martedì 16 gennaio 2018

"Racconti fantastici e del terrore" di E.A. Poe



AUTORE: Edgar Allan Poe

CASA EDITRICE: Piemme Junior

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1998

TITOLO DEL RACCONTO SCELTO: La botte di Amontillado

BREVE TRAMA DEL RACCONTO CHE MI HA COLPITO DI PIÙ :
Sicuramente è stata “la botte di Amontillado” a colpirmi di più. Parla di due amici: il narratore e Fortunato (un intenditore di vini italiano).
La breve storia si svolge durante il carnevale di Parigi, mentre il delitto avviene nelle Catacombe. L’amico Fortunato ama essere burlone, cosa non gradita dal suo caro amico che, all’ennesima presa in giro, deciderà di porre fine alla sua vita in un modo molto sadico.

PASSAGGIO PIU’ IMPORTANTE: Le lanterne illuminarono la fossa, e i riflessi provenienti dal mucchio di oro e gioielli erano a dir poco abbaglianti

BREVE TRAMA:
Questo libro è un insieme di 7 racconti di Edgar Alan Poe che parlano di avventura e horror. Ognuno con la sola caratteristica in comune della narrazione in prima persona.


COMMENTO PERSONALE:
Questo libro non mi è piaciuto. La scrittura di Poe è molto prolissa, mi spiego meglio: i suoi racconti durano 10/15 pagine, troppo per il narrato, alcune volte tralascia l’azione per la descrizione. Non so se è il genere noir a non piacermi in generale, o proprio la scrittura di Poe.

Comunque per me rimane un libro troppo descrittivo e privo di azione, sinceramente non mi ha fatto stare neanche in ansia. Non lo consiglierei a nessuno, a parte gli appassionati di questo genere.
Filippo P.


Racconti del terrore
AUTORE: Edgar Allan Poe
CASA EDITRICE: Mondadori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1985
BREVE TRAMA: “Racconti del terrore” narra avvenimenti misteriosi, insoliti e penetranti, come una donna sepolta viva, un inquietante cavallo di fuoco o un’ epidemia che ti colpisce in un istante.
Questo, come altri libri, è un "accumulo" di storie diverse fra loro ma con un’ unica protagonista: la paura.
PERSONAGGIO CHE MI HA COLPITA: Sono rimasta colpita dall’uomo del capitolo “il gatto nero”. Mi ha impressionata perché, essendo sempre stato un grande amante degli animali, non lo credevo capace di strangolare il suo povero gatto nero.
Non mi aspettavo nemmeno che infine dalla collera uccidesse, pur non avendolo fatto di proposito, sua moglie.

FRASI O PASSAGGI CHE MI SONO PIACIUTI: Mi è piaciuto il capitolo intitolato “ la maschera della morte rossa” perché mi entusiasmava la trama che appunto narra di una forte pestilenza detta “ l’epidemia della morte rossa” che colpisce un intero paese e gli unici sopravvissuti in quel momento sono il principe e la sua corte, rimasti barricati nel castello cercando in ogni modo di evitare il contagio. Ma quando si svolge la festa in maschera, a palazzo si presenta una figura inaspettata, che stravolgerà l’intera serata…
COMMENTO PERSONALE: Il libro mi è piaciuto abbastanza, d’altro canto lo ho trovato eccessivamente descrittivo, perciò non ho gradito alcuni capitoli; per il resto, devo ammettere che il genere horror mi piace davvero tanto e in futuro leggerò sicuramente un altro libro di questa tipo.
CONSIGLIO: Io consiglio vivamente questo libro a coloro che amano i racconti “horror tradizionali”, cioè non troppo “splatter” o cruenti, ma con una maggiore graduazione di climax e ansia costante. Lo sconsiglio invece a chi non ama il genere horror e chi piuttosto che l’ansia preferisce degli episodi ricchi di azione.
Giulia S.

Titolo: RACCONTI DEL TERRORE
Autore: EDGAR ALLAN POE
Casa editrice: MONDADORI
Anno di pubblicazione: 1985
Breve trama:
Questo libro racconta tantissime storie di tipo horror inventate da Edgar Allan Poe, che riesce a trasformare una tranquilla storiella in un terrificante racconto del terrore.
Personaggio preferito:
Il mio personaggio preferito si chiama William Wilson,  del racconto “William Wilson”: di lui mi ha colpito il  carattere atavico, cioè capace di immedesimarsi nei propri antenati; questo viene ripetuto molto nel racconto.
Frasi o passaggi che mi hanno colpito:
E mi chiedevo come mai questo venerabile personaggio, dall’aria così modesta e benigna, dall’abito ben spazzolato e clericalmente ondeggiante, e dalla parrucca così accuratamente incipriata, potrebbe essere lo stesso uomo che con acre viso e indosso tutto sudicio di tabacco, faceva dianzi eseguire, ferula in mano, le leggi draconiane della scuola: enorme paradosso la cui mostruosità non ammetteva soluzione!” 
di questa frase mi ha colpito la complessità di alcune parole che ho sottolineato di cui non conoscevo neanche l’esistenza.
Commento personale:
Questo libro non mi è piaciuto per niente, ho compreso solo alcune storie in cui il linguaggio era più facile, non l’ho trovato scorrevole anche perché in ogni frase che leggevo dovevo consultare il dizionario almeno 2/3 volte per capire il significato di determinate parole. Non lo consiglio ai miei compagni, tranne a quelli che hanno un lessico abbastanza ampio.
Alessandro B.








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