martedì 23 gennaio 2018

I NOSTRI RACCONTI GIALLI/THRILLER: L'antico cimitero scolastico

Tutto iniziò il giorno 17 dicembre, quando la prof. Sarcuno ci assegnò una ricerca sulla storia del paese: cercando e ricercando scoprii che la mia scuola sorgeva proprio su quello che, qualche secolo fa, era un cimitero. 
 Infatti proprio quel giorno avevo una sensazione di paura e terrore, proprio perché continuavo a sentire rumori strani. Lo dissi alle mie compagne di classe, ma non ci credettero e allora il giorno dopo presi il computer e mostrai i risultati della mia ricerca; esse rimasero stupite e anche loro da quel momento iniziarono a udire dei rumori strani.
Volevamo scoprire cosa fossero, incuriosite e timorose. Decidemmo di entrare a scuola un’ora dopo. Era la mattina del venerdì 13 gennaio, alle sei e mezza, e dopo aver fatto colazione, io e le mie compagne di classe (tranne due che non se la sentirono di venire) ci ritrovammo sul retro della scuola, sicure che nessuno ci avrebbe visto; scavalcammo quasi tutte il cancello, ma l’ultima di noi (Eleonora) rimase incastrata col piede, e insieme l’aiutammo a liberarsi. Nonostante l’inconveniente eravamo pronte per andare a scoprire che cosa fossero quei rumori strani che ci tormentavano dalla mattina alla sera: attraversammo il cortile, entrammo dalla finestra dell’aula di musica che noi stesse avevamo lasciato leggermente aperta il giorno prima, una volta entrate andammo dritte nella segreteria, e fortunatamente in poco tempo trovammo la chiave che accedeva ai sotterranei. Munite di torce cominciammo ad esplorare questi freddi e polverosi ambienti tenebrosi, mentre cominciava a salire un senso di paura e terrore tra noi. Alcune volevano tornare a casa, ma facendoci coraggio a vicenda le convincemmo a proseguire.

A un certo punto c’era un inquietante silenzio, che fu improvvisamente interrotto da un urlo di una di noi, che camminando aveva schiacciato qualcosa. Puntando le torce vedemmo un osso di uno scheletro spaccato in due. Disgustate dalla scena alcune di noi vomitarono, ma il terrore arrivò immediatamente dopo, quando in lontananza sentimmo dei passi avvicinarsi...
Puntammo le torce e a distanza di 15 m, delle sagome di tre uomini fasciati, con occhi neri, con passo lento e braccia in avanti si dirigevano verso di noi. Terrorizzate e con il cuore in gola scappammo come fulmini verso la porta della segreteria, chiudemmo la porta a chiave e davanti ad essa mettemmo banchi, sedie e cattedre. Corremmo ad avvisare la polizia che, ignara di tutto, cominciò la ricerca con carabinieri e corpi speciali dell’esercito. Nel giro di 3/4 ore tutti gli zombie dei sotterranei furono sterminati. Da quel giorno andare a scuola non era più sinonimo di paura!
Giorgia P.

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