Caro diario,
il 12 ottobre io e la mia classe siamo andati a Milano per incontrare Marco Erba, autore del libro “Fra me e te”, all’istituto professionale Galdus, accompagnati dalle professoresse Sarcuno, Arragoni e Pollara.
Alle 9:30 abbiamo preso l’autobus che avrebbe portato la classe alla stazione metropolitana “Assago Forum”. Dopo il breve tragitto in metro, siamo arrivati a Romolo e siamo saliti sulla temutissima linea 91. Quando la maggior parte di noi è salita mancavamo solo io, la prof Sarcuno, Nico e Dallù; quando noi non eravamo ancora saliti le porte si sono chiuse, e la 91 se ne stava andando senza di noi, ma Dallù ha premuto il tasto per aprire le porte e siamo saliti, con fatica ma ce l’abbiamo fatta.
Arrivati alla “Galdus” siamo entrati nell’aula magna, dove c’erano ragazzi molto più grandi e alti di noi e a dir la verità mi sentivo decisamente bassa; tralasciando questo particolare, l’incontro è stato molto divertente, ma allo stesso tempo interessante e costruttivo. Lo scrittore ha citato un paio di aforismi, e a dir la verità quelle frasi mi sono piaciute molto, ed essendo un’amante degli aforismi ne ho scritti alcuni:
“la nostra struttura fisica è fatta così per contemplare il cielo e osservare le stelle”
“in ogni ragazzo c’è una scintilla di bellezza, un seme che pian piano cresce”
“anche le ferite vincono, e spesso possono portare cose belle agli altri”
Poi ci ha parlato anche della sua famiglia, mi ha fatta divertire tantissimo, successivamente ha parlato dei due protagonisti del libro: Edo e Chiara. Per questi personaggi l’autore si è ispirato a due suoi ex alunni e ha tracciato l’identikit dei due ragazzi nella vita reale: Chiara è una studentessa molto in gamba che pratica volontariato, solo che quando scopre Instagram diventa un’ altra persona; poi c’è Edo, un ragazzo con molti problemi familiari, che però è il primo a offrirsi per stare vicino a una nuova compagna di classe
Infine è arrivato il turno delle domande: appena l'autore ha chiesto se ci fossero delle domande da porgli non c’era anima viva ad alzare la mano, ma poi incoraggiata dalla prof Sarcuno, che era vicino a me, ho alzato la mano e ho rotto il ghiaccio, chiedendogli: “ anche da bambino le piaceva leggere e scrivere?” e la sua risposta è stata: “Sì, anche da bambino mi piaceva molto sia leggere che scrivere, infatti ho provato a scrivere il mio primo libro all’età di 8 anni”.
Poi ci sono state altre domande sia da parte della mia classe sia dagli altri studenti presenti all’evento. Alla fine dell’incontro abbiamo scattato un paio di foto e siamo andati a fare merenda in un parco giochi. Dopo aver giocato un po’ siamo ritornati a scuola.
Elisa B.
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