domenica 21 dicembre 2014

"Il richiamo della foresta" di London

L’autore:
Jack London, nato nel 1876 a San Francisco, visse un’infanzia difficile e, cominciò a lavorare a soli 10 anni, facendo molti lavori. Purtroppo nessuno di questi lavori durò a lungo.
Durante un viaggio in Klondike decise di diventare scrittore. London si affermò come una delle più grandi voci del suo tempo. Morì nel 1916.
Casa Editrice:
Mondadori, fu scritto nel 1903 e io ho letto l’Edizione del Maggio 2013.
Trama:
Buck è un cane di città, che vive in una villa di aristocratici e trascorre una vita felice, ma un giorno venne rapito e venduto a un cercatore d’oro. Buck venne portato nel Klondike con altri cani. Tra questi vi era Splitz, un cane dispettoso con il quale Buck lotterà molte volte e alla fine lo ucciderà.
Purtroppo dopo essersi affezionato ai suoi padroni viene venduto e successivamente salvato da un uomo di nome Thornton, anche lui un cercatore d’oro. Buck comincia ad apprezzare subito la bellezza di poter vivere libero nella natura e ….
Se volete scoprire la fine leggete il libro!!

Commento:
Questo libro è molto emozionante, avventuroso e misterioso. Emozionante quando avviene la lotta tra Buck e Splitz; avventuroso quando il richiamo della foresta si fa sentire; misterioso alla fine.
I temi principali del libro sono due. Il primo è il rapporto tra l’uomo e l’animale domestico, di cui due esempi sono: il rapporto che Buck ha con i bambini che vivono nella villa e il rapporto di fedeltà da parte di Buck con Thornton. Il secondo è il legame dell’animale con la natura.
Frase preferita:

Una frase che mi è piaciuta molto è: - John Thornton e Buck si guardarono: “ Povera bestia!” disse Thornton, e Buck gli leccò la mano.
Luca Co. (II C)

2 commenti:

  1. Questo libro è un capolavoro, oltre che un inno alla libertà e seguire la propria natura. Il tuo invito alla lettura è fatto molto bene, ma ho apportato una correzione. Thornton in realtà non acquista Buck, ma lo salva da una morte imminente, poiché gli ultimi padroni che avevano comprato il cane, lo stavano sfruttando senza pietà. Per il resto, direi che va benissimo.

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  2. "Per questo mi chiamo Giovanni"

    Casa Editrice: best Bur

    Autore: Luigi Garlando. Esso fu autore anche di molti altri libri e raccolte, tra cui una delle più famose e la serie "Gol".

    Data e luogo di pubblicazione: Il libro fu pubblicato per la prima volta nel 2004 dalla edizione Fabbri, l'ultima volta fu pubblicato nel Gennaio del 2015, proprio dalla best Bur, a Milano.

    Trama: Un bel giorno di primavera un padre disse al figlio di andare a scoprire la vera storia di un piccolo pupazzo a forma di scimmia, con i piedi bruciati.
    Appena giunti in macchina, il padre incomincia a raccontare la storia di una piovra gigantesca che tiene in mano Palermo. All'inizio il ragazzino non capiva ma dopo un po' iniziò a capire un po' del discorso: quel mostro, era la mafia.
    Il padre gli raccontò, contemporaneamente la storia di Giovanni Falcone, il più grande nemico che, la "Cosa Nostra", chiamata anche così, abbia mai dovuto affrontare.
    Esso, all'età di 25/30 anni, anche se con la famiglia contraria, si mise a combattere la "Cosa Nostra".
    A 45 anni ottenne la sua prima grande vittoria, cioè riuscii a condannare 140 mafiosi di cui alcuni molto pericolosi. E fu da quel momento che la mafia si accorse che non era un avversario da sottovalutare.
    La sua prima vittoria la ottenne anche e soprattutto grazie a una squadra schierata accanto a lui, formata da persone che non avevano paura della mafia: Ninni; Paolo; Giuseppe; Leonardo; Ignazio; Giacomo e ovviamente Giovanni, il capitano.
    Purtroppo però la piovra iniziò a "sgambettare" molti poliziotte anche Ninni.
    Ma Giovanni non si arrese e continuava a far arrestare sempre più mafiosi.
    Allora ecco che il 23 maggio del 1992 fanno morire Giovanni piantando dell'esplosivo sotto l'autostrada, all'uscita di Capaci.Il 23 maggio del 1992 nacque anche il ragazzo e, dopo circa 2 mesi gli venne bruciato il negozio dai mafiosi, perché lui aveva servito per tanti anni la mafia fino ad un giorno che si ribellò, e quella fu la risposta della mafia, dove i piedi del pupazzo si bruciarono.

    Commento: Il libro è davvero molto emozionante, ovviamente per il fatto orribile successo, ma anche da come lo ha scritto l'autore.
    Esso é bravissimo a spezzare la tensione con dei piccoli episodi come, la partita a Ping Pong o un bagno in mare, tanto che il padre sembra parlare direttamente al lettore.
    Tema principale: Il tema principale é quello che non bisogna dimenticarsi di queste grandi cose fatte da grandi persone, che bisogna tramandare ai nostri figli.
    Frase preferita: "Gli uomini passano,le idee restante continuano a camminare sulle gambe di altri uomini". Giovanni Falcone.

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