sabato 16 settembre 2017

Il gran sole di Hiroshima di Bruckner

SCHEDA LIBRO:
Il gran sole di HIROSCIMA

AUTORE: Karl Bruckner

CASA EDITRICE: Giunti

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1962

BREVE TRAMA: Due ragazzini di Hiroscima, fratello e sorella, lui di 10 anni e lei di 4, vivono con la madre. La mattina del 6 Agosto 1945 la madre, al lavoro, incarica i figli di andare a prendere i viveri allo spaccio. Ma quella mattina non presero i viveri, dato che il “grande folgore” distrusse gran parte della città.

PERSONAGGIO CHE MI HA STUPITO DI PIU’: Il personaggio che mi ha colpito maggiormente è Scibuta. Di lui mi è piaciuta la sua generosità verso la famiglia Sasaki e soprattutto mi ha stupito il regalo che fece a Sadako.



FRASI CHE MI HANNO COLPITO:

“In questo secondo, 86.000 persone arsero vive.
In questo secondo, 72.000 persone subirono gravi ferite.
In questo secondo, 6820 case furono stritolate e scagliate in aria dal risucchio di un vuoto d’aria, per chilometri di altezza nel cielo, sotto forma di una colossale nube di polvere.”

“Il leggero chiarore diventò una luce abbagliante. Gli occhi di Sadako si spalancarono. Contemplavano il cielo, nel suo eterno splendore.”

COMMENTO PERSONALE: Di questo libro non mi è piaciuta tutta la parte antecedente la bomba mentre, quella dopo l’ho trovata più coinvolgente e scorrevole.
Sinceramente mi sarei aspettato un libro completamente diverso da questo e infatti non lo ho apprezzato completamente. Io personalmente sconsiglierei la lettura di questo libro data la prima parte troppo poco scorrevole.
Lorenzo D.


Titolo: Il gran sole di Hiroscima

Autore: Karl  Bruckner

Casa editrice: Giunti

Anno di edizione: 1993

Personaggio che mi ha colpito: Sadako
Ho deciso di scegliere Sadako solamente alla fine della storia, quando purtroppo lei muore sotto la disgrazia delle radiazioni. Lei si distingue in particolar modo dagli altri, perché pur sapendo che le era stata inflitta una punizione che non meritava, è andata avanti a vivere senza timore, sperando in un miracolo che non si è mai avverato. Quando se ne è resa conto, ormai sul punto di morte, alla giovane età di 14 anni, ha sorriso pensando alle cose più belle della sua vita e, invece di essere pessimista, ha pensato che sicuramente anche dopo la morte avrebbe avuto una bellissima vita.

Breve trama: questo libro parla del cosiddetto “Grande folgore” di Hiroshima. Protagonista di questo romanzo è la vita giornaliera di una normale famiglia giapponese in tempo di guerra, composta da: un padre soldato, una madre operaia in fabbrica e due figli, una di quattro anni e uno di dieci anni.
Nel libro troviamo delle pillole di storia inerenti la preparazione della spedizione americana, per far capire meglio al lettore il punto di vista dei soldati americani.
La storia paragona la vita ad Hiroshima prima e dopo la guerra e come la bomba non abbia mai smesso di uccidere.

Commento personale:
Secondo me questo libro infonde un grande messaggio fra le sue pagine, lo stesso che troviamo nelle fiabe: i buoni sono buoni fino in fondo e i cattivi sono cattivi fino in fondo. La bomba atomica non può essere un atto di bene, questo libro lo dimostra.
“La grande folgore” uccise centinaia di migliaia di soli innocenti e questo dev’essere considerato soltanto una cosa: un crimine contro l'umanità, il peggiore.
Con la bomba atomica l'uomo ha compiuto l'ennesimo passo per la totale autodistruzione della specie, e questo il libro lo fa capire; l'unica occasione che noi, razza umana, abbiamo per salvarci dall’apocalisse che noi stessi alimentiamo ogni giorno è la speranza.

E questo libro lo fa capire a noi lettori in un modo stupendo.
Filippo P.

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