Cuore di Edmondo De Amicis
Titolo del
libro: Cuore
Autore:
Edmondo De Amicis
Casa
editrice:
Anno di
pubblicazione: 17 ottobre 1886
Breve trama del libro:
Enrico è un ragazzo di terza media che inizia a
scrivere un diario dove annota cosa gli accade durante l’anno scolastico. Nel
corso dell’anno ci saranno scene tragiche, vicende commoventi ma anche momenti
in cui i genitori e sua sorella partecipano al diario scrivendogli delle
lettere che faranno riflettere Enrico sull’importanza della vita e come
rispettare il mondo e le persone che gli stanno vicino. Sul suo diario ci sono
scritti anche i racconti mensili che il maestro fa copiare ai suoi alunni come
ad esempio: la piccola vedetta lombarda, il piccolo scrivano fiorentino e sangue
romagnolo; molti sono con finale tragico ma altri sono molto commuoventi.
Personaggio che mi ha colpito maggiormente: il personaggio che mi ha colpita di più è stato quello
di Precossi, il bambino sempre coi lividi e pallido come un cadavere. Questo personaggio
mi ha colpito molto perché vivendo una vita molto complicata riesce sempre ad
essere generoso con tutti e riesce, con la sua grande forza di volontà, a non
far ubriacare più suo padre.
Frasi o passaggi che mi sono piaciuti di più:
“Coraggio... piccolo soldato dell'immenso esercito. I tuoi libri sono le tue armi, la tua classe è la
tua squadra, il campo di battaglia è la terra intera, e
la vittoria è la civiltà
umana.”
“Non abituarti a passare indifferente davanti alla miseria che tende la
mano.”
“E i fiori continuavano a piovergli sui piedi nudi, sul petto
insanguinato, sul capo biondo.”
Commento personale: questo libro mi è piaciuto moltissimo perché fa
riflettere molto, è commuovente e non è per niente noioso. Secondo me l’autore
con questo libro ha voluto dire che bisogna sempre avere cuore sia per le
persone sia per le cose che ogni giorno vediamo belle, perché forse un giorno
non saranno più così meravigliose.
Elisa B.
Cuore
Autore: Edmondo De Amicis
Casa editrice: Gioia
Anno di pubblicazione: 1948
Breve trama:
Questo
libro parla di un ragazzo di nome Enrico che deve iniziare la terza superiore; mentre aspetta il momento di entrare a scuola sente qualcuno che gli tocca la spalla, si
gira e si trova il suo vecchio maestro che gli dice: “Dunque Enrico siamo
separati per sempre?” io lo sapevo benissimo, eppure le sue parole mi facevano
pena. Entrammo tutti e mentre passavo per il corridoio de piano terra vedevo i
genitori e gli insegnanti che trascinavano
gli alunni nelle loro aule, entrammo nelle aule con gran fatica perché il
camerone era affollato e tutti erano rivolti verso la camera del direttore e si
udivano delle voci che dicevano: ”povero ragazzo! Povero Robetti” al disopra di
tutte le teste si vedeva una testa calva del direttore; poi entrò un signore
con il cappello e tutti dissero:” è il dottore” . mio padre chiese cosa era
successo e un signore rispose:” gli è passata una ruota sul piede” “ gli ha
rotto un piede” rispose un altro.
Mentre Robetti arrivava a scuola aveva visto un
ragazzo sfuggito a sua madre cadere in mezzo alla strada, allora Robetti corse
ad aiutarlo perché un omnibus gli stava andando addosso, Robetti non ha fatto
in tempo a rimettere il piede sul marciapiede e la ruota gli è passata sul
piede.
Dopo i primi mesi passati tra i banchi arriva il periodo delle vacanze
di Natale, mio padre insisteva che ogni giorno io andassi a casa di un mio amico
o lui veniva da me, così poco a poco diventavo amico di tutti; e dopo un anno
passato tra i banchi arrivano gli esami e le frasi che si udivano erano:”
coraggio! Attenzione!Mi raccomando!” il maestro tirò fuori il testo del
problema e nessuno fiatò, iniziò a dettare e ci guardava con occhi terribili,
si capiva che se avesse potuto dettarci anche la soluzione per farci
promuovere gli avrebbe fatto piacere.
Personaggio che mi ha colpito di più:
Il
maestro mi ha colpito molto perché quando si trovarono tutti riuniti si scusò
se qualche volta era stato ingiusto e
gli dispiaceva abbandonare i suoi alunni e disse:” rimarrete nel mio cuore, arrivederci ragazzi”
Frase che mi ha colpito di più:
“
nei dolori, nelle consolazioni che la vita può darti ancora , tu non la
dimenticherai mai più.”
“
la vita è la vita, e segue la legge della vita: il progresso”.
Commento
personale:
Questo
libro è molto bello perché insegna, anche se è scritto in un italiano antico e
alcune parole non si capiscono, ma lo
consiglierei a chi ama leggere diari.
Camilla P.
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