martedì 16 gennaio 2018

"Dieci piccoli indiani" di A. Christie


Titolo: Dieci piccoli indiani
Autore: Agatha Christie
Casa Editrice: Mondadori


Breve trama: Anthony Marston, John Macarthur, Emily Brent, Lawrence Wargrave, William Blore, Edward Armstrong, Philip Lombard e Vera Claythorne vengono invitati da un certo Owen sull’unica abitazione di una piccola isola chiamata Nigger Island. 
Sull’isola gli invitati appena arrivati non trovano né il signor Owen né sua moglie, ma solo due domestici. A ognuno di loro è assegnata una camera al cui interno vi è una poesia incorniciata su una parete: essa tratta di dieci negretti, i quali uno dietro l’altro morivano per diversi motivi.
Quando gli invitati vanno a cenare scoprono che al centro della tavola ci sono 10 statuine di porcellana che rappresentano i 10 negretti della poesia. 
Quella sera una voce li incolpa tutti per un omicidio e dopo qualche minuto il signor Anthony Marston, dopo aver bevuto un bicchiere di whisky, cade a terra morto. Uno dei dieci è un medico e dice di aver trovato dentro al bicchiere del cianuro. Quasi tutti pensano che si sia suicidato, quindi nessuno si preoccupa troppo, ma il giorno dopo la signora Rogers viene trovata morta nel letto per colpa del sonnifero iniettato. 
L'ipotesi del suicidio non viene più presa in considerazione, soprattutto perché le morti corrispondono precisamente alla poesia e poi mancano anche 2 statuine di porcellana all’appello. 
Allora tutti vogliono ritornare sulla terraferma, solo che non ci sono imbarcazioni e il barcaiolo che di solito porta la posta non torna più. Da lì quasi ogni giorno continuano a morire persone in modo misterioso...

Personaggio che ti ha colpito maggiormente: non c’è un personaggio che mi abbia colpito maggiormente, però posso raccontarvi di uno di loro, per esempio di Vera Elisabeth Claythorne: era una giovane insegnante di ginnastica che però ha dovuto lasciare il suo lavoro di governante dopo che è morta la bambina che accudiva. Lei è stata invitata sull’isola solo per svolgere dei lavori da segretaria.

Commento personale: Il libro mi è piaciuto, anche se non sono un appassionato del genere giallo. L'aspetto più interessante è che è veramente difficile individuare l’assassino, inoltre la poesia dei dieci negretti mi fa proprio impressione. Io non cambierei proprio niente della storia perché non saprei da dove iniziare e come finire.

Lo consiglieresti ai tuoi compagni: Sì, perché mi sembra un libro che ti fa proprio immaginare le scene che racconta  e poi per la suspense che mette in ogni singola parola che scrive.
Lorenzo N.

Filastrocca dieci piccoli negretti
Dieci poveri negretti
se ne andarono a mangiar:
uno fece indigestione,
solo nove ne restar.
Nove poveri negretti
fino a notte alta vegliar:
uno cadde addormentato,
otto soli ne restar.
Otto poveri negretti
se ne vanno a passeggiar:
uno, ahimè, è rimasto indietro,

solo sette ne restar.
Sette poveri negretti
legna andarono a spaccar:
un di lor s'infranse a mezzo,
e sei soli ne restar.
I sei poveri negretti
giocan con un alvear:
da una vespa uno fu punto,
solo cinque ne restar.
Cinque poveri negretti
un giudizio han da sbrigar:
un lo ferma il tribunale,
quattro soli ne restar.
Quattro poveri negretti
salpan verso l'alto mar:
uno un granchio se lo prende,
e tre soli ne restar.
I tre poveri negretti
allo zoo vollero andar:
uno l'orso ne abbrancò,

e due soli ne restar.
I due poveri negretti
stanno al sole per un po':
un si fuse come cera
e uno solo ne restò.

Solo, il povero negretto
in un bosco se ne andò:

ad un pino si impiccò,
e nessuno ne restò.

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