venerdì 10 febbraio 2017

L'inventore di sogni

Autore: Ian  McEwan
Casa editrice: Einaudi Super ET
Anno di pubblicazione: 1994

Breve trama:
Un ragazzo di 10 anni di nome Peter quasi ogni giorno si ritaglia un’ora per stare da solo e “pensare ai suoi pensieri”, ma le persone lo ritengono strano, proprio perché resta da solo per un po’ di tempo. 
Però “sognare “ gli causa un sacco di guai come ad esempio perdere sua sorella Kate in autobus oppure fingersi ammalato per catturare il ladro del quartiere pur rischiando la vita. Ma con i suoi sogni capisce molte cose che prima riteneva assolutamente inutili, come ad esempio: il suo cuginetto non piangeva sempre perché voleva dare fastidio a lui e alla sua famiglia, ma solo perché  non sapeva ancora parlare doveva esprimersi piangendo.  
Però certe volte le persone ritengono Peter molto distratto poiché il giorno della verifica, al posto di risolvere gli esercizi stava sognando come elevare le cifre alla massima potenza e tanto altro ancora. Ma Peter sa di non essere “strano”, quindi vive come ogni bambino sulla Terra.

Il personaggio che mi ha colpito maggiormente:
Ovviamente è Peter! Se vi state chiedendo perché a me è piaciuto così tanto il personaggio di Peter, ecco la risposta: mi è piaciuto molto per il fatto che anche io sono una sognatrice ad occhi aperti e come Peter... sono anche io un po’ distratta  e spesso mi dimentico anche io di alcune cose ( ma comunque non mi è mai capitato di dimenticare mio fratello in autobus! ). E come lui delle volte sogno cose molto strane che nella vita reale sarebbero irreali.

Le frasi che mi sono piaciute di più:
“Anzi, secondo lui, se si fosse sprecato un po’ meno tempo insieme e convincere gli altri a fare lo stesso, e se ne fosse dedicato un po’ di più a stare da soli e a pensare a chi siamo e chi potremmo essere, allora il mondo sarebbe stato un posto migliore, magari anche senza le guerre.”

“Si stava inventando un modo emozionante di scendere dalle montagne con un attaccapanni e una corda ben tesa tra due pini.”

“Peter si era appena messo al lavoro sulla prima addizione, che prendeva la somma di tre milioni cinquecentomila duecento novantacinque a un’ altra cifra della stessa lunghezza, quando gli capitò di pensare  al numero più lungo del mondo.”

“Ma la terra continuava a girare, girare, lunedì,  martedì, mercoledì, e la gente continuava ad alzarsi.”

"Quando Viola Fortune aspettava il primo bambino e certe volte si riposava a letto di pomeriggio, il Gatto William si acciambellava intorno a quella gran gobba rotonda dove dentro c’ era Peter"

“Era proprio un Gatto Peter e laggiù, ecco il bambino William.”

“Coll’ andar dei giorni, a furia di rigirarsi in testa quel pensiero, Peter finì per convincersi che la sua vita fosse probabilmente soltanto un sogno.”

“Uscendo per l’intervallo Peter appoggiò un biglietto sul banco di Barry. C’era scritto << ti va di giocare a pallone? PS. Ce l’ho anch’io un orsacchiotto e devo sempre aiutare mia madre a lavare i piatti. Peter>>”
“Si aiutarono a segnare, e uscirono dal campo tenendosi sottobraccio.”

Commento personale:
Questo libro mi è piaciuto molto soprattutto per i sogni un po’ stravaganti che fa Peter, come ad esempio riuscire a parlare con le bambole della sorellina Kate, oppure quando sogna di far scomparire la sua famiglia con “La pomata svanillina”. 
Insomma... questo libro non  mi è piaciuto solo per i sogni, ma anche perché  Peter ha avuto molto coraggio sia a sconfiggere il bullo della scuola diventando poi suo amico, sia a rischiare la vita per la sua famiglia e per il quartiere restando a casa da solo per catturare il ladro del quartiere. 
Lo consiglierei soprattutto a chi come me piace sognare ad occhi aperti e vivere avventure avventurose  =) .
Disegno di Alessandro F.

Capitoli che mi sono piaciuti di più:
- Due parole su Peter
-Il gatto
-Le bambole
-Il prepotente

Parole nuove:
- Palesemente: in modo manifesto, evidente
- Ammutinarsi : disobbedire
- Ciarpame : mucchio di roba inutile
- Insinuarsi : entrare
- Rassettare : mettere a posto

Lati positivi :
Mi è piaciuto molto il fatto che Peter nonostante gli altri pensassero che lui fosse un po’ strano, credesse che stando da soli per un po’, non ci fossero state più le guerre e che il mondo sarebbe stato un posto migliore.

Lati negativi: 
Non mi è piaciuto il fatto che nel capitolo “Il gatto”, nella lite ci fosse stato un termine non molto adeguato alla lettura per ragazzi, comunque ho capito che con questo termine che adesso non cito voleva indicare un segno di disprezzo verso i bulli in questo caso il gatto che stava litigando con William il gatto, o meglio dire Peter il gatto.

Elisa B.

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