AUTORE = Mark Haddon
CASA EDITRICE = Einaudi
TRAMA = Christopher, al quale è stato raccontato dal padre che la mamma era morta di infarto, è un quindicenne affetto da una forma di autismo, la Asperger, che lo porta ad avere atteggiamenti un po’ strani come non mangiare i cibi che si toccano tra loro; non toccare, né mangiare cose di colore giallo e marrone; non avere nessun tipo di contatto fisico nemmeno con i propri familiari, ecc, ecc…
Un giorno, mentre passeggia nelle vicinanze di casa sua trovò Wellington, il cane della signora Shears, una loro amica, morto con accanto un forcone sporco di sangue; il ragazzo decide di riportare il cane alla padrona, ma lei fraintende e, credendo che sia stato Christopher ad ucciderlo, chiama la polizia.
Christopher, con l’intenzione di provare la sua innocenza e scoprire il vero assassino del cane, inizia raccogliere indizi, annotandoli su un libro; in particolare da una vicina, la signora Alexander, apprende anche che sua madre aveva una relazione segreta con il signor Shears, trasferitosi da tempo in un’altra città.
Il padre, scoperto che Christopher stava indagando e che non voleva che il figlio ficcasse il naso negli affari degli altri, dopo una violenta litigata, gli sequestra il libro.
Un giorno Christopher, mentre frugava nella camera del padre per cercare il libro, trova una scatola con dentro tante lettere di sua madre, che lo pregava di perdonarla perché non l’aveva salutato prima di partire e gli raccontava come procedevano i lavori della nuova casa; il ragazzo non ci mette molto a capire che sua madre non era morta ma si era trasferita a Londra con il signor Shears e quindi il padre gli aveva mentito.
Il padre confessa a Christopher che non sapeva come dirglielo ma che da ora in poi gli avrebbe detto solo la verità, e quindi gli confessa che era lui l’assassino di Wellington.
Cristopher, sconvolto, decide di trasferirsi dalla madre a Londra, e superando mille ostacoli finalmente la raggiunge e lei lo accoglie felicissima; ma non altrettanto felice però è il signor Shears, che infatti dopo un po’ li caccia via e così sono costretti a tornare a Swindon dal padre.
Christopher darà l’esame di matematica prendendo il massimo dei voti.
Christopher perdonerà il padre?
FRASE PREFERITA = “ I numeri primi sono ciò che rimane una volta eliminati tutti gli schemi: penso che i numeri primi siano come la vita. Sono molto logici ma non si riesce mai a scoprirne le regole, anche se si passa tutto il tempo a pensarci su”
COMMENTO = secondo me questo è un libro bellissimo, soprattutto perché tratta di due tematiche molto importanti come la diversità nei nostri comportamenti da quelli di Christopher, che saranno la fonte di molti problemi, tratta anche del tema del nucleo familiare diviso, infatti i due genitori cercano di trovarsi a vicenda dei difetti per screditarsi l’uno con l'altro.
Inoltre l’autore adotta un linguaggio semplice, anche se sono presenti dei ragionamenti apparentemente complessi, e scorrevole.
Alice C. 2 C
Frase preferita:" Chiusi la porta ed estrassi la busta da sotto il materasso. La tenni sollevata verso la luce per vedere se riuscivo a capire cosa ci fosse dentro ma la carta della busta era troppo spessa. Mi chiesi se avrei dovuto aprirla perché era una cosa che avevo preso dalla stanza di mio padre. Poi riflettei sul fatto che era indirizzata a me e che quindi mi apparteneva e che era giusto che la aprissi. Cosi aprii la busta. Dentro c'era una lettere.". Mi ha colpito perché quando apre le lettere scopre una realtà scioccante
RispondiEliminaCommento: E' un libro molto toccante, lo consiglio a tutti ma a chi è molto sensibile consiglio un pacchetto di fazzoletti a portata di mano.
Questo libro mi ha colpito perché il protagonista ( Christopher), a causa della sua malattia è sempre da solo, ma quando il cane della signora Shears, a cui è molto affezionato, muore, comincia a cercare il colpevole e a parlare con gli estranei pur odiando parlare con loro. Questo gli cambierà la vita.
Alessandro F. 2 C