venerdì 8 dicembre 2017

I NOSTRI RACCONTI D'AVVENTURA: Grazie al pigiama


Giovedì 27, maggio 2018
Driing, driing, driii….eccola, la sveglia, un piccolo "esserino" che ti trapana le orecchie ogni giorno. Purtroppo dopo la quinta volta che suona, mi devo alzare:
<<Uffa, non ho proprio voglia di andare a scuola! >> dico brontolando tra me e me, ma dopo un po' sento mia mamma che mi dice: <<Dai! Sei pronta!?>>
Guardo la sveglia ancora addormentata e… sono le 7:55!! Cavolo, tra 5 minuti devo essere in classe, non ci voleva proprio.
Prima di uscire di casa prendo tutte le cose necessarie per andare a scuola, saluto mio padre e lo ringrazio di avermi accompagnata e, fiuuh, meno male, sono arrivata. 
Entro in classe e tutti mi guardano male: <<Beh, che c’è da guardare!?>>; fortunatamente la prof. non è ancora arrivata. Che strano, oggi mi sento particolarmente comoda.
<<Buongiorno ragazzi>> 
e noi tutti in coro: <<buongiooooorno prof.>>
<<Allora ragazzi, aprite il lib…>>
La prof. non riesce a finire la frase e subito dopo mi fissa:
<<Rossetti, perché è in pigiama?>>
Oh, no! Non ci credo, sono in pigiama!? Però non l’ho presa poi così male, mi sono pure messa a ridere, e insieme a me altri tre miei compagni.
<<Che avete da ridere? Zitti!>> 
Ma la classe continua a ridere.
<<Basta! Mi sono stancata, datemi i diari!>> 
Tutta la classe è diventata una stanza tombale, tutti zitti.
<<Forza!>> 
Noi a testa bassa glieli consegniamo.
<<Ora rido io…anzi invece che darvi la nota...vi farò lavorare, con gli operai!>>.
Sì, con gli operai, perché in questi giorni ci sono dei lavori nel giardino della scuola, non ho capito bene per cosa ma sarebbe stato un lavoro molto noioso.


Venerdì 28, maggio 2018
Dring, driing, driiii…eccola, la sveglia…aaaah, basta, sapete come continua.
<<Forza, andiamo!>> ho detto a un mio compagno in punizione con me.
<<Buongiorno prof.>>
<<Buongiorno ragazzi, allora, mi hanno comunicato che quattro di voi non faranno lezione con noi quest’oggi, bensì con gli operai!>>
<<si pvof. Sono lovo>> si fa avanti il secchione Mangiolo.
<<Monticelli Sofia, Uboldi Mavco, Esposito Giulia e Vossetti Eleonova.>>
<<Ok, grazie Mangiolo, bene, bene, venite con me, vi aspetterà una punizione fantastica!>>; oltre tutto siamo anche stati fortunati, pensate se questa punizione l'avessimo subita in inverno, mi sarei congelata le labbra con le stalattiti di ghiaccio; almeno siamo a maggio e non fa né freddo e neanche troppo caldo.
<<Eccoci!>> dice la prof. indicando una specie di piazza con quattro pale buttate per terra.
<<Sono tutte arrugginite e sicuramente mi prendo qualche malattia>> ha detto Sofia, la più schizzinosa.
<<Beh, Monticelli, se non vuole fare questo lavoro può anche tornare in classe, ma le verranno assegnati più di 130 esercizi da fare entro domani, quindi scelga in fretta! >> .
<<E va bene, rimango qui!>>
Iniziamo a scavare ma subito dopo cinque minuti sono già stanca, mentre Marco, quello che ha scavato più a fondo, ad un tratto sente un toc toc.
<<Oddio! Cos’è?>> ha detto Giulia.
<<Boh, non lo so, sembra qualcosa tipo una cassa, insomma un contenitore…>> <<Beh, scava!>> continua insistente Giulia.
<<Eh, se no cosa sto facendo!?>> risponde infastidito Marco.
<<No okay, scusa>>.
<< Sì, sembra proprio un baule!>> dico io.
<<Santo cielo! Aprila!>> 
Giulia è al limite della pazienza.
<<Lo sto facendo!>>.
Ebbene si! È veramente un baule e penso che se forse dentro ci sono delle cose preziose diventiamo ricchi! Sono curiosa, quindi mi avvicino a Marco che esclama: <<oh, no!>>.
<<Che c’è? Non ci sono delle cose preziose!?>> intervengo io.
<<No, macché! È chiusa!>> mi avvisa Marco.
<<Acciderbolina! Non può essere>> rispondo delusa.
Dico: <<No, aspettate, Sofi! Mi fai vedere la tua collana?>>.
<<Brava Ele! Anche per me…la mia collana ha come ciondolo una chiave, possiamo provare, però non rompetela che me l’ha regalata mia nonna>>.
<<Tranquilla, farò piano>> .
Clic, cloc.
<<Dai! Riprovo! >>
Clic, clac.
<<Ahia, è bloccata!>>
Clac! Tutti sono fermi, zitti e il baule è... aperto!
<<Evvai!>> esclamiamo tutti in coro.
<Guardate cosa c’è dentro!!>>  ordina Giulia, sempre più insistente.
<Oro, argento, diamanti? >>.
<<No!!>> risponde Marco.
<< E allora, cosa? >> Giulia è esausta.
Nel baule ci sono tre libri di incantesimi, una videocassetta dal titolo “vita da streghe” e una fotografia di alcune studentesse che potrebbero avere dodici anni, ma sono vestite in modo strano, con cappello a punta, scopa volante, veste nera.
<<Ma in questa scuola ci sono state delle streghe!!>> diciamo tutti in coro.
<<Cosa dite se domani ci troviamo a casa mia e vediamo la videocassetta?>> propone Giulia. Tutti sono d’accordo.
<<Marco, aiutami a estrarre il baule!>> dico io.
<<E’ pesantissimo! Prendiamo solo il contenuto!>>.


Sabato 29, Maggio 2018
<<Ciao Raga, come state?>> saluta Giulia.
<<Non tanto bene, non ho dormito stanotte, non riuscivo a non pensare alla videocassetta>> risponde Sofia.
<<E dai Sofi! Secondo me non sarà niente di che!>> dico.
<<Prima la guardiamo meglio è>>.
Quando entriamo tutti e quattro a casa di Giulia, ci dirigiamo verso camera sua: <<Eccoci!>> Giulia ha una Tv per videocassette molto strana: << non badate alla tv, è di Hello Kitty>> puntualizza Giulia, e tutti ci mettiamo a ridere.
Parte il video e vediamo una ragazzina che vola su e giù, una signora che insegna a fare le pozioni, un ballo delle streghe con le scope e molte altre cose che ci sbalordiscono. Alla fine del video compare una data: 7/10/2017.
<<Oddio! Ma non è di tanto tempo fa! Magari ci sono ancora!>> grida Marco.
<<Ok, dobbiamo tornare a scuola e scoprire di più, tanto i miei non ci sono!>> dice Giulia.
<<Aspettate! Oggi è sabato, la scuola è chiusa!>>
<< Vabbè, scavalcheremo il cancello >> dice Marco, alzando le spalle. 
E già sentivo nelle orecchie le urla di mia madre al telefono: << Eleonora ma dove diavolo sei? La mamma di Giulia è tornata a casa e mi dice che siete usciti, ma per andare dove? Mi spieghi?>>
<< Mamma! Non puoi capire, ma devo andare, ho una missione da compiere coi miei amici!>> e ho fatto quello che non avrei mai pensato: ho chiuso la chiamata!
Subito dopo ci mettiamo in cammino per la scuola.
<<Ah! Trovato! Non serve neanche che scavalchiamo, c’è la porta del cancello aperta, ci sono i lavori!>>.
<<Ah! Sì, giusto, che stupidi>> si ricorda Giulia.
Ci dirigiamo verso la buca del baule che abbiamo scavato il giorno prima.
<<Che fortuna, è ancora lì>> dico io.
<<Bene Raga, ora che facciamo?>> domanda Sofia.
<<Bè, cerchiamo qualche indizio qui intorno>> risponde Marco. Io però in quel momento vedo un ferro che sporge dentro lo scavo dell’altro giorno.
<< Ragazzi, guardate! Aiutami a togliere il baule>>
<<Subito!>> mi aiuta Marco, e con grande sorpresa di tutti, troviamo …una scala! E’ gialla, arrugginita e molto pericolosa, allora Marco incalza: << Dai Ragazzi scendiamo!>>. E mentre comincia a scendere, Sofia si mette a piangere impaurita: <<io lì non ci entro! Buio, ragnatele e rumori strani, andateci voi!>>.
<< Uffa, sei sempre la solita fifona!>> commenta Giulia.
<< Eddai!! Sempre a giudicarmi, non puoi pensare per te?>> ribatte Sofia, allora Giulia le dà una spinta e la fa cadere nel buco: << ahia!>>.
<< Ora non puoi più tornare indietro, fifona!>>
<< Va beneeee!>> si rassegna Sofia dal fondo del buco.
Tutti rimaniamo in silenzio all’inizio di un tunnel, mentre ci avviamo verso una luce bianca in lontananza.
<<Ok, ragazzi potete spegnere le torce>> dice Marco, mentre ci accorgiamo che un’ombra si ingrandisce venendoci incontro.
<<Non vedo bene>> dice Sofia con un filo di voce tremolante.
<< Zitta! E’ una bambina!>> risponde Marco con aria seccata. La bambina è vestita di nero con un gran cappello a punta, color verde acceso.
<< Ciao! Chi siete? Siete Nuovi? Vi vedo un po' rigidi! Sono Ada, tranquilli, anche io sono nuova, sono arrivata solo una settimana fa.>>
Sofia risponde sempre tremolante:  << L-lei è Giulia, l-lui Marco e poi c'è Eleonora.>>
<<E tu, Voce Tremolante?>>
<<Ah! Io so-sono Sofia>>.
Non ci posso ancora credere, sono davanti a una vera strega! Una sensazione strana mi travolge; ho gli occhi spalancati come una rana! Purtroppo sono talmente emozionata che esclamo: << Oddio! Una strega, sono davvero davanti a una strega!!!>>. 
E subito Giulia mi tappa la bocca come per dirmi di stare zitta.
<<Ma quindi voi non siete streghe?>>
<<Bè no, purtroppo no, >> risponde Marco
<<Allora vorreste diventarlo?>>
<<Ah! Quindi non ci sei rimasta male>> prosegue Marco.
<<No, perché? Dovrei? Non mi dà fastidio aiutare altri che non sono come me, allora seguitemi, ci aspetterà un’avventura emozionante. Vi faccio vedere cosa stiamo facendo…>>.
Dopo una settimana di assenza totale da scuola…
In conclusione abbiamo imparato moltissime cose, tra le quali la pozione dell’invisibilità, quella è stata la mia preferita, composta da: occhio di tritone, cuore di leone, tartufo bianco e alghe raccolte a mezzanotte. Ah dimenticavo! Adesso Ada è una cara nostra amica, e non saprò mai come ringraziarla perché ci ha aiutato ad entrare nella scuola di stregoneria e mi ha regalato un sogno. 
A proposito della chiave che Sofia aveva al collo, voi vi chiederete perché ha aperto il baule, questo non ve lo so spiegare ma sono venuta a sapere che la bisnonna di Sofia è una nipote di una vecchia strega della famiglia di Ada.
Eleonora R.


Venerdì 4 Giugno 2018
La prof in classe:<<Bè voi quattro? Dove siete stati? Ora vi dovrete ricopiare gli appunti!>>
<<Lei non può capire, ma le posso solo dire che abbiamo fatto un tuffo in una pozione magica..>> dico sorridendo insieme a Sofi, Marco, Giulia, i miei nuovi migliori amici.
Eleonora R.


Nessun commento:

Posta un commento