giovedì 19 febbraio 2015

Buone vacanze di Carnevale da Librocadabra!

Non c’è nessun vascello che, come un libro, possa portarci in paesi lontani, né cavallo che al galoppo superi le pagine di una poesia.


Emily Dickinson


martedì 17 febbraio 2015

"Assassinio sull'Orient Express" di Agatha Christie


DOVE E QUANDO E’ AMBIENTATO IL ROMANZO ?
Questo romanzo è ambientato, come fa intuire il titolo del libro, su un treno (l’Orient Express) presso i Balcani. La tratta che percorre è quella che parte da Istanbul fino a Calais, attraversando i Balcani, dove nel romanzo incontra un’abbondante nevicata. Il treno, famoso per essere frequentato da spie e avventurieri, possiede dei vagoni molto lussuosi e curati negli arredi.
La vicenda si svolge nel 1883.
trama :
Questo libro racconta di un investigatore, di nome Poirot (di origine belga), che capita sull’Orient Express, per via di una lettera inviatagli dai suoi maggiori. 
Grazie a monsieur Bouc riesce ad ottenere uno scompartimento di seconda classe. 
In questo ambiente osserva tutte le persone e se ne fa dei dettagli molto precisi: gente “ dalla faccia affidabile e simpatica” e individui ” dalla faccia inaffidabile e antipatica”.
Durante questo viaggio è presente il signor Ratchett  che, minacciato da lettere intimidatorie e da pedinamenti fino nella sua stanza, assume un investigatore di New York, per farsi  sorvegliare durante la notte, ma proprio quella sera viene assassinato con dodici coltellate. 
L’indomani, quando viene scoperto il cadavere, Poirot e il dottor Costantine, vanno ad ispezionare il luogo del delitto e la salma. Analizzando alcuni indizi il nostro investigatore scopre che Ratchett (il cui vero nome è Cassetti) non è altro che un pericoloso assassino, che aveva ucciso, molti anni prima, la figlia dei signori Armstrong, (benestanti persone americane) dopo aver riscosso elevate somme di denaro per il riscatto. 
Interrogati molte volte tutti i passeggeri del treno e ragionato sulle loro qualità e personalità, Poirot, in un solo giorno, propone loro le due soluzioni del caso. La prima consiste nel fatto che un uomo basso e dalla voce femminea, sia entrato nel vagone Istanbul – Calais quando questo era fermo ad una stazione; questa figura, indossando un abito da conduttore ed essendo munito di un passe–partout, si sarebbe facilmente introdotto nello scompartimento di Cassetti e lo avrebbe ucciso, passando poi per l’attiguo scompartimento della signora Hubbard. 
La seconda ipotesi, quella vera, è che tutti i viaggiatori di quella vettura siano implicati nell’omicidio: infatti, ognuna di queste persone aveva legami di parentela o amicizia con la famiglia Armstrong. Dato che Ratchett  era stato processato per il suoi delitti, ma non aveva ricevuto nessuna pena da scontare, a Poirot, Bouc e il dott. Costantine sembra opportuno presentare come buona, alla polizia jugoslava, la prima ipotesi.

Qual è il personaggio che hai preferito di più? Perché?
Ovviamente il personaggio che preferisco di questo libro è Poirot, per il semplice motivo che, nella fase del ragionamento, è sempre sopra tutti.
Come, dove, quando e perché l’ho letto.
Nel mio letto, comodamente, di sera. L‘ho letto perché avevo già visto dei telefilm su Poirot e mi hanno incuriosito
Cosa non mi è piaciuto e perché
Non mi è piaciuta soltanto una cosa, cioè che Hercule parlava molto spesso in francese e non capivo molto bene cosa voleva dire.
Che colonna sonora metterei a questo libro?
Metterei una canzone lenta che crea suspance, proprio come è lo stile del protagonista.
A che tipo di persona lo consiglio?
Lo consiglio ad una persona che ama il mistero.
La mia frase/pagina/episodio preferito?
Il mio episodio preferito è quello dell’uccisione di Cassetti perché è descritta molto bene, in particolare la scena in cui la signora Debenam si sveglia con l’assassino all’interno della sua stanza, poiché più proseguivo nella lettura, più saliva la mia tensione e la curiosità di scoprire cosa sarebbe successo a breve.
Il mio libro in tre parole.
Mistero, suspense, logica.

Samuele M. II D

"Delitto in cielo" di Agatha Christie

Come, dove, quando, perché l’ho letto?
L’ho letto sotto le coperte, prima di andare a letto. Ho impiegato un po’ di tempo a leggerlo perché era scritto fitto, fitto. Ho letto questo libro perché era quello che fra tanti mi inspirava di più.
Dove e quando è ambientato il libro?
A mezzogiorno di una bella giornata di settembre sull’aereo di linea Parigi-Londra che decolla dall’aeroporto di Le Bourget  e atterra a Croydon.
BREVE DESCRIZIONE:
Quando a  mezzogiorno di una bella giornata di settembre l’aereo di linea Parigi-Londra decolla dall’aeroporto di Le Bourget i passeggeri sistemati nella parte posteriore del velivolo sono undici; quando atterra a Croydon uno di essi è cadavere. Si tratta di Madame Giselle Morisot, un’anziana e ricchissima usuraia parigina uccisa, almeno così sembra, da una minuscola freccia avvelenata lanciata con una cerbottana. Più di uno, tra i passeggeri, può aver avuto un motivo per eliminarla, ma uno ha interesse a scoprire chi è stato: Hercule Poirot, anch’egli fra i passeggeri. Un caso insolito, reso particolarmente intricato dai complessi rapporti -finanziari e sentimentali- che coinvolgono alcuni dei maggiori indiziati. Ma Poirot ha le sue armi infallibili:ordine, metodo, psicologia e,soprattutto, un fiuto straordinario.
Scritto nel 1935, Delitto in cielo è l’undicesimo romanzo della Christie che vede protagonista il celebre investigatore belga.
Quale personaggio hai preferito e perché?
Ovviamente il mio personaggio preferito è Poirot che con la sua astuzia riesce a scoprire sempre il colpevole. Ha un fiuto eccezionale per risolvere il caso. 
Cosa mi è piaciuto e perché?
Mi è piaciuto il luogo dov’era ambientato il libro: l’aereo di linea Parigi-Londra. Perché l’assassino doveva essere una persona veramente abile e furba che in poco spazio e sorvegliato da molto gente è riuscito ad uccidere la povera madame senza destare molti sospetti.
Cosa non mi è piaciuto e perché?
Secondo me la fine è stata troppo frettolosa perché in sei pagine si è scoperto l’assassino, lo si è interrogato e messo in prigione.
A parte questa piccola cosa il libro è stato meraviglioso.
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro?
La quinta sinfonia di Betovhen Secrets perché rappresenta questo libro; la musica parte lenta e man mano che va avanti il libro e il ritmo cresce sempre di più.
Come questo caso: all’inizio non si hanno idee ma, più si va avanti, più il caso si risolve e si completa il “mosaico”.
A che tipo di persona lo consiglio?
Secondo me dagli 11 anni in su lo possono leggere tutti perché è proprio bello e adatto a tutti; i passaggi sono chiari ma articolati, è scritto molto bene anche con alcune parole in francese. 
In poche parole questo libro è un capolavoro di Agatha Christie.


Il mio libro in tre parole?
Intrigo-investigazione-omicidio
FABIOLA P. 2D

"Poirot a Styles Court" di Agatha Christie

Informazioni sull’autrice, Agatha Christie:
è la più famosa autrice di romanzi gialli. Nacque il 15 Settembre del 1890 a Torquay. Suo padre, Fred Miller, era un agente di cambio americano e sua madre, Clara Boehmer, era una signora della buona società inglese. Avevano tre figli, Marjorie, Louis ed Agatha. Dell'educazione di Agatha si occuparono la madre e la nonna. A 16 anni le fu permesso di recarsi a Parigi, per perfezionare gli studi di musica e canto, perché a quel tempo aspirava a diventare una cantante lirica. Dopo due anni tornò in Inghilterra e cominciò a dedicarsi all'altro suo hobby: la scrittura. In autunno, Agatha riuscì a veder pubblicate delle sue poesie su "The Poetry Review". I suoi racconti  e le sue biografie romanzate avevano invece meno successo. Nel 1912, ad un ballo, conobbe Archibald Christie, giovane ufficiale d'artiglieria, con il quale due anni dopo si sposò
Nel 1914, durante la prima guerra mondiale, Agatha cominciò a prestare la sua opera di crocerossina all'ospedale di Torquay. Nel 1916 Agatha scrisse “The Mysterious Affair at Styles” ("Poirot a Styles Court").Venne così creato l'eccentrico personaggio di Hercule Poirot, un investigatore belga, vanitoso e maniaco dell'ordine, che Agatha farà morire poco prima di lei, nel Natale del 1975 in "Sipario". Nel 1919 nacque la figlia Rosalind. Nello stesso anno, Agatha scrisse “The Secret Adversary” ("Avversario Segreto") e nel 1923 “The Murder on the Links” ("Aiuto Poirot!"). La famiglia a questo punto lasciò Londra, per trasferirsi in una sontuosa casa a Sunningdale, nel Berkshire. Nel 1925 Agatha scrisse “The Secret of Chimneys” ("Il segreto di Chimneys"); ma è solo con “The Murder of Roger Ackroyd” ("Dalle nove alle dieci"), pubblicato nel 1926, che per Agatha Christie cominciò il vero successo come scrittrice.

Breve trama:
Siamo in Inghilterra, durante la prima guerra mondiale e il capitano Arthur Hastings, ferito sul fronte, è invitato da un vecchio amico a trascorre una vacanza nella tenuta di campagna di Styles Court. Il capitano sembra riprendersi dalla ferita alla gamba e dimenticare gli orrori del fronte ma un incubo ben peggiore sta per abbattersi sulla tranquilla vita della famiglia Cavendish. 
La madre dell’amico, sposata in seconde nozze con l’oscuro Alfred Ingletorp, viene brutalmente uccisa da una fatale dose di stricnina e il sospetto che sia stato un membro della famiglia è più che una semplice congettura di Scotland Yard. Hastings non può permettere che il futuro dei Cavendish venga distrutto dai pettegolezzi di paese ma, per sua fortuna, un simpatico ometto belga giunge in aiuto. 
E’ il celeberrimo Hercule Poirot, detective dalle formidabili cellule grigie, giunto in Inghilterra come profugo e temporaneamente alloggiato in una casetta vicina al luogo del delitto. Poirot e Hastings iniziano ad investigare facendo venire a galla i rancori e le cattiverie che si nascondono in quel tranquillo e felice lembo di vecchia Inghilterra scoprendo così che una mano spietata si cela dietro la morte misteriosa di Styles Court.


Dov’è ambientato il romanzo?
Il romanzo è ambientato a Styles Court, la residenza  di campagna della famiglia Cavendish. Si trova a Styles St. Mary, un paesino sperduto nella piatta campagna dell’Essex.

Come, dove, quando e perché l’ho letto?
L’ho letto seduta sul divano in una serata con la luna piena, perché mi era stato consigliato dalla bibliotecaria a cui era piaciuto moltissimo.

Cosa mi è piaciuto e perché?
Mi è piaciuto molto il personaggio di Poirot, perché ricostruisce il meccanismo di questo mistero dopo averlo smontato come un orologio, e rimette i pezzi al posto giusto, uno dopo l’altro, in base ad una logica che non fa una piega. Per ogni gesto compiuto c’è una spiegazione anche se attraverso la logica dell’amico Hastings non si riesce molto a capire. Per ogni minimo dettaglio una chiarificazione e quindi un pezzo in più per risolvere il complicato caso. Per ogni colpevole una condanna. Gioca a suo agio con l’assassino, proprio come fa il gatto col topo cercando di non fargli capire che è lui il sospettato numero 1. Ogni caso diventa uno studio psicologico che porta il lettore a simulare ipotesi dell’assassino/i molto lontane da quelle che in realtà sono. Il suo metodo è immaginoso, il suo spirito di osservazione eccezionale. Il suo personaggio è affascinante proprio per questi motivi che non in tutti i libri gialli sono presenti.

Cosa non mi è piaciuto e perché?
Non mi è piaciuto tanto che al processo Inglethorp si comporta come se fosse colpevole e si rifiuta di rendere conto della propria condotta. Però poi, messo di fronte al fatto che esistono prove che sia stato lui a comprare la stricnina in farmacia, nega ma aggiunge di non essere in grado di ricordare dove si trovava a quell’ora. È come se volesse essere arrestato, e anzi questo è proprio ciò che vuole perché come dice Poirot: « secondo la legge di questo paese un uomo già giudicato innocente non può essere processato una seconda volta per lo stesso reato. » Quindi Inglethorp vuole essere arrestato e processato. Poi al processo esibirà il suo alibi e sarà assolto. Questo secondo me fa accentrare tutti i sospetti su di lui e ti fa pensare, giustamente, che sia stato lui a commettere il delitto con la sua complice, Evelyn Howard.

La musica che metterei come colonna sonora a questo libro?
Metterei come colonna sonora la canzone “ Prayer in C “ perchè nel video sono truccati con maschere di vari tipi ed è un po’ come questo libro che maschera i vari personaggi (un po’come in tutti i libri gialli), per non farti capire chi è il vero assassino. 

A che tipo di persona lo consiglio?
Lo consiglio sicuramente a chi ama il giallo, il detective Poirot e i libri di Agatha Christie, ma credo che sia un libro per tutti.

La mia frase/ pagina/ episodio preferito?
Una frase che mi è piaciuta molto e che è stata ripetuta tantissime volte nel libro da Poirot è : “ Mon ami “ perché secondo me lo ripeteva ad Hastings per rassicurarlo e secondo me, in un certo senso anche per fargli capire che sapeva chi era l’assassino e quindi di non preoccuparsi troppo.

Altri libri/film/fumetti/immagini che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro?
Mi sono venuti in mente tutti i film della signora in giallo e anche qualche episodio della celebre serie televisiva: “ Low & Order ” in cui ogni episodio racconta un caso poliziesco e segue da una parte l’attività investigativa attuata da una squadra di detective e dall’altra l’aspetto giudiziario con l’iniziativa processuale condotta dalla procura distrettuale.

Le mie frasi/ passi preferiti?
La mia frase preferita è tratta dalla prime pagine di questo libro ed è di Poirot : “ Avevo un amico, un amico che per molti anni è stato a mio fianco. Per quanto fosse a volte di una imbecillità commovente, mi era molto caro… sento la mancanza persino della sua stupidità. La sua naiveté, il suo sguardo onesto, il piacere di stupirlo e di deliziarlo con il mio talento… sì, tutto questo mi manca molto.”. È la mia frase preferita perché anche se Poirot  di solito tratta Hastings quasi come un incapace e lo fa stare sulle spine perché non gli rivela le sue teorie e loda se stesso, qui, in queste poche parole, ammira il suo amico per essergli stato sempre accanto.

Il mio libro in tre parole?
Entusiasmante – coinvolgente – divertente perché è un capolavoro che non ti permette di staccarti dalla lettura per la voglia e la curiosità si scoprire come va a finire la storia narrata.
Giulia D. (II D)

"Il terrore viene per posta" di Agatha Christie



Autore: Agatha Christie
Genere: Giallo
Come dove quando e perché l’ho letto:
L’ho letto molto velocemente, sul divano. Inizialmente mi aveva incuriosito il titolo poi leggendo la trama mi è piaciuto tantissimo anche perché sembrava molto intrigante, misterioso e non era un libro in cui c’erano solo omicidi e suicidi il che mi aveva attirato.
Dove è ambientato:
Il libro è ambientato a Limstok, una piccola cittadina che sembra tranquilla e semplice ma alla fine non lo è poi così tanto.

BREVE TRAMA
Dopo l’incidente che ha subito, a Jerry Burton è consigliato di andare in una città tranquilla e riposarsi e cosa c’è di più tranquillo che Limstok? Prima di quelle lettere così malconce e false tutti avrebbero risposto niente.
Proprio così, a Limstok iniziano a girare lettere con scritte affermazioni spregevoli. Inizialmente nessuno le considera ma, quando in seguito a esse muoiono due persone, la cosa diventa più seria e i cittadini, ma più che altro la polizia, iniziano a indagare su chi sia il colpevole. Sembra che le lettere abbiano a che fare con un professionista, la macchina da scrivere usata per indicare l’indirizzo del mittente apparteneva a Symmington, ma poi lui la regalò a un istituto. Poteva essere stato chiunque, di impronte digitali neanche l’ombra. Dopo varie accuse infondate si arrivò alla conclusione che fosse stata Griffth Aimée perché in casa sua furono trovate le pagine con cui veniva scritto il contenuto delle lettere. Ma, grazie alla signora Marple che aveva capito tutto, si scoprì che Griffth era innocente, non era lei l’autrice delle lettere.  Di certo vorrete sapere chi è il colpevole e come finisce il libro, ma io non vi svelo niente. Per saperne di più vi invito a leggere il libro…

Cosa mi è piaciuto e perché:
Mi è piaciuto il fatto che il libro fosse intrigante e misterioso e ti facesse pensare che il colpevole fosse una persona ma poi alla fine il tuo sospetto si rivelava sbagliato inoltre mi è piaciuto che alla fine ci fosse il colpo di scena che svelava tutto il mistero
Cosa non mi è piaciuto e perché:
Non mi è piaciuto il fatto che in alcuni punti fosse un po’ intricato e quindi non l’ho capito molto
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro:
Metterei una musica misteriosa e ricca di suspence che aumenta di volume nei momenti di intrigo
A che tipo di persona lo consiglio:
Lo consiglio agli amanti di crimine e mistero perché questo libro è ricco di entrambi 
Personaggio preferito e perché:
Il mio personaggio preferito è Megan perchè viene considerata una fannullona un po’ inutile ma poi riesce a conquistare il cuore di Burton, si sposa con lui e alla fine riesce a essere felice
La mia frase/pagina/episodio preferito:
“Joanna uscì dalla stanza con aria piuttosto sostenuta. La milza malata cominciava ad accartocciarsi per l’effetto del sole. Presi la fotografia per un angolo e la portai nel salottino. Non ci tenevo molto, io, ma immaginavo che per Griffth costituisse un tesoro.
Mi chinai e trassi un pesante libro dallo scaffale inferiore della libreria, per mettervi tra le pagine la fotografia, in modo che ridiventasse piana. Era un pesante volume di sermoni.
Appena l’ebbi in mano, il libro si aprì. Capii subito il perché: dal centro di esso erano state tagliate parecchie pagine.
Rimasi lì a fissarlo. Guardai la prima pagina dove era stampato il titolo. Era stato pubblicato nel 1840. Non potevano esservi dubbi; avevo dinanzi a me il libro, le pagine del quale erano servite per mettere insieme le lettere anonime. Chi le aveva staccate?” mi piace questa frase perché il Signor. Burton trova un indizio importantissimo che è come un lampo nel caso che lo fa risaltare e lo semplifica.
Altri libri/fumetti/film che mi sono venute in mente o che collegherei a questo libro:
 A questo libro collegherei i telefilm del tenente Colombo perché anche in questo libro come nei suoi casi non si può trascurare neanche un minimo indizio per conoscere il colpevole.  
Il mio libro in tre parole:
LETTERE_MISTERO_COLPO DI SCENA

Arianna M. classe 2D

"Dieci piccoli indiani" di Agatha Christie


Come, dove, quando, perché l’ho letto:  L’ho letto con un po’ di inquietudine, nella mia camera, solitamente prima di andare a dormire. L’ho letto perché era un libro che volevo leggere da un po’ e ora ne ho avuta l’occasione

Trama: Una casa misteriosa in mezzo ad un’isola deserta, lontana dal resto del mondo. Dieci persone che non si sono mai conosciute prima, tutte accomunate da un inquietante passato, riunite sotto lo stesso tetto da una serie inspiegabile di inviti. Un’assurda filastrocca per bambini che ritorna ossessivamente, scandendo in maniera implacabile, come in un incubo dal quale è impossibile sfuggire, una serie spaventosa di omicidi. Un romanzo originalissimo, nel quale ciascuno dei protagonisti ricopre il ruolo di investigatore, sospettato e probabile vittima.
Dove e quando è ambientato il romanzo: E’ ambientato su un’isola deserta, Nigger Island, all’inizio del secolo secolo scorso (pubblicato per la prima volta nel 1939).
Il mio personaggio preferito e perché: Il mio personaggio preferito è Emily Brent, non tanto per il suo carattere ma perché lei, col suo sangue freddo, mi è sembrata la sicura omicida di questo romanzo.  Poi di lei mi è piaciuto anche il fatto che fosse rigida, severa e riservata, una protagonista inusuale per un libro secondo me.
Cosa non mi è piaciuto e perché: Non mi è piaciuto il fatto che la casa in cui vivevano i protagonisti fosse bella e moderna, invece avrei voluto fosse un po’ più “diroccata” per sottolineare le non proprio rosee condizioni in cui dovevano stare.
Cosa mi è piaciuto e perché:  Mi è piaciuto molto il fatto che gli omicidi che avvenivano rispettassero quello che diceva la poesia dei “Dieci piccoli indiani”, perché è stata una cosa molto originale e particolare da fare.
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro: a questo libro metterei come colonna sonore una musica lugubre e triste.
La mia frase/pagina/episodio preferito: La mia frase preferita è “Vera salì sulla sedia, con gli occhi fissi nel vuoto. Si mise il cappio al collo. Hugo era lì, a vedere che lei facesse quello che doveva fare”. Mi piace perché leggendo questa frase riesci a capire quanto Vera sia impaurita, una paura folle, al punto di credere che una persona che non c’è sia lì con lei, a vederla morire
Altri libri/film/fumetti/immagini che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché:  Leggendo questo libro mi sono venuti in mente i casi irrisolti della polizia che avevano un che di “stravagante”, perché è un po’ quello che succede anche qui
Il mio libro in tre parole: OMICIDIO SOSPETTI INQUIETUDINE
Giulia S. 2D

venerdì 13 febbraio 2015

INCONTRO CON L'AUTORE ALBERTO CRISTOFORI




Lunedì 9 febbraio, la scuola secondaria Pertini ha ospitato l'autore Alberto Cristofori, che ha curato la nuova edizione del capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry: "Il piccolo principe", in attesa di pubblicazione.

Che cosa vi ha colpito maggiormente di questo incontro? Commentate brevemente un aspetto a vostra scelta tra quelli trattati da Cristofori (vita di Saint-Exupéry, tematiche del libro, risposte alle domande del pubblico).