SCHEDA LIBRO:
Il gran sole di HIROSCIMA
AUTORE: Karl Bruckner
CASA EDITRICE: Giunti
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1962
BREVE TRAMA: Due ragazzini di Hiroscima, fratello e
sorella, lui di 10 anni e lei di 4, vivono con la madre. La mattina del 6 Agosto 1945 la madre, al lavoro, incarica i figli di andare a prendere i viveri allo
spaccio. Ma quella mattina non presero i viveri, dato che il “grande folgore”
distrusse gran parte della città.
PERSONAGGIO CHE MI HA STUPITO DI PIU’: Il personaggio
che mi ha colpito maggiormente è Scibuta. Di lui mi è piaciuta la sua
generosità verso la famiglia Sasaki e soprattutto mi ha stupito il regalo che
fece a Sadako.
FRASI CHE MI HANNO COLPITO:
“In questo secondo, 86.000 persone arsero vive.
In questo secondo, 72.000 persone subirono gravi
ferite.
In questo secondo, 6820 case furono stritolate e
scagliate in aria dal risucchio di un vuoto d’aria, per chilometri di altezza
nel cielo, sotto forma di una colossale nube di polvere.”
“Il leggero chiarore diventò una luce abbagliante. Gli
occhi di Sadako si spalancarono. Contemplavano il cielo, nel suo eterno
splendore.”
COMMENTO PERSONALE: Di questo libro non mi è piaciuta
tutta la parte antecedente la bomba mentre, quella dopo l’ho trovata più
coinvolgente e scorrevole.
Sinceramente mi sarei aspettato un libro completamente
diverso da questo e infatti non lo ho apprezzato completamente. Io
personalmente sconsiglierei la lettura di questo libro data la prima parte
troppo poco scorrevole.
Lorenzo D.
Lorenzo D.
Titolo: Il gran sole di Hiroscima
Autore: Karl Bruckner
Casa editrice:
Giunti
Anno di edizione: 1993
Personaggio che mi ha colpito: Sadako
Ho deciso di scegliere Sadako solamente alla
fine della storia, quando purtroppo lei muore sotto la disgrazia delle
radiazioni. Lei si distingue in particolar modo dagli altri, perché pur sapendo
che le era stata inflitta una punizione che non meritava, è andata avanti a
vivere senza timore, sperando in un miracolo che non si è mai avverato. Quando
se ne è resa conto, ormai sul punto di morte, alla giovane età di 14 anni, ha
sorriso pensando alle cose più belle della sua vita e, invece di essere
pessimista, ha pensato che sicuramente anche dopo la morte avrebbe avuto una
bellissima vita.
Breve trama: questo libro parla del
cosiddetto “Grande folgore” di Hiroshima. Protagonista di questo romanzo è la
vita giornaliera di una normale famiglia giapponese in tempo di guerra,
composta da: un padre soldato, una madre operaia in fabbrica e due figli, una
di quattro anni e uno di dieci anni.
Nel libro troviamo delle pillole di storia
inerenti la preparazione della spedizione americana, per far capire meglio al
lettore il punto di vista dei soldati americani.
La storia paragona la vita ad Hiroshima prima e
dopo la guerra e come la bomba non abbia mai smesso di uccidere.
Commento personale:
Secondo me questo libro infonde un grande
messaggio fra le sue pagine, lo stesso che troviamo nelle fiabe: i buoni sono
buoni fino in fondo e i cattivi sono cattivi fino in fondo. La bomba atomica
non può essere un atto di bene, questo libro lo dimostra.
“La grande folgore” uccise centinaia di
migliaia di soli innocenti e questo dev’essere considerato soltanto una cosa:
un crimine contro l'umanità, il peggiore.
Con la bomba atomica l'uomo ha compiuto l'ennesimo
passo per la totale autodistruzione della specie, e questo il libro lo fa
capire; l'unica occasione che noi, razza umana, abbiamo per salvarci
dall’apocalisse che noi stessi alimentiamo ogni giorno è la speranza.
E questo libro lo fa capire a noi lettori in un
modo stupendo.
Filippo P.
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