L'alunno di 2 C ha ottenuto il terzo posto al premio "Galdus" nella sezione poesia!
Giovedì 17 maggio, presso la Regione Lombardia, si è svolta la premiazione del prestigioso concorso letterario e artistico "Galdus", che ogni anno, dal 2006, coinvolge centinaia di studenti delle scuole medie e superiori, con lo scopo di valorizzare giovani talenti e di sensibilizzare i ragazzi alla scrittura e all'arte come strumento di scoperta del sé.
Filippo, della classe 2 C dell'Istituto Comprensivo Margherita Hack di Assago, è riuscito a declinare il difficile tema del concorso ("dove troverai un maestro") in una bellissima poesia, classificandosi al terzo posto!
Il successo del ragazzo di Assago è avvalorato dal fatto che si trattava della sua prima partecipazione in assoluto a un evento culturale di tale portata: ciò ha reso il tutto ancora più emozionante e inaspettato!
L'unico cruccio? Non aver potuto partecipare alla cerimonia in Regione, ma per un motivo più che valido: quel giorno Filippo si trovava in gita a Firenze con la sua classe.
Per questo motivo ha ritirato il premio Chiara, una compagna di 2B, che ha avuto modo di assistere a una cerimonia indimenticabile: il sipario è stato aperto dall'Assessore all'Istruzione ed erano presenti alcuni autori di fama nazionale nonché attori di prosa teatrale, che hanno letto e interpretato con originalità le opere vincitrici.
I versi di Filippo sono un'esortazione, in bilico tra poesia e filosofia, a migliorarsi sempre, a sposare l'archetipo di un'esistenza "luminosa" ma non "abbacinante"; l'augurio che rivolgiamo all'autore è quello di andare avanti così, affinché il riconoscimento ottenuto possa essere un punto di partenza verso nuove e importanti soddisfazioni.
Fabiana Sarcuno
LUCE
Ti
vedo, o piccola luce che mi guidi,
solo
in questo momento mi accorgo di quanto
tu
sia soave e leggiadra
sui
tuoi piccoli passi,
tu
che ti intrighi in questo dedalo di vie
scegliendo
sempre la mia più gradita.
O
piccola sfera incandescente che illumini il mio percorso,
conducimi
in questo labirinto di incertezze,
portami
sempre sulla strada della pace e della tranquillità.
Tu
sei i miei occhi interni,
quelli
che vedono i miei errori,
che
mi fanno sempre accorgere dei miei sbagli.
Maestra
della mia vita
Filippo P.
Motivazioni della giuria:
In questo componimento la “luce” illumina la via facendosi simbolicamente “faro” del cammino esistenziale di ogni uomo: “O piccola sfera incandescente che illumini il mio percorso”. Così, tra i labirinti e le incertezze del presente, il poeta ci mostra quale sia la strada da percorrere e la guida da invocare davanti a ogni possibile difficoltà, affidando il proprio viaggio ad una poesia-preghiera:
“Maestra della mia vita / guidami in questa scalata della mia esistenza.”
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