martedì 19 settembre 2017

Il richiamo della foresta


Il Richiamo della Foresta
Jack London
GiuntiJunior
1994
Breve trama: 
Buck è un cane lupo, il padre era un San Bernardo e la madre era un pastore scozzese. Vive a Santa Clara con il giudice Miller. Il padre di Buck era il fidato compagno del giudice e Buck sembrava destinato a diventare come il padre. 
Una notte il giardiniere del giudice, Manuel, uscì fuori dalla proprietà con Buck, che credeva si trattasse di una passeggiatina, e si allontanarono sempre di più da casa. Due uomini gli legarono una corda al collo perché lui si era infuriato moltissimo, ma alla fine la mancanza d' aria lo fece svenire. Al suo risveglio aveva la vista annebbiata e un uomo cercò di prenderlo per il collo, ma lui velocemente gli addentò la mano, dovettero intervenire i due uomini di prima per stringergli di più la corda e con la bocca piena di schiuma svenne di nuovo. Lo chiusero in una cassa con delle sbarre, una gabbia. Il treno sbarcò a Seattle e quattro uomini lo spostarono in un altro treno. Nel suo nuovo vagone c'era un uomo robusto con un maglione che reggeva una mazza in mano; egli chiese di aprire la gabbia di Buck, che si scagliò rapidamente su di lui, ma l' uomo lo colpì, tramortendolo per terra; quindi il cane si lanciò all'attacco e stavolta lo colpì talmente forte che gli fece fare mezzo giro su se stesso. Dopo molti attacchi falliti si arrese.
Arrivò molta gente che comprò un cane e Buck se ne andò con un uomo magro di nome Perrault. In macchina con lui c'erano altri due cani: Curly e Dave. Successivamente Perrault li mise sotto coperta e li consegnò a François. Quando tolsero la coperta si ritrovarono in un campo con altri due cani: Sol-leks e Spitz. Ora facevano parte di una muta.
Buck non era bravo, ma con l' insegnamento di Sol-lenks imparò in fretta. Arrivarono molti altri cani per rimpiazzare la morte di Curly, assalita da alcuni huski. Divennero una grande muta e Buck dimostrava di essere sempre di più il capitano del branco, infatti si conquistò il titolo dopo lo scontro finale contro Spitz. 
La muta fece molti progressi con Buck come capitano e venne comprata da due uomini, Hal e Charles. Riempirono la slitta di tende e cibo, ma c'erano pochi cani, così ne acquistarono altri per sorreggere loro stessi e Mercedes, sorella di Hal nonché moglie di Charles. 
 I cani erano stremati e quando arrivarono al campo di John Thornton fecero una sosta. Buck non volle attraversare il lago di ghiaccio che li separava da Dawson perché gli venne un brutto presentimento e si bloccò. Hal lo frustò più volte e allora intervenne Thornton, che colpì le mani di Hal con l'ascia che stava affilando e prese con sé Buck; Hal si arrese e lasciò Buck con John.  Hal e i suoi compagni  caddero nel lago morendo congelati perché il ghiaccio si ruppe. Buck legò molto con Thornton e per la prima volta provò il sentimento dell'amore. Thornton era un ricercatore d'oro che voleva andare alla ricerca della miniera del Est,  ricchissima e protetta dagli indiani; quindi partì con Hans e Pete, i suoi fedeli compagni, con loro c'erano Buck, Skeet e Nig, gli altri cani di Thornton. Entrarono in un locale e Thornton scommise con un riccone di nome Matthewson che Buck sarebbe riuscito a trasportare un slitta con mezza tonnellata di farina per cento chilometri. Matthewson scommise milleseicento dollari e John non ne puntò molti. Alla fine Buck spinse con tutta la sua forza e ci riuscì. Con quei soldi Thornton e gli altri partirono per la miniera dell'Est dove loro sapevano che sarebbero potuti morire...

 Frase(o passaggi) che ti sono piaciuti di più:
-Tornano gli antichi istinti nomadi, spezzano la catena dell'abitudine;
dal sonno secolare di nuovo si risveglia il grido animale.
 Commento personale: Di questo libro mi sono piaciute le parti finali, per esempio la fine, invece l'inizio mi ha annoiato un po'. Di questo libro mi hanno impressionato le varie morti dei cani e le scene di combattimento selvaggio. Quando leggo mi piace immaginare le scene ma quando ho immaginato queste scene ho avuto un brivido di terrore. Consiglierei questo libro ai miei compagni ma non lo consiglierei a quelli facilmente impressionabili, in generale a tutti consiglierei di leggerlo per il finale.
Enrico A.

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