Titolo:Momo
Autore:Michael
Ende
Casa
editrice: Sei
Anno
di pubblicazione:1973
Breve
trama:Tra le rovine di un
anfiteatro, ai margini di una grande città, vive una strana bambina
fuggita dall’orfanotrofio che non conosce né la propria età, né
il proprio nome.
Momo
è una bambina di circa otto anni, ha gli occhi e i capelli neri.
Essendo povera indossa solo una sottana rattoppata, una gonnellina e
una camicia che le sta grande. Non passa molto tempo che conquista
subito la fiducia degli abitanti, che l’aiutano a migliorare la
“casa” arredandola e procurandole del cibo.
Lei
è speciale semplicemente per il suo modo di ascoltare; quando una o
più persone hanno dei problemi o delle domande senza risposta vanno
da lei. Dopo poche settimane la sua popolarità cresce, diventa di
uso comune dire “Va’ da Momo che ti passa”.
Ad
un certo punto la quiete della città viene interrotta dall’invasione
dei “Signori Grigi”, che dicono di essere lì per far risparmiare
il tempo agli uomini. Invece sono agenti della “cassa di risparmio
del tempo”, indossano un trench scuro, cravatta e valigetta; con
l’unico scopo di impadronirsi del tempo degli uomini,
indispensabile per la loro sopravvivenza.
Il
tempo rubato agli uomini viene trasformato in orefiori e fumato
dai”Signori Grigi”attraverso dei sigari, nella banca del tempo.
A
questo punto tutti gli abitanti della città cadono nel tranello dei
“signori Grigi”. allontanandosi da Momo,quindi la città è sotto
il dominio di essi che distruggono ogni forma di
divertimento,costruendo strade ed edifici enormi.Tutti gli abitanti
della città vengono influenzati dai “Signori Grigi” pensando
solo al lavoro e alla raccolta del tempo.
L’unica
persona che non cade nella loro trappola è Momo, che con l’aiuto
di Mastro Hora e Cassiopea, la sua amica tartaruga, riesce ad entrare
nella banca del tempo dei “Signori Grigi” e…
Personaggio
che mi è piaciuto maggiormente: il
personaggio che preferisco sicuramente è Momo, mi ha stupito come
una bambina di otto anni circa riesca
a badare a se stessa, certo ovviamente con il minimo aiuto di
qualcuno. Lei riesce a fidarsi delle persone pur essendo molto più
piccola, una bambina prima sola, poi piena di amici.
Frasi
che mi hanno colpito:
”Non so se io
ce l’ho delle cose che vanno bene per te…Ma aspetta un po’,ti
faccio vedere la mia roba e tu mi dici quello che ti piace”.
Questa
frase mi piace perché si nota la gentilezza di Momo pur essendo
povera.
“Così
non avrai più bisogno dei tuoi amici,capisci? Avrai abbastanza
distrazioni quando tutte queste belle cose saranno tue e ne riceverai
sempre di nuove.Vero? E’ questo che vuoi vero? Tu vuoi questa
bambola straordinaria,la vuoi assolutamente,vero?”
In questa frase
si capisce che i “Signori Grigi” vogliono allontanare Momo dai
suoi amici ,da tutta la città.
Commento
personale:Questo
libro mi è piaciuto molto, lo consiglio ha chi ama i fantasy. E’
scorrevole ed è adatto a chi non ama
leggere; infatti le pagine sembrano tante me non è tosto e si legge
in poco tempo. Secondo me l’autore voleva ricordarci di non avere
pregiudizi perché Momo essendo povera vive ai margini della città e
non ha molte cose, ma i cittadini la conoscono e diventano loro
amici.Proprio i cittadini ci insegnano a non escludere nessuno se ha
qualche difetto o se non è
uguale a noi.
Letizia C.
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