L’
estate in cui caddero le stelle di Cristina Brambilla
Titolo
del libro: L’ estate in cui caddero le stelle
Autore:
Cristina Brambilla
Casa
editrice: Mondadori
Anno
di pubblicazione: maggio 2013
Breve
trama: Finalmente è arrivata l’estate e Silvia e Patrizia passano
le giornate insieme nel loro posto segreto: “La Cava”, a bordo
della bicicletta di Patrizia chiamata Graziella. Un giorno Patrizia
per alleggerire la Graziella tolse i parafanghi, e sua mamma per
questo la sgridò severamente, un giorno decise di rimettere i
parafanghi, solo che non trovava la cassetta degli attrezzi; lei
diede subito colpa al Mostro, un signore straniero della scala C che
aveva il volto sfigurato, così andò da lui e gli chiese se per caso
aveva lui la cassetta degli attrezzi, lui non ce l’aveva, e
Patrizia inizio a fargli un sacco di domande e alla fine scoprì che
era uno scienziato; lei amava la scienza così ogni notte si
trovavano nel giardino e il costruttore (così venne chiamato il
signore) iniziò a parlarle della sua vita collengandosi sempre a
degli aspetti scientifici, matematici e altri ancora. Alcuni
difficili e altri no. La loro vita è molto tranquilla tranne per il
fatto che il costruttore è perseguitato dagli uomini mosca che
cercano in ogni modo di trovarlo...
Personaggio
che mi ha colpita maggiormente: il persoaggio che mi è piaciuto di
più è Patrizia, perché mi ritrovo moltissimo in lei: anche a me
piace molto la scienza e anche io mi faccio moltissime domande alla
quale mi do una risposta complessa ma senza nessuna prova, tipo la
teoria del Big Bang, questa teoria è quella più fattibile però io
mi chiedo da molto tempo come è possibile che si sia formata questa
enorme palla infuocata, perché come ci hanno spiegato non esisteva
materia prima di quella gigantesca espolosione. La domanda che mi
pongo io è la seguente: “ se non esisteva la materia, come ha
fatto a formarsi quella palla infuocata?” Molte volte ho cercato di
darmi una risposta ma non avevo prove, quindi se non ho delle prove è
totalmente insensata, potrebbe anche essere la risposta alla domanda,
ma se non ho delkle basi su cui fondarmi, può solamente essere un’
ipotesi. Questo è quello che pensiamo io e Patrizia, e per questo mi
è piaciuto il libro.
Frasi
che mi sono piaciute di più:
“Come
fanno le mamme a sapere sempre tutto per me resta un mistero”
“”
Commento
personale: questo libro all’inizio non mi è piaciuto molto per il
semplice fatto che era basato soltanto su Patrizia e Silvia, poi
quando è entrato a far parte del libro anche il costruttore ha
iniziato a piacermi e ho iniziato a leggerlo con più voglia rispetto
a prima, il libro è ne troppo corto ma neanche un romanzone di 800
pagine, è comprensibile con un linguaggio adatto alla nostra età, e
racconta fatti anche molto attuali, non tutti come ad esempio
l’università solo per i maschi, ma alcuni.
Elisa B.
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