martedì 14 novembre 2017

L’ estate in cui caddero le stelle di Cristina Brambilla
Titolo del libro: L’ estate in cui caddero le stelle
Autore: Cristina Brambilla
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: maggio 2013
Breve trama: Finalmente è arrivata l’estate e Silvia e Patrizia passano le giornate insieme nel loro posto segreto: “La Cava”, a bordo della bicicletta di Patrizia chiamata Graziella. Un giorno Patrizia per alleggerire la Graziella tolse i parafanghi, e sua mamma per questo la sgridò severamente, un giorno decise di rimettere i parafanghi, solo che non trovava la cassetta degli attrezzi; lei diede subito colpa al Mostro, un signore straniero della scala C che aveva il volto sfigurato, così andò da lui e gli chiese se per caso aveva lui la cassetta degli attrezzi, lui non ce l’aveva, e Patrizia inizio a fargli un sacco di domande e alla fine scoprì che era uno scienziato; lei amava la scienza così ogni notte si trovavano nel giardino e il costruttore (così venne chiamato il signore) iniziò a parlarle della sua vita collengandosi sempre a degli aspetti scientifici, matematici e altri ancora. Alcuni difficili e altri no. La loro vita è molto tranquilla tranne per il fatto che il costruttore è perseguitato dagli uomini mosca che cercano in ogni modo di trovarlo...
Personaggio che mi ha colpita maggiormente: il persoaggio che mi è piaciuto di più è Patrizia, perché mi ritrovo moltissimo in lei: anche a me piace molto la scienza e anche io mi faccio moltissime domande alla quale mi do una risposta complessa ma senza nessuna prova, tipo la teoria del Big Bang, questa teoria è quella più fattibile però io mi chiedo da molto tempo come è possibile che si sia formata questa enorme palla infuocata, perché come ci hanno spiegato non esisteva materia prima di quella gigantesca espolosione. La domanda che mi pongo io è la seguente: “ se non esisteva la materia, come ha fatto a formarsi quella palla infuocata?” Molte volte ho cercato di darmi una risposta ma non avevo prove, quindi se non ho delle prove è totalmente insensata, potrebbe anche essere la risposta alla domanda, ma se non ho delkle basi su cui fondarmi, può solamente essere un’ ipotesi. Questo è quello che pensiamo io e Patrizia, e per questo mi è piaciuto il libro.
Frasi che mi sono piaciute di più:


Come fanno le mamme a sapere sempre tutto per me resta un mistero”
“”
Commento personale: questo libro all’inizio non mi è piaciuto molto per il semplice fatto che era basato soltanto su Patrizia e Silvia, poi quando è entrato a far parte del libro anche il costruttore ha iniziato a piacermi e ho iniziato a leggerlo con più voglia rispetto a prima, il libro è ne troppo corto ma neanche un romanzone di 800 pagine, è comprensibile con un linguaggio adatto alla nostra età, e racconta fatti anche molto attuali, non tutti come ad esempio l’università solo per i maschi, ma alcuni.

Elisa B.

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