Evviva!
Finalmente è arrivato il momento della gita!
Sono
solo le 7 del mattino e siamo molto assonnati ma eccitati perché
passeremo due giorni a Firenze.
Saliamo
sul pullman si parte: all’inizio è noioso, ma dopo esserci
fermati all’autogrill, diventa elettrizzante perché ascoltiamo musica a tutto spiano.
Dopo
quattro lunghe ore di viaggio arriviamo a… Firenze!
Giunti
a destinazione pranziamo nella piazza adiacente alla chiesa di
Santa Croce. Finita la pausa ci dividiamo in due gruppi e ci
muniamo di radioguida con cuffiette per ascoltare meglio la spiegazione all'interno della Basilica, dato che vi sono tanti altri turisti.
L’
interno è molto suggestivo e pieno di opere medievali e rinascimentali; inoltre ci
sono tombe di scienziati e artisti molto celebri dell’ epoca,
come Galileo Galilei e Botticelli.
Dopo
la visita ci riuniamo e ci dirigiamo verso la cupola di Santa Maria
del Fiore, costruita dal famoso architetto Brunelleschi. Dopo essere
entrati nel Duomo passiamo attraverso dei controlli e prendiamo le
scale per salire fino in cima. Gli scalini sono circa 600, ripidi,
stretti e pericolosi; ma il panorama da quassù è mozzafiato: si
vede tutta Firenze, le chiese, le case, i negozi, gli abitanti e i
turisti … è davvero stupendo.
Il
giorno dopo andiamo a Ponte Vecchio, dove la guida ci illustra due storie sulle sue origini. Oggi qui ci sono molti negozi di
orafi. Subito dopo ritorniamo a Palazzo Vecchio: la visita all'interno del monumento ci consente di scoprire molte cose, come passaggi segreti e corridoi nascosti.
Letizia, Camilla e Zaba
Caro
Diario,
sono
appena tornato a casa, sfinito: sai non è facile camminare due
giorni sotto il sole cocente di Firenze. Eh sì! Finalmente io e la
mia classe siamo andati in Toscana a visitare la "città di Flora".
Devo
ammettere che non è stata la gita entusiasmante che mi aspettavo, ma
basta con le polemiche: iniziamo con le meraviglie vissute in questi
spettacolari giorni.
Non
starò a soffermarmi sul viaggio in pullman, perché non sono queste
cose a caratterizzare una gita.
Arrivati
a Firenze abbiamo fatto un veloce appello e siamo partiti. Direzione:
la chiesa di Santa Croce.
Qualche
minuto dopo, eccoci davanti alla maestosa chiesa di Santa Croce,
accompagnata dalla grande piazza che le si stende di fronte.
Pausa
pranzo obbligatoria e subito a conoscere la prima guida.
A un primo impatto la guida locale, mi è sembrata molto competente ed
esperta nella sua materia, cosa che poi è stata confermata durante la visita;
l'unico gusto sardonico che mi è rimasto sulla lingua è stato il
fatto che non parlasse bene l'italiano, ma sono cose su cui si può sorvolare.
Non
starò a raccontare tutti gli aneddoti che mi ricordo sul percorso
tra Santa Croce ed il Duomo, però ti assicuro che sono tanti e
divertenti.
Sta
di fatto che dopo 20 minuti che avevamo lasciato la piazza di Santa
Croce, ci siamo ritrovati davanti l'enorme cupola del Brunelleschi,
posta sopra al duomo.
La
bellezza di questo spettacolo non smetterà mai di stupirmi, anche se
il pensiero di fare 758 scalini mi spaventava un poco... comunque
credo che la vista dalla cupola del Duomo sia uno spettacolo
impagabile: perché è proprio quello il motivo per cui siamo andati
fino al cuore pulsante di Firenze, per vedere la città dal punto più
alto.
Dopo
la cupola di Santa Maria del Fiore, sempre tralasciando vari
aneddoti, siamo ritornati al pullman, direzione: un letto comodo ed
una doccia calda al nostro hotel.
Normalmente,
da un hotel quattro stelle, ci si aspetta come minimo che le stanze
non siano rimaste negli anni Cinquanta
del Novecento, ma purtroppo sembra chiedere troppo all'albergo Europa di
Signa; però come ho detto prima niente polemiche.
E
anche per l'ennesima volta salterò tutto il capitolo della nottata,
perché diciamocelo, dopotutto è una storia già sentita.
Ripartiamo
dalla mattina seguente, ovviamente sveglia alle 6.30: immancabile
tocco di classe.
Dopo
un'altra ora di pullman, siamo riusciti ad arrivare, secondo me, alla
piazza più bella di Firenze, nientepopodimeno che Piazza Della
Signoria, dove dimora lo splendido comune di Firenze che molti chiamano Palazzo Vecchio.
Entrati
nell'edificio ci siamo divisi in tre gruppi, ognuno con la sua
classe.
Noi,
essendo la sezione C, siamo stati i secondi a visitare questo
magnifico palazzo.
Non
ci sono parole nel nostro vocabolario adatte a descrivere
l'emozione che si prova alla vista della sala dei Cinquecento.
Ogni
volta che guardavo un dipinto mi sentivo impotente come se una
piccola pulce guardasse una montagna.
Ero
talmente rimasto abbagliato dalla vista di Palazzo Vecchio che i
monumenti visitati dopo mi sembravano addirittura noiosi, per questo
non ti racconterò di loro, ma passerò direttamente a quando siamo
saliti in pullman.
Dopo
una giornata di camminata finalmente davanti a me appare l'unica cosa
che volevo vedere in quel momento: un bellissimo sedile che mi avrebbe portato alla mia terra natia.
Come
prima, non starò a soffermarmi sul pullman (ormai non ti ripeto
neanche il perché), sta di fatto che dopo cinque ore di noiosissimo
viaggio in autostrada appare davanti a me il Forum. Sento quelli che
io considero dei cori angelici (che sono in realtà gli schiamazzi
dei miei compagni): tutto è tornato normale.
Scendo
dall'automezzo che ci ha accompagnati e sento mia mamma fare cenno di
venire da lei, mi abbraccia e mi dice: “se non scrivi una pagina di
diario su questa gita giuro che ti metto in punizione per un mese”; io
penso ovviamente: “finalmente a casa”.
Filippo
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