamo fatto fatica a comprendere cosa dicesse l’ autore, ma nonostante ciò ci ha incuriosito molto. Ci ha incuriosito abbastanza da far diventare questo libro la nostra seconda scelta dopo “Il passaggio dell’orso”.


A noi è piaciuta molto questa uscita didattica, perché troviamo molto interessante conoscere le persone anche da altri punti di vista e non solo, come nel caso di Giuseppe Festa,  per la sua attività di scrittore.
Festa ci è sembrato una persona alternativa e stimolante, con molti interessi, che spaziano dalla musica al canto, ai grandi viaggi in  paesi molto lontani e per lo più a noi sconosciuti. Di lui ci ha colpito la sua grande passione per la natura e per gli animali.

martedì 18 novembre 2014

"Il mago" di U. Le Guin

Come, dove, quando, perché l’ho letto: L’ho letto piuttosto velocemente dato che il libro non era tanto lungo. L’ho letto nel mese di ottobre, solitamente dopo la scuola, perché avendo letto la trama mi sembrava un bel libro.
Trama: Nel mondo incantato di Terramare, un ragazzo si mette in viaggio verso l’isola di Roke e la sua scuola di maghi, dove apprenderà parole per sconfiggere creature meravigliose, governare gli elementi, guarire i malati…La madre l’ha chiamato Duny, Sparviere è il soprannome con cui lo conoscono al villaggio, Ged il nome segreto da rivelare solo agli amici fidati. E di amici Ged avrà certo bisogno per affrontare i  mille volti del Male e superare il lungo, avventuroso apprendistato  che lo condurrà all’estremo limite del mondo, ai margini dell’Oceano Aperto. Sarà lì che il giovane Mago dovrà misurarsi con l’Ombra e la parte più oscura della propria anima.
Dove e quando è ambientato il romanzo: È ambientato nel mondo fantastico di Terramare. Terramare è un grande arcipelago fatto di isole più o meno grandi, con i rispettivi abitanti a volte gentili e cordiali, altre volte rudi e rozzi. Il mare di queste isole è un mare insidioso, selvaggio e ricco di pericoli.  Il libro non precisa quando è ambientata la storia, ma credo nel periodo del Medioevo. 
Il mio personaggio preferito e perché: il mio personaggio preferito è l’Ombra, perché l’autore non dice precisamente come sia fatta, ma è come se io in qualche modo lo sapessi!
Cosa non mi è piaciuto e perché: Non mi è piaciuto che all’inizio del libro si parlasse di una ragazza che chiedeva a Ged (il protagonista) se sapeva resuscitare i morti, ma poi di lei non si è più parlato. Sarebbe stato bello se l’autore l’avesse inserita in qualche altra parte, cosí da non lasciarla in sospeso.
Cosa mi è piaciuto e perché: Mi è piaciuta tutta la parte del libro relativa all’apprendimento delle arti magiche di Ged, perché è stato molto interessante e scritto bene.
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro: come colonna sonora metterei una musica ben ritmata e che creasse un’atmosfera un po’ magica
A che tipo di persona lo consiglio: lo consiglio a una persona a cui piace il genere fantasy e soprattutto che ama le storie sui maghi
La mia frase/pagina/episodio preferito: La mia frase preferita è: ‘’La luce è un potere. Un grande potere, grazie al quale noi esistiamo: ma la luce esiste anche se non ne abbiamo bisogno, esiste di per sé”. Ho scelto questa frase perché era scritta bene e soprattutto mi piaceva tutta questa importanza che l’autore in questa piccola frase dava alla luce: la descrive come una cosa grande, potente e ESSENZIALE.  Il mio episodio preferito è quando Ged affronta “l’Ombra” .
Altri libri/film/fumetti/immagini che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché: Mi è venuta in mente una serie di libri che si chiama Fairy Oak, perché anche lí ci sono streghe e maghi
Il mio libro in tre parole: AVVENTURA MAGIA CORAGGIO
Giulia S. II D

sabato 15 novembre 2014

"Harry Potter e la pietra filosofale" di J. K. Rowling

Come l’ho letto: L’ho letto con interesse e curiosità in quanto tratta un argomento di fantasia e magia che è il mio preferito.
Dove l’ho letto: l’ho letto sdraiato sul mio letto in momenti di assoluto silenzio senza la presenza di mio fratello che parla sempre.
Quando l’ho letto:  Tutte le sere prima di addormentarmi, e durante la giornata nei pochi momenti liberi (gli unici senza studio /senza sport).
L'autrice del libro, J. K. Rowling

Breve trama: 
E’ la storia di un ragazzo di undici anni di nome Harry Potter, che perse i veri genitori quando era molto piccolo; viene a scoprire la sua vera natura di mago in quanto figlio di maghi; comincia a frequentare il nuovo mondo  misterioso andando al  castello di Hogwarts la scuola di magia, dove inizia la sua avventura assieme i suoi nuovi amici  Ron ed Ermione contro le forze del male, il potente Voldemort che vuole conquistare il mondo dei maghi per sottometterlo al suo comando e potere malvagio.
Dove e quando è ambientato:
Il libro è ambientato all’interno del castello di Hogwarts , paesaggio fantastico e originale , ricco di scope volanti, ritratti parlanti, scale mobili  e gufi portalettere. Epoca moderna.
Perché l’ho letto: L’ho letto perché avevo già visto il film e mi interessava approfondire l’argomento, i libri sono sempre più profondi e descrittivi dei film.
Cosa mi è piaciuto e perché: quello che mi è piaciuto maggiormente è che il protagonista ha la mia stessa età, quindi  è stato facile paragonarmi al  personaggio rivivendo le stesse avventure emozionanti.
Cosa non mi è piaciuto e perché
In alcuni momenti mi sono spaventato, il personaggio malvagio VOLDEMORT mi ha terrorizzato; se penso che al mondo possano esistere delle persone così cattive mi vengono i brividi!.....ma poi mi rendo conto che quella è tutta fantasia.
La Musica che metterei come colonna sonora a questo libro:
Una musica avventurosa e spettrale in alcuni momenti e in altri una musica malinconica, sul finale utilizzerei la colonna sonora di “Guerre stellari”.
A che tipo di persone lo consiglieresti: 
Lo consiglierei a ragazzi /adolescenti anche se credo possa interessare anche agli adulti in quanto l’hanno letto sia mia mamma mia zia e addirittura mia nonna. Lo consiglio a persone coraggiose che amano sperimentare gli incantesimi e visitare ambienti fantastici.
La mia frase/pagina/episodio preferito:
La parte finale è la più interessante, quella dove Harry e i suoi amici hanno giocato in una scacchiera gigante facendo prendere vita alle pedine, i ragazzi sono stati guidati dal giocatore esperto Ron che si è sacrificato per farli vincere e superare la seconda porta alla ricerca della Pietra filosofale.
Altri libri/film/fumetti/immagini che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché: 
Un altro libro simile che mi è venuto in mente è quello intitolato: “I maghi di Wawerly” che tratta argomenti di magie e stregonerie.
Qual è il personaggio preferito:
Il protagonista Harry Potter è il mio preferito, mi assomiglia, mi manca solo una bella cicatrice in fronte e un paio di occhiali rotondi, io mi sento coraggioso e tenace come lui ma, ovviamente,  non sarei mai stato capace di superare tutti quegli ostacoli senza un briciolo di paura.
Il Mio libro in tre parole: Magia/coraggio/amicizia.

Stefano G. II D