martedì 17 febbraio 2015

"Poirot a Styles Court" di Agatha Christie

Informazioni sull’autrice, Agatha Christie:
è la più famosa autrice di romanzi gialli. Nacque il 15 Settembre del 1890 a Torquay. Suo padre, Fred Miller, era un agente di cambio americano e sua madre, Clara Boehmer, era una signora della buona società inglese. Avevano tre figli, Marjorie, Louis ed Agatha. Dell'educazione di Agatha si occuparono la madre e la nonna. A 16 anni le fu permesso di recarsi a Parigi, per perfezionare gli studi di musica e canto, perché a quel tempo aspirava a diventare una cantante lirica. Dopo due anni tornò in Inghilterra e cominciò a dedicarsi all'altro suo hobby: la scrittura. In autunno, Agatha riuscì a veder pubblicate delle sue poesie su "The Poetry Review". I suoi racconti  e le sue biografie romanzate avevano invece meno successo. Nel 1912, ad un ballo, conobbe Archibald Christie, giovane ufficiale d'artiglieria, con il quale due anni dopo si sposò
Nel 1914, durante la prima guerra mondiale, Agatha cominciò a prestare la sua opera di crocerossina all'ospedale di Torquay. Nel 1916 Agatha scrisse “The Mysterious Affair at Styles” ("Poirot a Styles Court").Venne così creato l'eccentrico personaggio di Hercule Poirot, un investigatore belga, vanitoso e maniaco dell'ordine, che Agatha farà morire poco prima di lei, nel Natale del 1975 in "Sipario". Nel 1919 nacque la figlia Rosalind. Nello stesso anno, Agatha scrisse “The Secret Adversary” ("Avversario Segreto") e nel 1923 “The Murder on the Links” ("Aiuto Poirot!"). La famiglia a questo punto lasciò Londra, per trasferirsi in una sontuosa casa a Sunningdale, nel Berkshire. Nel 1925 Agatha scrisse “The Secret of Chimneys” ("Il segreto di Chimneys"); ma è solo con “The Murder of Roger Ackroyd” ("Dalle nove alle dieci"), pubblicato nel 1926, che per Agatha Christie cominciò il vero successo come scrittrice.

Breve trama:
Siamo in Inghilterra, durante la prima guerra mondiale e il capitano Arthur Hastings, ferito sul fronte, è invitato da un vecchio amico a trascorre una vacanza nella tenuta di campagna di Styles Court. Il capitano sembra riprendersi dalla ferita alla gamba e dimenticare gli orrori del fronte ma un incubo ben peggiore sta per abbattersi sulla tranquilla vita della famiglia Cavendish. 
La madre dell’amico, sposata in seconde nozze con l’oscuro Alfred Ingletorp, viene brutalmente uccisa da una fatale dose di stricnina e il sospetto che sia stato un membro della famiglia è più che una semplice congettura di Scotland Yard. Hastings non può permettere che il futuro dei Cavendish venga distrutto dai pettegolezzi di paese ma, per sua fortuna, un simpatico ometto belga giunge in aiuto. 
E’ il celeberrimo Hercule Poirot, detective dalle formidabili cellule grigie, giunto in Inghilterra come profugo e temporaneamente alloggiato in una casetta vicina al luogo del delitto. Poirot e Hastings iniziano ad investigare facendo venire a galla i rancori e le cattiverie che si nascondono in quel tranquillo e felice lembo di vecchia Inghilterra scoprendo così che una mano spietata si cela dietro la morte misteriosa di Styles Court.


Dov’è ambientato il romanzo?
Il romanzo è ambientato a Styles Court, la residenza  di campagna della famiglia Cavendish. Si trova a Styles St. Mary, un paesino sperduto nella piatta campagna dell’Essex.

Come, dove, quando e perché l’ho letto?
L’ho letto seduta sul divano in una serata con la luna piena, perché mi era stato consigliato dalla bibliotecaria a cui era piaciuto moltissimo.

Cosa mi è piaciuto e perché?
Mi è piaciuto molto il personaggio di Poirot, perché ricostruisce il meccanismo di questo mistero dopo averlo smontato come un orologio, e rimette i pezzi al posto giusto, uno dopo l’altro, in base ad una logica che non fa una piega. Per ogni gesto compiuto c’è una spiegazione anche se attraverso la logica dell’amico Hastings non si riesce molto a capire. Per ogni minimo dettaglio una chiarificazione e quindi un pezzo in più per risolvere il complicato caso. Per ogni colpevole una condanna. Gioca a suo agio con l’assassino, proprio come fa il gatto col topo cercando di non fargli capire che è lui il sospettato numero 1. Ogni caso diventa uno studio psicologico che porta il lettore a simulare ipotesi dell’assassino/i molto lontane da quelle che in realtà sono. Il suo metodo è immaginoso, il suo spirito di osservazione eccezionale. Il suo personaggio è affascinante proprio per questi motivi che non in tutti i libri gialli sono presenti.

Cosa non mi è piaciuto e perché?
Non mi è piaciuto tanto che al processo Inglethorp si comporta come se fosse colpevole e si rifiuta di rendere conto della propria condotta. Però poi, messo di fronte al fatto che esistono prove che sia stato lui a comprare la stricnina in farmacia, nega ma aggiunge di non essere in grado di ricordare dove si trovava a quell’ora. È come se volesse essere arrestato, e anzi questo è proprio ciò che vuole perché come dice Poirot: « secondo la legge di questo paese un uomo già giudicato innocente non può essere processato una seconda volta per lo stesso reato. » Quindi Inglethorp vuole essere arrestato e processato. Poi al processo esibirà il suo alibi e sarà assolto. Questo secondo me fa accentrare tutti i sospetti su di lui e ti fa pensare, giustamente, che sia stato lui a commettere il delitto con la sua complice, Evelyn Howard.

La musica che metterei come colonna sonora a questo libro?
Metterei come colonna sonora la canzone “ Prayer in C “ perchè nel video sono truccati con maschere di vari tipi ed è un po’ come questo libro che maschera i vari personaggi (un po’come in tutti i libri gialli), per non farti capire chi è il vero assassino. 

A che tipo di persona lo consiglio?
Lo consiglio sicuramente a chi ama il giallo, il detective Poirot e i libri di Agatha Christie, ma credo che sia un libro per tutti.

La mia frase/ pagina/ episodio preferito?
Una frase che mi è piaciuta molto e che è stata ripetuta tantissime volte nel libro da Poirot è : “ Mon ami “ perché secondo me lo ripeteva ad Hastings per rassicurarlo e secondo me, in un certo senso anche per fargli capire che sapeva chi era l’assassino e quindi di non preoccuparsi troppo.

Altri libri/film/fumetti/immagini che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro?
Mi sono venuti in mente tutti i film della signora in giallo e anche qualche episodio della celebre serie televisiva: “ Low & Order ” in cui ogni episodio racconta un caso poliziesco e segue da una parte l’attività investigativa attuata da una squadra di detective e dall’altra l’aspetto giudiziario con l’iniziativa processuale condotta dalla procura distrettuale.

Le mie frasi/ passi preferiti?
La mia frase preferita è tratta dalla prime pagine di questo libro ed è di Poirot : “ Avevo un amico, un amico che per molti anni è stato a mio fianco. Per quanto fosse a volte di una imbecillità commovente, mi era molto caro… sento la mancanza persino della sua stupidità. La sua naiveté, il suo sguardo onesto, il piacere di stupirlo e di deliziarlo con il mio talento… sì, tutto questo mi manca molto.”. È la mia frase preferita perché anche se Poirot  di solito tratta Hastings quasi come un incapace e lo fa stare sulle spine perché non gli rivela le sue teorie e loda se stesso, qui, in queste poche parole, ammira il suo amico per essergli stato sempre accanto.

Il mio libro in tre parole?
Entusiasmante – coinvolgente – divertente perché è un capolavoro che non ti permette di staccarti dalla lettura per la voglia e la curiosità si scoprire come va a finire la storia narrata.
Giulia D. (II D)

1 commento:

  1. Recensione molto interessante!
    Ho letto questo libro qualche mese fa e devo ammettere che mi ha subito conquistato: uno dei migliori con Poirot! :)

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