mercoledì 28 novembre 2018

L'angolo del cinema (dei genitori)


Carnage

Ci sono almeno un paio di aggettivi che associo immediatamente a questo film del 2011 di Roman Polanski. Il primo è "disturbante", in senso fisico, reale, perché reali sono i protagonisti, nella loro assurda autenticità e, se ci capita di identificarci o "fare il tifo" per uno di loro, ne rimaniamo inesorabilmente spiazzati o avviliti.
Il secondo aggettivo è "claustrofobico" perché guardando il film si ha la sensazione che ci stia stretto un po' tutto: la casa dove l'intera vicenda è ambientata, la sceneggiatura implacabile e serrata, il climax, cioè l'intensità discendente che conduce ii personaggi inevitabilmente più verso l'abisso.
Si parla di figli, adolescenza, ma soprattutto di relazioni tra adulti e delle difficoltà comunicative che trasformano il dialogo in carneficina.
Bello lo spiraglio di speranza che affiora nella parte finale, con i ragazzi.

Prof.ssa Fabiana Sarcuno

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