venerdì 17 novembre 2017

Libri genere giallo/ mistero/horror. Scadenza: 15 gennaio


A. Christie
Dieci piccoli indiani
Il più classico dei gialli: un invito misterioso, una filastrocca inquietante e naturalmente… dei delitti su cui indagare!

A. Christie
Assassinio sull’Orient Express
Chi ha ucciso il signor Ratchett a bordo di un treno? Se avete l’intuito necessario per indagare insieme all’investigatore Poirot, questo è il romanzo che fa per voi.

Conan Doyle
Il mastino dei Baskerville
Se siete affascinati dalla figura di Sherlock Holmes, non perdetevi una delle sue prime avventure, ambientata in una brughiera “maledetta”.

Poe
Racconti del terrore
Il più classico dei libri di mistero e paura. Attenzione: solo per lettori esperti, perché il lessico non è semplice!

Ohlsson
Bambini di cristallo
Mettetevi nei panni di Billie, che si è appena trasferita con sua madre in una casa dove accadono cose strane e per nulla rassicuranti: quale segreto nasconde l’edificio?

Stine
La scuola maledetta
Uno dei libri della serie “Piccoli brividi” tra i migliori: pauroso e scorrevole, anche per chi non ama la lettura.


Haddon
Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte
Chris, un ragazzo Asperger, indaga sull’uccisione del cane di una vicina di casa. Ciò lo porterà a compiere clamorose scoperte che lo toccano da vicino, a costo di sfidare se stesso… per chi ama i colpi di scena e per riflettere sul tema della diversità.

Northop
In trappola
Pensate a che cosa accadrebbe a ritrovarsi intrappolati a scuola quando fuori infuria una tempesta di neve…

giovedì 16 novembre 2017

Che cavolo!

La 2 C alle prese con il ph nel laboratorio di scienze

Quando io e la mia classe siamo andati in laboratorio, abbiamo provato l’esperienza di “lavorare” con il pH: una scala di misura dell’acidità o della basicità di una soluzione acquosa.

La prof.ssa Arragoni, circa una settimana prima, aveva estratto il succo di cavolo rosso diluito e l’aveva portato a scuola per fare alcuni esperimenti. Il succo era di colore violetto. Aggiungendo una sostanza acida (con pH minore di 7), ad esempio l’acido muriatico, il liquido è diventato rosso, mentre aggiungendo una sostanza basica (con pH maggiore di 7), ad esempio la candeggina, il liquido è diventato verde. Ci possono essere sostanze, ad esempio l’acqua, che aggiunte al liquido lo fanno rimanere neutro, cioè il pH rimane 7.
Il liquido di cavolo rosso è di quel colore perché contiene le ANTOCIANINE, sostanze che all’aumentare del pH cambiano colore passando dal rosso al blu fino a diventare incolori.
La scala del pH è così composta:
pH = 7 neutro= Blu, viola (es. acqua: pH 7, senza sapore).
pH>7 Basico= Verde, giallo (es. candeggina: pH 9, sapore amaro).
pH<7 Acido=Rosso, fucsia (es. limone, aceto: pH 2,5, sapore aspro).
Eleonora R.





mercoledì 15 novembre 2017

"E buonanotte" di Daniele Doesn't Matter


Daniele Doesn't Matter
E BUONANOTTE
storia del ragazzo senza sonno

casa editrice: Mondadori
anno pubblicazione: 2017

Il libro parla di un ragazzo, Luca, che non voleva dormire perché pensa che dormire sia la cosa più inutile.
Nell'arco di una vita si passano circa 27 anni a dormire e questa cosa tormenta Luca, lui vuole usarli al meglio questi anni.
Un giorno la sua amica Roberta, che poi diventerà la sua  fidanzata, decide di portarlo alla fiera del loro paese.
Dopo aver cenato Roberta decide di portarlo in un tendone poco lontano dal chiasso, lì c'è Cheslava, sorella di Gorislav, un ex-scienzato capace di fare tutto, anche realizzare il più grande desiderio di Luca Ramelli: quello di non dormire.
Anche se poi Luca deciderà di tornare come era prima.
Il personaggio che mi ha colpito di più è stato Giuseppe (padre di Luca) perché lui pensa solo al calcio e al suo lavoro, non alla famiglia; qualche volta porta Luca e Isabella (moglie di Giuseppe) a mangiare fuori ma anche lì legge riviste sul calcio. Pensa che l'affetto si ottenga con i soldi, per questo poi Isabella chiederà il divorzio.
La frase che mi ha colpito di più è stato appunto:
Giacomo...”
sì?”
voglio il divorzio.”
perché era inaspettato e mi è dispiaciuto molto per Luca anche se è un personaggio inventato.

Consiglio questo libro perché, secondo me, vuole trasmettere ai lettori l'importanza della relazione tra le persone.
Anthony T.


martedì 14 novembre 2017

"Il passaggio dell'orso" di Giuseppe Festa

TITOLO: Il passaggio dell’orso
AUTORE: Giuseppe Festa
CASA EDITRICE: Salani Editore
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
BREVE TRAMA: il libro narra del guardaparco Sandro, che un giorno, durante il turno di lavoro, ha un improvviso incontro ravvicinato con un’orsa e i suoi due cuccioli, Kharu e Suuri. Qualche anno dopo, Viola e Kevin, due ragazzi completamente diversi, si incontreranno per fare i volontari nel parco, dove si conosceranno meglio fra di loro e con gli altri guardaparco, cercando di aiutarli a catturare un noto bracconiere e a proteggere una rara specie di orso.
Da qui inizia una grande avventura piena di imprevisti, divertimento, emozione ma soprattutto natura!

PERSONAGGIO CHE MI HA COLPITA: mi ha stupita il personaggio di Kevin, che in apparenza sembra il classico ragazzo svogliato, bocciato e attaccato al proprio cellulare.
Ma pian piano, stando a contatto con la natura e imparando a conoscere Viola si rivelerà simpatico e dotato di un grande spirito collaborativo, che contribuirà ad aiutare la “squadra del parco” in numerose esplorazioni.
Kevin infine si rivelerà particolarmente affezionato alla sua “compagnia”.
FRASI E PASSAGGI CHE MI SONO PIACIUTI: “ Caro Sandro, son sempre più convinto che il vero mandante non sia un uomo, ma un modo di pensare, di vedere le cose, di concepire la natura selvaggia come una proprietà, un pericolo, un ostacolo alla sete di ogni ricchezza”.
Mi è piaciuto anche il passaggio in cui Viola, Kevin e Barbara si avventurano nei boschi per scollegare i collari di tutti gli orsi in zona.
COMMENTO PERSONALE: questo libro mi è piaciuto molto, soprattutto perché i temi trattati sono nel mio genere di letteratura ed è inoltre un libro scritto davvero bene, con colpi di scena e tante sospensioni che “costringono” il lettore a leggere anche il capitolo successivo rendendo il libro scorrevole e piacevole.
MESSAGGIO DELL’AUTORE: secondo me l’autore ha ideato questo libro per intrattenere, narrando fatti reali e conseguenze di molte azioni dell’uomo, che attacca e dell’uomo che protegge la natura.

CONSIGLIO: io consiglio il libro a chi ama l’avventura, più specificamente la natura e ciò che accade in essa; lo consiglio anche a chi ama le storie moderne.
Giulia S.

Jules Verne: "il giro del mondo in ottanta giorni" e "ventimila leghe sotto i mari"

Autore: Jules Verne
Casa editrice: De Agostini
Edizione: 1997

Breve trama: il 2 ottobre a Londra Phileas Fogg si ritrova al  Reform club come ogni giorno e, durante una partita di poker, lui e cinque signori scommettono 4000 sterline a testa (ma Fogg ne scommette 20000) dicendo che riuscirà a fare il giro del mondo in ottanta giorni e da quel momento inizierà a girare il mondo e…
Personaggio che mi ha colpito di più: Phileas Fogg è un uomo ricco e riservato, è anche testardo in modo estremo, infatti non  ascolterà tutte le cose che gli dirà il suo servitore Passepourt, facendogli gettare parole al vento.
Passaggio che mi ha colpito: Phileas Fogg è anche un "perfettino", infatti all’inizio del libro vedremo lui che licenzierà il suo servitore perché gli aveva portato l’acqua di due gradi più fredda.

Commento personale: il libro è molto avvincente e lo consiglierei a tutti i miei compagni di classe.
Lorenzo M.

Titolo: 20.000 leghe sotto i mari
Autore: Jules Verne
Casa editrice: Bur ragazzi
Edizione:1984


Breve trama del libro:
Nel 1886 un misterioso mostro marino affonda le navi che ostacolano il suo tragitto. Le testimonianze dei sopravvissuti parlano di un mostro di notevoli dimensioni capace di muoversi a grandi velocità. Il professor Pierre Aronnax e il suo fedele cameriere Conseil vengono chiamati per una spedizione sulla nave Abraham Lincoln per uccidere il mostro liberando il passaggio alle imbarcazioni. 
Dopo molti mesi senza tracce del mostro il capitano pensa di rinunciare tornando a casa, ma all’improvviso nelle acque del Giappone appare la creatura. Dopo un lungo inseguimento il mostro cerca di attaccare la Lincon spezzandole il timone e la bara, dopodiché la Lincon ingovernabile va alla deriva. Aronnax e Conseil restano naufraghi per ore in mare con la nebbia molto fitta finché non sentono una voce chiedere aiuto: è Ned Land, un fiocinere che avevano conosciuto sulla Lincoln, caduto dopo l'attacco del mostro; ritrovato in piedi su una specie di isola galleggiante. 
Appena la nebbia si dirada, i protagonisti scoprono che l’isola galleggiante in realtà è il mostro, che a sua volta è una nave sottomarina; dopo qualche minuto vengono scoperti dall’equipaggio e portati dal comandante del Nautilus (il nome del sottomarino): il capitano Nemo. Da lì inizierà un lungo viaggio pieno di imprese e di avventura che sconvolgerà i tre.

Il personaggio che mi ha colpito di più è il Capitan Nemo, un uomo geniale, ma allo stesso tempo oscuro e misterioso, che si è tagliato fuori da qualsiasi legame con la terraferma; egli mostra inoltre un odio implacabile nei confronti di una particolare nave, di cui riconosce la "nazione" senza vederne la bandiera, affondandola con violenza per vendicare la sua famiglia, definendosi un oppresso e lasciando tutto il resto al mistero.



Commento personale: il libro mi è piaciuto perché a me piacciono molto i libri di Jules Verne ma anche perché è ricco di azione, di avventura e di colpi di scena che ti fanno provare emozioni quasi impossibili, che solo i libri ti possono far percepire, ed è per questo che lo consiglierei ai miei compagni.
Lorenzo N.
L’ estate in cui caddero le stelle di Cristina Brambilla
Titolo del libro: L’ estate in cui caddero le stelle
Autore: Cristina Brambilla
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: maggio 2013
Breve trama: Finalmente è arrivata l’estate e Silvia e Patrizia passano le giornate insieme nel loro posto segreto: “La Cava”, a bordo della bicicletta di Patrizia chiamata Graziella. Un giorno Patrizia per alleggerire la Graziella tolse i parafanghi, e sua mamma per questo la sgridò severamente, un giorno decise di rimettere i parafanghi, solo che non trovava la cassetta degli attrezzi; lei diede subito colpa al Mostro, un signore straniero della scala C che aveva il volto sfigurato, così andò da lui e gli chiese se per caso aveva lui la cassetta degli attrezzi, lui non ce l’aveva, e Patrizia inizio a fargli un sacco di domande e alla fine scoprì che era uno scienziato; lei amava la scienza così ogni notte si trovavano nel giardino e il costruttore (così venne chiamato il signore) iniziò a parlarle della sua vita collengandosi sempre a degli aspetti scientifici, matematici e altri ancora. Alcuni difficili e altri no. La loro vita è molto tranquilla tranne per il fatto che il costruttore è perseguitato dagli uomini mosca che cercano in ogni modo di trovarlo...
Personaggio che mi ha colpita maggiormente: il persoaggio che mi è piaciuto di più è Patrizia, perché mi ritrovo moltissimo in lei: anche a me piace molto la scienza e anche io mi faccio moltissime domande alla quale mi do una risposta complessa ma senza nessuna prova, tipo la teoria del Big Bang, questa teoria è quella più fattibile però io mi chiedo da molto tempo come è possibile che si sia formata questa enorme palla infuocata, perché come ci hanno spiegato non esisteva materia prima di quella gigantesca espolosione. La domanda che mi pongo io è la seguente: “ se non esisteva la materia, come ha fatto a formarsi quella palla infuocata?” Molte volte ho cercato di darmi una risposta ma non avevo prove, quindi se non ho delle prove è totalmente insensata, potrebbe anche essere la risposta alla domanda, ma se non ho delkle basi su cui fondarmi, può solamente essere un’ ipotesi. Questo è quello che pensiamo io e Patrizia, e per questo mi è piaciuto il libro.
Frasi che mi sono piaciute di più:


Come fanno le mamme a sapere sempre tutto per me resta un mistero”
“”
Commento personale: questo libro all’inizio non mi è piaciuto molto per il semplice fatto che era basato soltanto su Patrizia e Silvia, poi quando è entrato a far parte del libro anche il costruttore ha iniziato a piacermi e ho iniziato a leggerlo con più voglia rispetto a prima, il libro è ne troppo corto ma neanche un romanzone di 800 pagine, è comprensibile con un linguaggio adatto alla nostra età, e racconta fatti anche molto attuali, non tutti come ad esempio l’università solo per i maschi, ma alcuni.

Elisa B.

lunedì 13 novembre 2017

"VACANZE COL PADRE" di Marcello Argilli

TITOLO DEL LIBRO: Vacanze col padre
AUTORE: Marcello Argilli
CASA EDITRICE: Arnoldo Mondadori Editore
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1977

BREVE TRAMA DEL LIBRO: Si tratta del racconto delle vacanze di Luca, un ragazzo di tredici anni che vive in collegio perché i genitori sono separati. Nelle vacanze padre e figlio partono insieme, come ogni estate, in viaggio con una vecchia auto. A Luca la vita col padre appare meravigliosa: panini al posto dei pranzi, sedili della macchina per dormire, città, mari, deserti e modi di vivere mai immaginati. Il padre era un giudice che ha scelto di lasciare il lavoro per combattere a suo modo le ingiustizie e il “malo mondo”, vincere la miseria. Luca è così contento che vorrebbe trovare il coraggio di dirgli che vuole andare a vivere con lui, per sempre. Ma il colpo di scena è che il padre si rivela diverso da quello che Luca aveva immaginato e a fine estate Luca si trova a dover decidere se vuole tornare in collegio o restare col padre che ha deciso di risposarsi.

BREVE DESCRIZIONE DEL PERSONAGGIO CHE MI HA COLPITO MAGGIORMENTE:
Liberia, una ragazza simpatica e solare che incontra il protagonista del libro, Luca. Insieme affronteranno nuove avventure scoprendo meravigliosi posti. Liberia nonostante tutto lo segue perché sa che i veri amici non si lasciano mai nei momenti del bisogno. Fra vari litigi e polemiche si vorranno comunque bene e continueranno a farlo senza che nessuno glielo impedisca.

FRASI CHE MI HANNO COLPITO MAGGIORMENTE:
Dovevo scappare senza che mi vedesse nessuno. Scappare da quella casa, da quella strada, da tutto. Sarei voluto fuggire anche dal sole, da quella luce odiosa che ormai era ovunque, e invece ci sarebbero state ancora tante ore prima che arrivasse la notte e potessi nascondermi in un angolo buio”.
Ma non voglio più vivere nel deserto, l’ho capito a Tozeur, quando facemmo quella gita: è stata come una rivelazione, all’improvviso mi sono sentito solo, inutile, fuori dal mondo”.
Questo è un momento delicato per lui, perciò gli devi essere vicino”.
Non si è arreso. Neanch’io. E mi sono battuto per lui. Questa è una prova, no?”.
Non è cambiato nulla. Anzi è cambiato tutto, in meglio. È stata davvero un’estate diversa da tutte le altre. E sarà anche un anno diverso. A scuola con Liberia. Piuttosto, debbo avvertirlo di andare subito ad iscrivermi”.

COMMENTO PERSONALE: Questo libro, devo dire che mi è piaciuto molto. È stato un libro molto scorrevole, pieno di sentimenti e di emozioni profonde tra il mondo reale e il mondo dei sogni. Secondo me l’autore ha voluto trasmettere la difficoltà di avere i genitori separati e le scelte difficili che tante volte ci si trova a dover affrontare indipendentemente da quello che vogliono o pensano i figli. Lo consiglierei ai miei compagni che amano i libri di avventura e di viaggi, come a me. Ma lo consiglierei soprattutto a chi ama i libri pieni di emozioni e a chi vuole scoprire quanto è brutto avere i genitori separati.

Alice A.



"L'estate in cui caddero le stelle" di Cristina Brambilla

AUTORE: Cristina Brambilla
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
CASA EDITRICE: Mondadori

BREVE TRAMA:
Questo libro parla di una grande amicizia tra due ragazzine che erano completamente diverse, Patrizia la figlia della portinaia, Silvia una ragazza, figlia di una donna dal mestiere non molto chiaro. La prima ama la matematica e la scienza (tutto ciò che fa parte di calcoli) mentre Silvia ama la moda (prepara vestiti per bambole …). Patrizia ha sempre sognato di avere una bicicletta (che chiamò Graziella) per visitare le città insieme alla sua amica Silvia. Nel suo condominio abitava anche un misterioso compagno; poi nella storia si vedrà che tra i due nascerà una profonda amicizia e...

PERSONAGGIO CHE MI HA COLPITO DI PIU’: 
Il personaggio che mi ha colpito maggiormente è il fratello maggiore di Patrizia perché era il più amato della famiglia, la madre e il padre gli davano sempre tutto quello che voleva.... viziandolo, mentre a Patrizia venivano date tutte le colpe a causa del fratellino più piccolo, alla fine però il fratello più grande si accorge di avere esagerato e cerca di migliorarsi.

FRASI CHE MI HANNO COLPITO DI PIU’: 
<Meglio un brutto processo che un bel funerale> 
 <Se avessi la faccia masticata neanche io uscirei volentieri>
 <Chiudi la bocca, o ti entrerà un moscone>

COMMENTO PERSONALE:
Il libro mi è piaciuto molto perché è un romanzo scritto molto bene, in modo semplice e veloce, ti insegna molte cose che serviranno per la vita. È molto rilassante e infine vedrete che tutto finirà bene.


GIORGIA P.



L’ estate in cui caddero le stelle di Cristina Brambilla
Titolo del libro: L’ estate in cui caddero le stelle
Autore: Cristina Brambilla
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: maggio 2013

Breve trama: Finalmente è arrivata l’estate e Silvia e Patrizia passano le giornate insieme nel loro posto segreto: “La Cava”, a bordo della bicicletta di Patrizia, chiamata Graziella. 
Un giorno Patrizia per alleggerire la Graziella tolse i parafanghi, e sua mamma per questo la sgridò severamente, quindi decise di rimettere i parafanghi, solo che non trovava la cassetta degli attrezzi; lei diede subito colpa al Mostro, un signore straniero della scala C che aveva il volto sfigurato, così andò da lui e gli chiese se per caso avesse lui la cassetta degli attrezzi, lui non ce l’aveva, e Patrizia iniziò a fargli un sacco di domande; alla fine scoprì che era uno scienziato; lei amava la scienza, così ogni notte si trovavano nel giardino e il costruttore (così venne chiamato il signore) iniziò a parlarle della sua vita collegandosi sempre a degli aspetti scientifici, matematici e altri ancora. Alcuni difficili e altri no. 
La loro vita era molto tranquilla tranne per il fatto che il costruttore era perseguitato dagli uomini mosca che cercavano in ogni modo di trovarlo...
Personaggio che mi ha colpita maggiormente: il personaggio che mi è piaciuto di più è Patrizia, perché mi ritrovo moltissimo in lei: anche a me piace molto la scienza e anche io mi faccio moltissime domande alla quale mi dò una risposta complessa ma senza nessuna prova, tipo la teoria del Big Bang. Questa teoria è quella più fattibile, però io mi chiedo da molto tempo come è possibile che si sia formata questa enorme palla infuocata, perché come ci hanno spiegato non esisteva materia prima di quella gigantesca esplosione. La domanda che mi pongo io è la seguente: “ se non esisteva la materia, come ha fatto a formarsi quella palla infuocata?” Molte volte ho cercato di darmi una risposta ma non avevo prove, quindi se non ho delle prove è totalmente insensata, potrebbe anche essere la risposta alla domanda, ma se non ho delle basi su cui fondarmi, può solamente essere un’ ipotesi. Questo è quello che pensiamo io e Patrizia, e per questo mi è piaciuto il libro.
Frasi che mi sono piaciute di più:
Come fanno le mamme a sapere sempre tutto per me resta un mistero”
Commento personale: questo libro all’inizio non mi è piaciuto molto per il semplice fatto che era basato soltanto su Patrizia e Silvia, poi quando è entrato a far parte del libro anche il costruttore ha iniziato a piacermi e ho iniziato a leggerlo con più voglia rispetto a prima,non è né troppo corto ma neanche un romanzone di 800 pagine, è comprensibile con un linguaggio adatto alla nostra età, e racconta fatti anche molto attuali.


Elisa B.

BREVE DESCRIZIONE DEL LIBRO
In poche parole, in questo libro c’è una ragazza di nome Patrizia che sa il fatto suo.
Patrizia ama le bici ed è una bambina che non è tanto socievole, ma la sua amica che  la affiancherà in questo “viaggio” verso la libertà per le donne è Silvia, una bambina che attrae ogni uomo, donna, animale che sia, con i suoi occhi azzurri cristallo e la sua simpatia immensa.
Loro due si aiuteranno a vicenda per scoprire misteri della vita.
Invece, una persona che non la aiuterà per niente è proprio suo fratello maggiore di nome Pietro, che la scoraggerà per tutto il corso della sua avventura, ma lei, ovviamente, non si butterà giù E continuerà il suo percorso.
Patrizia vorrebbe avere da sempre una Roma Sport, ma purtroppo ha solo un catorcio, così chiamato da lei, a cui vorrebbe fare un po' di modifiche, ma un giorno la sua cassetta degli attrezzi scomparirà, e lei cercherà di ritrovarla insieme a Silvia, ci potrebbero essere molti sospettati…magari uno di quelli sei proprio tu!
FRASI CHE MI SONO PIACIUTE MAGGIORMENTE
-Volete farmi morire? E poi perché vai in giro in mutande, Patrizia? Sei impazzita? –

-Cosa ti ho detto! Non esistono apparecchi antigravità!
-Hai detto che era impossibile adesso, ma magari fra cent’anni sarebbe possibile.
IL MESSAGGIO CHE HA VOLUTO TRASMETTERE L’AUTORE AI LETTORI
Per me l’autore ha voluto trasmettere la libertà e il coraggio delle donne contro il mondo e tutte le cose che non aiutano.

Consiglio questo libro ai lettori che amano un po' il giallo, l’avventura e l’amicizia.
Eleonora R.


"I ragazzi della via Pàl" di Molnar

TITOLO : “ I ragazzi della via Pal “
AUTORE : Ferenc Molnàr
CASA EDITRICE : Giunti
ANNO DI EDIZIONE : 1992

PERSONAGGIO CHE MI HA COLPITO: BOKA
Ho scelto Boka perché mi ha coinvolto molto la sua trasformazione. All’inizio è sempre stato caratterialmente chiuso verso tutti, sembrava che al posto del sangue gli scorresse ghiaccio. Solo alla fine si è dimostrato quel che era veramente, si è lasciato andare aprendosi in modo inaspettato, lasciandomi di stucco. A me piacerebbe sentire la vicenda che racconta questo libro descritta da Boka in prima persona; mi affascinerebbe sapere quali sono state le emozioni che ha provato nei momenti più bui.

FRASI :
- Di colpo capì che per lui il grund era il miracoloso toccasana per tutti i mali, sorgente di energia e di voglia di vivere, la vita stessa, tutto. - Janos Boka, con aria tesa, teneva gli occhi fissi sul banco davanti a sé : nella sua pura e semplice anima di ragazzo per la prima volta si affacciò la vaga intuizione che la vita degli esseri umani fosse, innanzitutto, una cosa difficile : da vivere e, tanto più, da capire. 

BREVE TRAMA:
Siamo nell’Ungheria del 1800, un gruppo di ragazzi liceali s’incontra alle porte di Budapest in un piccolo spiazzo destinato alla costruzione di una casa popolare. In questo luogo avranno origine avventure piene di colpi di scena contro il famigerato gruppo delle Camice Rosse, creando vere e proprie guerre in cui solo i ragazzi più coraggiosi la potranno spuntare a loro favore. I ragazzi non per questo dovranno essere giudicati violenti perché il libro insegna che il ragazzo più prepotente nasconde dentro di sé un cuore d’oro.


COMMENTO PERSONALE: “I Ragazzi della Via Pal” è un libro molto scorrevole e avvincente che nasconde una verità molto cruda. Il racconto rispecchia la vita reale in un mondo bambinesco. Racconta della spensieratezza dei ragazzi, ma soprattutto di come possano essere seri al momento giusto. Questo libro lo consiglierei a chi vuole vivere un’avventura piena di colpi di scena e di fatti che preferiamo la luce non illumini. 
Filippo P.




TITOLO: I ragazzi della via Pàl

AUTORE: Ferenc Molnàr

CASA EDITRICE: Mondadori

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1906

BREVE TRAMA: Il libro; ambientato nella periferia di Budapest, tratta di una forte rivalità fra due gruppi di ragazzi: le Camicie rosse e i ragazzi della via Pàl.
Queste ultimi sono capitanati da Boka, un ragazzo intelligente, saggio e sensibile, anche se può sembrare un po’ cinico. Altri suoi compagni sono il piccolo Nemecsek, Gerèb, Kolnay, Barbas e molti altri.
Essi, ogni giorno, giocano con le biglie o a palla nel loro campo, ma dal momento che le Camice rosse si vogliono impadronire di esso, i ragazzi non si intimoriscono e lotteranno per difenderlo.

PERSONAGGIO CHE MI HA COLPITO DI PIU’: Ernesto Nemecsek mi ha colpito maggiormente per il suo coraggio, per il suo affetto per il campo e anche per suo altruismo. E anche se era considerato solamente un soldato semplice, era il miglior soldato della via Pàl.


FRASI/PASSAGGI CHE MI SONO PIACIUTI DI PIU’:
Altro che! del resto, anche se sospettassero qualcosa, nessuno oserebbe fiatare, perché di me hanno tutti paura. Non ce n’è nemmeno uno che sia veramente coraggioso…”
una vocetta acuta lo interrompe:
Sì che n’è, invece!”
Le camicie rosse si guardano in faccia, sbalordite.
Chi ha parlato?” chiede Franco Ats.
Nessuno risponde, ma in compenso si fa di nuovo viva la vocina sconosciuta che ripete “Ce n’è! Ce n’è! Ve lo dico io…”
Ormai tutti hanno capito che la vocina misteriosa proviene dall’albero. Si odono scricchiolare un paio di volte i rami e, pochi secondi dopo, un ragazzino biondo piomba con un ultimo salto fra le Camicie rosse, nel bel mezzo della radura. Dopo aver toccato terra si rialza, si ripulisce la giacchetta dalle foglie che gli erano rimaste appiccicate poi si irrigidisce e fissa impavido il gruppetto delle Camicie rosse sbigottite.
L’apparizione è stata così improvvisa, inattesa e sconcertante, che nessuno riesce a trovare la forza di parlare.
Il solo Gerèb mormora, spaventato:
Nemecsek!”
sì, Nemecsek,” gli risponde il biondino, “proprio Nemecsek. Quello che ha i piedi ancora più piccoli di quelli di Wendauer o, se preferite quello che è andato a riprendersi la bandiera nell’arsenale. Potevo restarmene sull’albero, buono e zitto, ed aspettare che ve ne foste andati… è dalle tre e mezzo che mi trovo su quell’albero, e ci stavo bene. Quando però Gerèb ha detto che fra di noi non ce n’è nemmeno uno coraggioso, io ho pensato: “come di sbagli, caro Gerèb! Ti farò vedere io come ti sbagli…”

ho scelto questo passaggio perché evidenzia il coraggio del piccolo biondino che non ha paura di nulla.

Il biondino allora, con gli occhi lucidi per la febbre e sottovoce, come se fosse lui il colpevole e decidesse finalmente il suo errore, coraggiosamente risponde: “No, non è un traditore”.”

Invece questo passaggio l’ho scelto perché dimostra che anche se Gerèb aveva infamato il suo gruppo Nemecsek lo ha perdonato.

COMMENTO PERSONALE: Ho apprezzato molto questo libro, e paragonandolo alla “guerra dei bottoni” preferisco questo, perché ha una storia più coinvolgente e scorrevole. Inoltre il finale anche se triste mi è piaciuto perché non me lo sarei mai aspettato.
Consiglio a tutti questo libro anche se ha un linguaggio un po’ difficile.
Lorenzo D.


Breve trama:
Questo libro racconta di una banda di ragazzi del ginnasio (le medie) che si comporta come una squadra militare che va in guerra per la propria patria. La storia e' ambientata a Budapest e narra delle vicende dei ragazzi di via Pal, che formano un battaglione in un campo da gioco: tra via Maria e via Pal. I loro nemici, le Camicie Rosse,  dichiareranno loro guerra per il campo, perché non avevano nessun posto dove giocare a tennis. 
Dopo vari appostamenti in campo nemico i ragazzi della via Pal scopriranno cose che li scioccheranno, ma anche informazioni che li aiuteranno sul campo di battaglia.
Il personaggio che mi ha colpito di più è Boka, il presidente dei ragazzi della via Pal. Mi ha colpito per i suoi modi di gestire tutte le situazioni: sa sempre cosa fare nei momenti che vanno trattati con delicatezza, ha un carattere serio, saggio e autorevole,come un ottimo comandante di guerra, ma sa essere un persona di gran cuore.
passaggi:
" tu sei un tipo coraggioso Nemecsek. Qua la mano! arruolati con noi! diventa anche tu una camicia rossa! no- disse- sdegnato. La sua voce tremava, certo, ma d'emozione e non di paura. No mai! io sono di quelli della via Pal..."
Questo passaggio mi e' piaciuto perché Nemecsek (l'unico soldato semplice) si sarebbe anche potuto avvantaggiare passando alle Camice Rosse ma ha dimostrato fermezza ed è rimasto fedele alla sua "fazione".

commento personale:

Il libro mi e' piaciuto tantissimo, mi sono immedesimato soprattutto in alcune scene di "guerra" e ho immaginato tutti che combattevano fianco a fianco, uno contro uno per un solo scopo, che scoprirete solo leggendo il libro. In una parte mi sono commosso e credo che molti altri lettori si siano sentiti come me. 
Il romanzo ha un'andatura lenta ma molto scorrevole. Lo consiglierei ai miei compagni: sia quelli che hanno letto "la guerra dei bottoni" o che comunque conoscono la storia, ma anche quelli a cui piacciono le storie con battaglie tra bande di ragazzi rivali. Idue libri sono simili ma io preferisco mille volte questo.
Enrico A.

Il libro racconta di alcuni ragazzi che vivono nella Budapest del 1800, in Ungheria; essi frequentano la scuola superiore e passano la maggior parte del tempo a divertirsi nel grund, uno spiazzo di verde dove possono giocare e dare libero sfogo alla  loro immaginazione finché…
Questo spazio non sarà sempre loro perché verranno ostacolati dalle Camicie Rosse, un gruppo di ragazzi con i quali si contendono lo spazio per giocare.
Coloro che occupano il grund si chiamano “i ragazzi della via Pal”:   Boka (il presidente), Nemecsek (soldato semplice), Csele, Gerèb, Barabàs, Weisz, Kolnay.

BREVE DESCRIZIONE DEL PERSONAGGIO CHE MI HA COLPITO DI PIÙ: Di Nemecsek mi ha colpito molto il suo coraggio perché, pur essendo basso e mingherlino, va a sfidare da solo le Camicie Rosse e, anche se viene umiliato davanti a tutti, i ragazzi restano colpiti dal gesto compiuto dal biondino. 
FRASI O PASSAGGI CHE TI SONO PIACIUTI DI PIÙ: “Già, Nemecsek!! Nemecsek in carne e ossa. E non perdete tempo col rompervi la testa su chi ha rubato la bandiera dei ragazzi di via Pal dall’arsenale: sono stato io. Eccola qua! sono io che ho i piedi piccoli, più piccoli di quelli di Wendauer! Avrei potuto restare tranquillamente sulla cima dell’albero fino a che voi non foste andati via, poiché già c’ero sin dalle tre e mezzo. Ma quando ho sentito Gerèb dire che tra noi non c’è nemmeno uno che abbia che abbia un po’ di fegato, allora mi sono detto: “aspetta, miserabile, te lo faccio vedere io se ci sono ragazzi coraggiosi fra quelli di via Pal! Per esempio, c’è il soldato semplice Nemecsek!” Per questo mi trovo qui! e ora sono nella vostra mercé! Ho sentito tutto il vostro piano di guerra, ho ripreso la nostra bandiera! Adesso sono nelle vostre mani, fate di me tutto quello che volete, potete picchiarmi, potete strapparmi di mano la bandiera, perché, di certo, non ve la restituirò di mia spontanea volontà. Avanti! su! Che aspettate? Io sono solo, voi siete in dieci. 
COMMENTO PERSONALE: Questo libro mi è piaciuto molto, il lessico è abbastanza facile, lo consiglio ai miei compagni.
Alessandro B.





"Fra me e te" di Marco Erba

TITOLO : “ Fra me e te “
AUTORE : Marco Erba
CASA EDITRICE : Rizzoli
ANNO DI EDIZIONE : 2016

PERSONAGGIO CHE MI HA COLPITO: CHIARA
Chiara si presenta come una persona molto indecisa e insicura, va dove la porta il vento. Proprio per questo diventerà una ragazza che in realtà non è: si veste attillata, si trucca sempre e vuole essere sempre osservata e, solo quando ha già superato il limite, si accorge che quella non è lei, ma solo una maschera in cui lei si nasconde e quando se la toglierà capirà che non era un bruco, ma una farfalla. L’importante non è cosa pensino gli altri, ma cosa pensa lei.

FRASI :
"Desiderare. Dal latino “ desidero”, verbo composto da “de” e “ sidus”, che significa stella. Il senso originario era “ aspettare dalle stelle.” - “ Fase. Dal greco “phasis”: momento in cui un astro si rende visibile. Da “phaino”, apparire. Anche la fase più negativa può segnare l’apparire di un nuovo astro.”

BREVE TRAMA : Questo libro racconta la storia di due liceali di nome Edoardo e Chiara: ragazzi diversi, ma uniti da un sottile collegamento. Il loro legame si basa sulla debolezza che tutti e due credono di avere e che cercano di mascherare uno nel Razzismo e l’altra nei Social. Questo li porterà sia a sbagliare che a capire quello che provano veramente, fino a voler liberarsi della propria maschera.


COMMENTO PERSONALE : Il cambiamento è la parola chiave del romanzo: tutto è possibile, anche il più malvagio ha una scintilla di bene che, se alimentata, può diventare un focolare e questo libro lo dimostra in un modo bellissimo. Lo consiglierei assolutamente a i miei compagni perché fa capire di come tutto si può cambiare.
Filippo P.