mercoledì 1 febbraio 2017

La favola: tiriamo le somme (parte terza)

La favola è un genere letterario che veniva usato per insegnare ai bambini alcune cose molto importanti per non farsi “ingannare” da molti aspetti della vita.
La favola è molto diversa dalla fiaba: i personaggi nella favola  spesso sono animali, invece nella fiaba sono esseri umani; nella favola non c’è un elemento magico che molto spesso nella fiaba è presente, nella favola la morale è esplicita, nella fiaba o è implicita oppure non è presente.
In questi ultimi anni sono stati scritti i romanzi favolistici. I più famosi sono: “Il gabbiano  Jonathan Livingstone" di Bach, “La fattoria degli animali” di Orwell e “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Sepulveda.
La favola che mi ha colpito di più è stata “La lepre e la tartaruga” di Esopo; perché la tartaruga sapendo di essere  molto più lenta della lepre ci mise tutta la buona volontà e arrivò per  prima.
Io non so in chi mi sono immedesimata di più tra la lepre e la tartaruga ma penso nella tartaruga perché il giorno in cui la prof di matematica ci restituì le nostre prime verifiche non ero molto contenta del voto: 4 ½. Ma ho chiesto alla prof se per recuperare potevo essere interrogata e alla fine la prof mi ha valutata con 9. In quel momento mi sentivo un genio in matematica! 
Mi sono sentita proprio come la tartaruga che non essendo brava nella corsa arrivò prima al traguardo, io invece, non essendo brava in matematica, avevo preso 9! In quel momento ci avevo messo tutta la buona volontà che avevo e alla fine ero contentissima. 
La favola insegna che con l’applicazione si ottiene di più che con le doti naturali non sfruttate. Io sono molto d’accordo con la morale perché tutte le volte che non mi sono applicata in qualcosa non ho ottenuto i risultati che avevo sperato, ma quando mi sono applicata, sono stata molto soddisfatta dei risultati.
ELISA B.

La favola è un breve racconto fantastico scritto in prosa o in versi.
Di solito i protagonisti sono animali e rappresentano vizi e virtù delle persone. La favola trasmette una morale esplicita e generalmente non ha un lieto fine.Tra le favole che letto in classe quella che mi ha colpito di più è intitolata “ LA TARTARUGA E LA LEPRE “.
Una tartaruga e una lepre litigavano su chi fosse il più veloce e quindi fissarono un giorno in cui si sarebbe svolta una gara tra loro.
Finalmente giunse il giorno dell’incontro ed entrambe si presentarono all'appuntamento, però al momento del “VIA”solo la tartaruga partì, la lepre se la prese comoda così tanto che alla fine si addormentò. Al suo risveglio la lepre si accorse di aver perso la gara  perché gli sforzi della tartaruga l’avevano ripagata.
Io penso che il messaggio che l’autore ci vuole trasmettere sia il seguente: con l’impegno si possono ottenere grandi risultati anche migliori di chi li può raggiungere più facilmente e tranquillamente grazie alle sue doti naturali.
Questa favola mi è piaciuta molto, perché secondo il mio parere la morale che ci trasmette è molto bella.
Io non mi identifico in nessuno dei due personaggi , anche se mi è successo di trovarmi in una situazione simile.

All'inizio io e la mia squadra di Basket  dovevamo affrontare un nostro avversario del campionato che si chiama “ EBRO BASKET”. L’anno precedente avevamo vinto facilmente con uno scarto di trenta punti , quest’anno è stato molto diverso: in una partita amichevole li abbiamo sottovalutati convinti di ottenere una facile vittoria, ma abbiamo giocato male  e alla fine abbiamo perso di sette punti.
Nicolò B.

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