venerdì 27 novembre 2015

giovedì 19 novembre 2015

27 novembre 2015: GITA ALLA SORMANI

PALAZZO SORMANI
L'edificio alla base della costruzione successiva è un fabbricato già esistente nel XVI secolo, seppur avente dimensioni di molto più ridotte, a cui testimonianza è stata lasciata una lapide.
La vera fortuna del palazzo iniziò nel XVII secolo quando esso venne acquistato dal cardinale milanese Cesare Monti, il quale era proprietario di una ricca e importante collezione d'arte che venne ospitata in questa sua nuova residenza. 
Benedetto Alfieri, facciata sul giardino (1756)
La seconda facciata del palazzo è invece quella che dà verso il parco della villa e venne realizzata a metà Settecento dall'architetto piemontese Benedetto Alfieri (zio del poeta Vittorio Alfieri).
Nel 1783 la proprietà venne venduta agli Andreani, nella persona del conte Giovanni Pietro Paolo Andreani, il quale era imparentato con la famiglia Sormani attraverso la moglie Cecilia, da cui il nome del palazzo di Sormani-Andreani. Suo erede fuPaolo Andreani, aeronauta e primo in Italia a compiere le sperimentazioni di una mongolfiera[1].
Dai Sormani il palazzo passò ai Verri nel 1831. Dal palazzo della famiglia Verri in via Montenapoleone, proviene il celebre ciclo di ventitré tele raffiguranti il Mito di Orfeo.
Nel 1930, infine, il palazzo venne acquistato dal comune di Milano, che decise di collocarvi alcune opere del museo cittadino, dovendo però trasferirle a Palazzo Morando in seguito alle distruzioni avvenute durante la seconda guerra mondiale, che causarono la perdita della sala da ballo e di molte delle decorazioni pittoriche interne. Nell'edificio fu quindi ospitata la nuova biblioteca civica comunale che vi si trova tuttora.

LA BIBLIOTECA SORMANI
La Biblioteca Comunale Centrale di Milano (conosciuta come Biblioteca Comunale Sormani) è la principale sede del sistema bibliotecario comunale del capoluogo meneghino, situata in corso Porta Vittoria 6.
La biblioteca ha una vasta collezione di volumi, il catalogo ne conta più di 650.000;[2] si occupa di tutti i campi del sapere ed è quindi una biblioteca di carattere generale, anche se mantiene una gran quantità di testi nell'ambito delle scienze umanistiche,giuridiche e artistiche.

INFINITO PINOCCHIO
Infinito Pinocchio
Attraverso le fauci della balena — l’allestimento 
scenografico previsto all’ingresso —,si accede 
Infinito Pinocchio la mostra in corso nella sala del 
Grechetto della Biblioteca Sormani di Milano fino al 
30 dicembre. Il «bambino di legno» più famoso al 
mondo è nato dalla penna di Carlo Collodi 
(pseudonimo dello scrittore fiorentino Carlo 
Lorenzini) nel 1881. A quasi 140 anni di distanza, 
nelle sale della Sormani si snoda un percorso (e un 
racconto) a metà fra la favola e la ricostruzione 
filologica fatto di prime edizioni, pezzi unici, oggetti, 
marionette, giocattoli e riproduzioni a grandezza 
naturale dei principali personaggi. Senza dimenticare 
i suoi più grandi illustratori, da Attilio Mussino e 
Sergio Tofano, dai primi del Novecento fino ai giorni 
nostri passando, naturalmente, da Walt Disney.