TITOLO: LA GUERRA DEI
BOTTONI
CASA EDITRICE:
BOMPIANI
SCRITTO DA: LOUIS
PERGAUD
TRAMA:
Questo libro è ambientato nella 1^ guerra mondiale, in Francia.
Tratta di due gruppi di ragazzi
di villaggi vicini, uno di Vebrans e
l’altro di Langeverne, con a capo due giovani dodicenni di nome Lebrac e Azteco, che si ritrovano ai confini
dei propri paesi per combattere la loro guerra e far emergere la propria forza.
I due gruppi rivali, hanno
ereditato questa guerra dai loro genitori, che a loro volta l’hanno ereditata
dai loro stessi genitori e nonni.
I combattimenti tra loro
avvengono con spade di legno, sassi e
fionde ma soprattutto con le mani.
Tra loro lo scopo di combattere è
quello di privare i nemici dei bottoni
delle camicie e pantaloni nonché di sfilare i lacci delle scarpe,
raccoglierli e finita la scuola contare chi più ne ha raccolti e quindi
dichiararsi vincitori.
La parte più simpatica e
divertente è quella di far rientrare a casa i nemici, privi dei bottoni e
quindi possibili da deridere dagli adulti, poiché senza i bottoni i vestiti
cadevano o rimanevano aperti. La parte più dolorosa era poi, quella di subire
rimproveri e botte da parte dei genitori.
Il capo dei Vebrans, Lebrac, un
giorno, escogita un piano. Far rientrare nella squadra le sorelle di propri
combattenti capaci di cucire le parti mancanti dai propri abiti prima di
rientrare a casa!
Un giorno, Lebrac, stanco di
rientrare a casa spesso senza bottoni e lacci, decide insieme agli altri di
andare a combattere la prossima guerra nudi, in moda da evitare di essere
nuovamente derubati e quindi umiliati e picchiati dai propri genitori. Ma il
capo della squadra avversaria, Azteco (chiamato così perché di piccola
statura), appena vede da lontano i propri avversai nudi, manda a chiamare i
genitori degli stessi che li sculacciano
senza pietà al loro ritorno a casa.
E’ un libro simpatico e
interessante soprattutto perché vuole trasmettere l’idea che ai tempi, i
ragazzi abitanti delle campagne e quindi di origini umili, per dimostrare la loro
ribellione nei confronti degli adulti ricercano a tutti i costi la loro
felicità e libertà personale, al di fuori dal controllo delle famiglie e della
scuola, consapevoli però che un giorno, quando saranno diventati adulti anche
loro, saranno simili ai propri genitori.
Giorgia Ghisalberti
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