venerdì 8 dicembre 2017

I NOSTRI RACCONTI D'AVVENTURA: L’epidemia scolastica

Oggi è un giorno strano a scuola: non ci sono insegnanti nei paraggi, sono spariti tutti, anche la preside, le bidelle, il cuoco e la segretaria!!!
C’è un chiasso incredibile, tutti i ragazzi fanno casino, tranne la mia classe che in questo momento è la più matura e sta cercando di trovare una soluzione.
Ovviamente siamo tutti preoccupati perché una cosa del genere non è mai successa, però dobbiamo prendere l’iniziativa per provare a sistemare la situazione. In classe siamo in 21, quindi dobbiamo  dividerci per rimpiazzare le persone mancanti e cercare di capire dove siano finiti tutti.
Siamo consapevoli che i ragazzi da soli possono combinare di tutto, quindi c’è bisogno di qualcuno che li tenga a bada, perciò per il momento cercherei di trovare dei ragazzi che possano rimpiazzare gli adulti mancanti.

Abbiamo deciso in fretta e furia: come prof di storia Filippo perché è la sua materia preferita e sono sicuro che darà il massimo, per educazione fisica Dallù perché quando si impegna può essere severo ma educativo. Elia e Nicolò per spagnolo dato che hanno origini colombiane e spagnole, quindi magari possono aiutare nella pronuncia, Enrico in inglese data la sua bravura nella materia, Nardi matematica e Martinelli geometria.
Elisa è portata per italiano, mentre Letizia geografia, Eleonora musica, Mattia e Fanelli in segreteria e infine il resto delle ragazze in cucina, tranne Alice che insegna arte e tecnica, io e Anthony controlliamo che tutto proceda per il meglio all’interno dell’istituto, ma il ruolo più importante è quello di Edo, che dovrà scoprire il luogo e il motivo per cui tutti siano scomparsi.
Piano piano il chiasso diminuisce e si riesce a fare lezione, ma con tanta fatica e per una volta capiamo come si sentono i prof a non essere ascoltati; in cucina le ragazze fanno quello che possono ma diciamo non sono proprio delle grandi cuoche ma di sicuro meglio di quelle di prima, quindi non ci si può lamentare.
Edo inizia a trovare delle informazioni, ma sono incerte e il problema più grande è come riuscire a riportare gli insegnanti indietro, dato che da quello che so non sono nelle vicinanze, però contattando altre scuole abbiamo scoperto che non siamo gli unici in questa situazione: tutte le scuole di Milano si sono svuotate a causa di una epidemia iniziata qualche giorno fa.
Praticamente è come se il corpo dei lavoratori della scuola fosse posseduto da questa malattia che li conduce in Piazza Duomo, infatti se si va a vedere ci saranno migliaia di docenti ammucchiati davanti al Duomo.

A scuola abbiamo fatto una riunione per spiegare a tutti la situazione in modo che anche qualcuno delle altre classi possa aiutarci, ma nessuno si è proposto per dare un mano e allora abbiamo informato i genitori dell’accaduto, anche se lo sapevano già, dato che se ne parla molto al telegiornale, e tutti insieme abbiamo trovato un piano per recuperare i nostri professori.
Abbiamo preso dei cani e a ognuno è stato fatto annusare un indumento di un professore, così che portandoli in centro potessero riconoscere il loro odore; ritrovati i prof li abbiamo riportati a scuola e  abbiamo fatto loro delle domande per capire se fossero coscienti di cosa stesse succedendo; all’inizio non capivano niente (soprattutto il prof Grossi che sembrava come ipnotizzato), però raccontandogli chi sono e cosa fanno nella vita piano piano hanno ripreso memoria e sono tornati come prima.

Trovata la “medicina” per questa epidemia, Edo si è messo in contatto con le altre scuole per dire a tutti cosa avevamo fatto e come si possono curare le persone.
Dopo circa un mese è tornato tutto come prima: ci sono le classiche lezioni, le bidelle che si lamentano perché trovano del materiale sotto ai banchi, la mensa sgradevole…

Ma la cosa positiva è che la preside, visto l’impegno e la bravura della mia classe nel mandare avanti il programma scolastico di tutte le materie, ha nominato la 2 C la miglior classe, che verrà ricordata per anni nella nostra scuola.
Alessandro B.

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