Nell'incontro con il piccolo principe, la volpe spiega che cosa vuol dire "addomesticare": seconda lei questa parola significa creare dei legami, cioè conoscere una persona poco alla volta per poterla così distinguere dalle altre.
La volpe pensa che gli uomini non abbiano più tempo e voglia da dedicare agli altri e considera importanti i riti, perché possono rendere uniche le giornate.
Io penso che sia più importante essere che avere amici perché l'amicizia è un legame prezioso, impossibile da dimenticare.
Marco T. II C
I ragazzi di Assago e la magia dell'incontro con la lettura, la scrittura... E NON SOLO!
venerdì 30 gennaio 2015
domenica 25 gennaio 2015
Riflessione: Il piccolo principe e il serpente
Secondo me la frase “si è soli non soltanto nel deserto ma anche con gli uomini” significa che con gli uomini, anche se sembra di stare in compagnia, in realtà non è così: per non essere soli bisogna conoscerli molto bene, stringere legami forti, come in una famiglia, allora in quel caso non ci si sente mai soli.
Inoltre con gli uomini si è soli perché magari per “solitudine” si intende che non ci sono delle persone che ci assomigliano interamente e perciò si è soli nel senso che non esiste un solo me e un solo te.
Luca Ce. II C
Inoltre con gli uomini si è soli perché magari per “solitudine” si intende che non ci sono delle persone che ci assomigliano interamente e perciò si è soli nel senso che non esiste un solo me e un solo te.
Luca Ce. II C
sabato 24 gennaio 2015
venerdì 9 gennaio 2015
ELENCO DEI LIBRI CONSIGLIATI
- Ammanti, Io e te PER CHI HA AMATO "IO NON HO PAURA"
- Asher, Mackler, Prima del futuro PER CHI NON PUO' FARE A MENO DI FACEBOOK
- Asimov, Cronache dal futuro GENERE: FANTASCIENZA
- Baccalario, Volevo solo giocare a calcio LA STORIA VERA DI UN CALCIATORE CORAGGIOSO
- Blaxill, Questo è solo l’inizio INCONTRI ON LINE E TANTI GUAI...
- Bradbury, Farenaith 451 LIBRO IMPEGNATIVO: PER CHI AMA LEGGERE. AMBIENTATO IN UN FUTURO DA INCUBO
- Brody, Io sbaglio
da sola CONSIGLIATO A CHI NON SA PRENDERE DECISIONI
- Calvino, Il cavaliere inesistente SI RIDE TANTO!
- Christie, Dieci
piccoli indiani SE VI AFFASCINA IL GIALLO...
- D’Adamo, Oh freedom QUI SI PARLA DI SCHIAVITU' E LIBERTA', DI DIRITTI DELLE PERSONE DI COLORE
- D’Orta, Io speriamo che me la cavo TANTE RISATE CON I BIMBI NAPOLETANI E I LORO ERRORI GRAMMATICALI (DA NON IMITARE PERO')
- De Amicis, Cuore UNO DEI LIBRI PIU' BELLI SULLA SCUOLA... IN ASSOLUTO!
- Ende, Momo, La
storia infinita FANTASY
- Funke, Il re dei ladri UN'AVVENTURA AMBIENTATA A VENEZIA CHE VI TERRA' INCOLLATI AL LIBRO!
- Kuijer, Per sempre insieme, amen QUI SI PARLA DI FAMIGLIA E AMICIZIA
- Lewis, Le cronache di Narnia ANCORA FANTASY
- London, Zanna Bianca SE VI E' PIACIUTO "IL RICHIAMO DELLA FORESTA..."
- Masini, L’estate
gigante UNA RAGAZZINA E LA SUA INDIMENTICABILE ESTATE
- Murail, Cecile, Nodi al pettine SE SOGNATE DI DIVENTARE PARRUCCHIERI...
- Northrop, In trappola BLOCCATI NELLA TORMENTA A SCUOLA: AIUTO!
- Palacio, Wonder DIVERSITA': CHI E' DIVERSO... DA CHI?
- Pitzorno, Ascolta il mio cuore UNA RAGAZZINA E LE SUE COMPAGNE DI CLASSE NE COMBINANO DI TUTTI I COLORI
- Poe, Racconti del terrore SE NON AVETE PAURA...
- Rodari Novelle fatte a macchina TANTE STORIE DIVERTENTI IN UN ITALIANO FACILE
- Saroyan, La commedia umana LIBRO SPETTACOLARE E PROFONDO
- Stine, La scuola maledetta VIETATO LEGGERLO DI SERA A CASA DA SOLI... HORROR
- Twain, Le avventure di Huckenberry Finn PER CHI HA AMATO TOM SAWYER
- Walters, Alexandria
d’Africa SE SEI UNA RAGAZZA UN PO' SNOB, QUESTO LIBRO FA PER TE!
LA SCADENZA PER IL PROSSIMO INVITO ALLA LETTURA E' IL PRIMO APRILE (NON E' UNO SCHERZO). SE AVETE IN MENTE ALTRI TITOLI, POTETE COMUNICARMELI E VI FARO' SAPERE SE VANNO BENE!
"Scuola media" di J. Patterson
Autore:JAMES PATTERSON
Casa editrice:Salani Editore
Anno di pubblicazione:2013
Trama:
scordatevi i pomeriggi stare in riva al lago e le grigliate sotto la luce delle stelle … Al campeggio Wannamorra il piatto giornaliero sono i broccoli,i bungalow sono distrutti e la mattina c’è … LA SCUOLA! E come al solito Rafe non riesce a stare lontano dai casini, ma questa volta si troverà degli amici …
Mi dispiace ma se volete saper come continua e finisce il libro lo dovete acquistare o prenderlo in prestito in biblioteca.
Commento personale:
Per me questo libro è stato strabiliante; del resto come il primo, a me piace il genere perché amo divertirmi e tra un po’ acquisterò anche il prossimo fin quando non ho finito la saga.
Frase significativa:
“Ma io non ero disposto a starmene lì a subire, fare finta di niente e tornare a casa a fine estate puzzando di tonno, sardine e sconfitto. Era tempo che noi sfigati iniziassimo a riunirci.”
In questa frase mi ha colpito il coraggio di Rafe, nonostante lui fosse codardo e un po’ vigliacco.
Riccardo L. 2C
"L'ombra del gattopardo" di G. Festa
autore: Giuseppe Festa
casa editrice: Salani editore
frase preferita:" Il sole si era coricato da poco e le prime pallide stelle occhieggiavano nel blu."
trama: Un felino misterioso si aggira sugli Appennini. Viene chiamato gattopardo, questo felino ha un dettaglio macabro, quello di staccare la testa alle sue prede. Il guardaparco Sandro ha il compito trovarlo, e per riuscirci arriva fino in Finlandia, mentre altri cinque volontari compiono le mansioni di Sandro.
consiglieresti questo libro?
Si, io lo consiglierei perché è un libro che appassiona molto e non ti annoi mai a leggerlo.
Fabio L. 2C
casa editrice: Salani editore
frase preferita:" Il sole si era coricato da poco e le prime pallide stelle occhieggiavano nel blu."
trama: Un felino misterioso si aggira sugli Appennini. Viene chiamato gattopardo, questo felino ha un dettaglio macabro, quello di staccare la testa alle sue prede. Il guardaparco Sandro ha il compito trovarlo, e per riuscirci arriva fino in Finlandia, mentre altri cinque volontari compiono le mansioni di Sandro.
consiglieresti questo libro?
Si, io lo consiglierei perché è un libro che appassiona molto e non ti annoi mai a leggerlo.
Fabio L. 2C
"Il giardino segreto" di Burnett
Titolo: Il giardino segreto
Autore: Frances H. Burnett
Casa editrice: battello a vapore
Trama: Mary si trasferisce in Inghilterra, da suo zio, dove scopre un giardino che sembrerebbe abbandonato e non curato. Giorno dopo giorno, con l’aiuto di un suo amico conosciuto lì, scopre che questo giardino apparteneva a sua zia, la sorella di sua madre, quindi i due ragazzi sistemano il giardino e se ne prendono cura; nel frattempo Mary e Colin fanno amicizia, ma Colin è molto viziato e ha paura di uscire perché dice di essere malato, cosa non vera, e di non riuscire neanche a camminare, perché non l’aveva mai fatto.
Una scena del film "Il giardino segreto" |
Un giorno Mary convinse Colin ad uscire dalla grande casa portandolo nel giardino segreto... pian piano lui prese confidenza con la natura e per rendere fiero suo padre, incominciò a camminare con ottimi risultati.
Qualche settimana dopo arrivò il padre di Colin, lo cercò e lo trovò nel giardino mentre stava camminando.
Alla fine Mary, Colin e suo padre passarono molto tempo insieme a giocare nel giardino segreto.
Le mie impressioni: il libro mi è piaciuto molto, soprattutto il film... mi ha fatta emozionare la scena dove il padre e Colin si abbracciano.
Julia R. 2C
giovedì 8 gennaio 2015
"Storia di Iqbal" di F. D'Adamo
AUTORE:FRANCESCO D'ADAMO.
CASA EDITRICE:SALANI NARRATIVA.
PUBBLICATO:NEL FEBBRAIO 2009.
FRASE PREFERITA: DI UNA COSA
SOLA TI PREGO:NON DIMENTICARE NIENTE . NEANCHE IL PIU' PICCOLO,INSIGNIFICANTE
PARTICOLARE. RACCONTALA A QUALCUNO LA NOSTRA STORIA. RACCONTALA A TUTTI. CHE
NON SE NE PERDA IL RICORDO. SOLO COSI' IQBAL SARA' SEMPRE ACCANTO A NOI.
TRAMA: QUESTO LIBRO PARLA DI IQBAL, UN BAMBINO
PAKISTANO PROVENIENTE DA UN FAMIGLIA POVERA.
PER RIPAGARE I DEBITI, IL
PADRE LO VENDE A UN FABBRICANTE DI TAPPETI E SARA' LIBERO ALLA FINE DEL DEBITO.
E' COSTRETTO A LAVORARE
INCATENATO AL TELAIO CON DEI SUOI COMPAGNI IN SCHIAVITU' PER 12 ORE AL GIORNO CON POCO CIBO DA MANGIARE.
DOPO UN PO' RIESCE A
RIBELLARSI E A SCAPPARE E VUOLE AIUTARE TUTTI I RAGAZZI CHE COME LUI SONO SCHIAVI.
GRAZIE AI RACCONTI DI
FATIMA RIESCONO A FARE UNA RIVOLTA NEI CONFRONTI DEI PADRONI CHE SFRUTTAVANO I
BAMBINI.
IQBAL FU UCCISO A 13 ANNI ,
DA QUEL MOMENTO IL SUONOME DIVENNE IL SIMBOLO DELLA LOTTA PER LIBERARE
DECINE DIMILIONI DI BAMBINI IN TUTTO IL MONDO.
C0SA MI E' PIACIUTO DEL LIBRO: DI QUESTO LIBRO MI E' PIACIUTO QUANDO
IQBAL HA CREDUTO IN SE STESSO E CE L'HA FATTA.
LO CONSIGLIERESTI?:IO QUESTOLIBRO LO CONSIGLIEREI AD ALTRE
PERSONE PERCHE' E' MOLTO BELLO E PARLA DI SFRUTTAMENTO E DI INGIUSTIZIA.
martedì 6 gennaio 2015
"Il bambino con il pigiama a righe" di Boyne
Titolo=
" Il Bambino Con Il Pigiama A Righe"
Autore=
John Boyne.
Attraverso un bambino l'autore vuole essere una testimonianza contro una delle peggiori vicende avvenute nel corso della storia; racconta ciò che accadeva un tempo nei campi di concentramento attraverso l'innocenza di un bambino, che sicuramente non capisce la gravità della situazione.
Un bambino che subisce forti condizionamenti dai parenti, in modo particolare dal padre, condizionamenti che però non influenzano totalmente il modo di fare di Bruno. Il padre è un uomo rigido e attento al rispetto delle regole. Un uomo che per Bruno diventa quasi un idolo.
Lui lavora nell'esercito, ed è a causa del suo lavoro che la famiglia è costretta ad abbandonare Berlino, perché "il Furher" dice che ha grandi progetti per lui.
Shmuel è l'amico di Bruno che vive dall'altra parte della rete, nel campo di concentramento, con tutte le altre persone che indossano il pigiama a righe.
L'amicizia col bambino diventa il piccolo segreto di Bruno, l'unica cosa interessante rispetto a quelle giornate noiose passate lì ad Auschwitz, l'unico motivo che lo spinge ad andare avanti.
Gli altri due componenti della famiglia sono: la madre e la sorella Gretel, entrambe coscienti di quello che si verifica dietro la rete e degli orrori che si svolgono al suo interno, ma nonostante questo partecipano senza interferire alla vita di Bruno.
Con questo libro l'autore vuole far notare la diversità che c'è tra i due bambini ma che attraverso di loro diventa uguaglianza, perché in fondo sono tutte e due due bambini, entrambi infelici, chi per un motivo che per un altro, e sono legati l'uno all'altro da un forte rapporto; l'amicizia che riesce a far dimenticare i loro problemi; nonostante siano fisicamente separati da una rete e da due mondi completamente diversi, loro nella mente sono insieme. è attraverso gli occhi ingenui di un bambino che l'autore, quindi, racconta uno degli orrori più grandi avvenuti tanto tempo fa nella storia dell'uomo è che non si dovranno più ripetere né ora né in futuro; lo sterminio degli ebrei.
Attraverso un bambino l'autore vuole essere una testimonianza contro una delle peggiori vicende avvenute nel corso della storia; racconta ciò che accadeva un tempo nei campi di concentramento attraverso l'innocenza di un bambino, che sicuramente non capisce la gravità della situazione.
Un bambino che subisce forti condizionamenti dai parenti, in modo particolare dal padre, condizionamenti che però non influenzano totalmente il modo di fare di Bruno. Il padre è un uomo rigido e attento al rispetto delle regole. Un uomo che per Bruno diventa quasi un idolo.
Lui lavora nell'esercito, ed è a causa del suo lavoro che la famiglia è costretta ad abbandonare Berlino, perché "il Furher" dice che ha grandi progetti per lui.
Shmuel è l'amico di Bruno che vive dall'altra parte della rete, nel campo di concentramento, con tutte le altre persone che indossano il pigiama a righe.
L'amicizia col bambino diventa il piccolo segreto di Bruno, l'unica cosa interessante rispetto a quelle giornate noiose passate lì ad Auschwitz, l'unico motivo che lo spinge ad andare avanti.
Gli altri due componenti della famiglia sono: la madre e la sorella Gretel, entrambe coscienti di quello che si verifica dietro la rete e degli orrori che si svolgono al suo interno, ma nonostante questo partecipano senza interferire alla vita di Bruno.
Con questo libro l'autore vuole far notare la diversità che c'è tra i due bambini ma che attraverso di loro diventa uguaglianza, perché in fondo sono tutte e due due bambini, entrambi infelici, chi per un motivo che per un altro, e sono legati l'uno all'altro da un forte rapporto; l'amicizia che riesce a far dimenticare i loro problemi; nonostante siano fisicamente separati da una rete e da due mondi completamente diversi, loro nella mente sono insieme. è attraverso gli occhi ingenui di un bambino che l'autore, quindi, racconta uno degli orrori più grandi avvenuti tanto tempo fa nella storia dell'uomo è che non si dovranno più ripetere né ora né in futuro; lo sterminio degli ebrei.
Alice C. II C
"Per questo mi chiamo Giovanni" di Garlando
Autore:
Luigi Garlando
Genere: narrativa ragazzi
Come dove quando e perché l’ho letto:
L’ho letto molto velocemente
nel mio letto nel mese di dicembre, l’ho letto perché volevo leggerlo da un po’
di tempo ma non trovavo mai il tempo così, quando ho avuto l’occasione, l’ho
colta subito al volo ed ero molto felice inoltre ne avevo sentito parlare molto
e aveva suscitato la mia curiosità.
Dove è ambientato:
Il libro è ambientato a
Palermo nel 2002
BREVE TRAMA
Giovanni è un ragazzo che abita a Palermo.
Al suo decimo compleanno, mentre gira per la città insieme a suo papà Luigi, viene a conoscenza della storia di Giovanni Falcone e della
mafia. Il papà racconta infatti a Giovanni del maxi processo per cui moltissimi
mafiosi sono finiti in carcere grazie al pool antimafia: la squadra di
Giovanni. Gli racconta degli anti mafiosi che sono morti per colpa della mafia
ma dopo quel processo, racconta, che la gente dice che Giovanni Falcone fa
tutto questo solo per fama e soldi e non per il bene della città anche se non è
vero, così Giovanni si trasferisce a Roma in cui vive una libertà per lui unica
perché, dopo tanto tempo passato in casa, “rinasce”, ma quando torna a Palermo
muore per colpa dell’attentatuni: un
piano messo in pratica dai mafiosi. Luigi racconta che mentre Giovanni moriva
lui stava per nascere ed è per questo che ha deciso di chiamarlo Giovanni.
Cosa mi è piaciuto e perché:
Mi è piaciuto il fatto che Luigi raccontasse la storia di Giovanni con
oggetti e metafore perché paragona ciò che può essere complicato a delle cose
della vita normale e quotidiana.
Cosa non mi è piaciuto e perché:
Non mi è piaciuto l’inizio perché non ho capito bene
cosa c’entrasse con la storia, comunque il libro è stato molto istruttivo e
bello perché mi ha insegnato delle cose che non sapevo.
La musica che metterei come colonna sonora a
questo libro:
Metterei “Magnifico” di Fedez perché mi fa pensare al
fatto che Giovanni non poteva uscire di casa.
A che tipo di persona lo consiglio:
Lo
consiglio ai ragazzi perché capiscano cos’è la mafia e la giusta via da
prendere contro l’ingiustizia.
La mia frase/pagina/episodio preferito:
“Quel giorno è l’11 febbraio 1986; in questo palazzo
si apre il maxiprocesso Cosa Nostra. Giornali e televisioni lo chiamano così:
maxiprocesso perché è grande. È stata preparata un’aula apposta un’aulabunker,
blindata contro gli attentati; è gigantesca e i giornalisti scrivono che sembra
un’astronave verde. In questa aulabunker, l’11 febbraio 1986, entrano tutti gli
uomini d’onore che sono stati arrestati grazie alle indagini della squadra di
Giovanni. Devono essere processati: i giudici diranno se sono colpevoli o
innocenti… …il giudice con la barba legge: “Condannato…
condannato… condannato…” una raffica di “condannato come se li sparasse col
kalashnikov: seicento “condannato al minuto… il mostro è stato giudicato
colpevole ed è stato condannato a scontare, complessivamente, diciannove ergastoli,
più duemilaseicentosessantacinque anni di carcere, più undici miliardi e mezzo
di multa da pagare.”
Mi piace questo pezzo perché Falcone compie un’azione
fantastica e sta facendo giustizia a Palermo.
Il mio libro in tre parole:
MAXIPROCESSO-MAFIA-GIOVANNI
Arianna M. II D
Iscriviti a:
Post (Atom)