BREVE TRAMA:
Questo libro parla di un argomento
non facile che infatti non è sempre compreso: la dislessia.
Non causa difficoltà solamente a
chi lo vive ma anche alle persone esterne che devono imparare a gestire la
situazione, come insegnanti e genitori.
Questo racconto che qualche volta
diverte, porta il lettore a spunti di riflessione non solamente
sull’argomento trattato ma anche su molti altri, come è successo per esempio a
me perché c’erano spesso domande a cui non veniva data una risposta o altre a
cui c’erano più soluzioni.
Ally, la protagonista, è affetta da questo disturbo, non sa il perché: si
sente più stupida e diversa dagli altri che la disprezzano isolandola e
chiamandola “sfigata”. Lei piuttosto che leggere per migliorare la sua
situazione trova sempre una scusa . Il
suo comportamento deriva dal fatto che
leggere le risulta molto difficile, anzi una vera e propria tortura, anziché una mancanza di volontà come
per il resto dei suoi compagni, non rendendosi così conto che lei è più
intelligente ma a modo suo.
PERSONAGGIO CHE MI E’ PIACIUTO DI
PIU’
Ovviamente il personaggio che mi ha
colpito maggiormente è Ally.
Durante il racconto, il carattere di Ally si rafforza sempre
più, nonostante sia isolata dai suoi compagni a causa della
sua dislessia che non le permette di poter leggere come tutti gli altri. In
realtà questa è l’unica cosa che non le riesce bene perché nel resto delle attività
che svolge lei è molto brava, anzi forse più della media dei suoi coetanei.
All’inizio dell’anno scolastico è sempre sola, il suo tavolo in mensa è
l’unico formato da un solo componente, vale a dire Ally, è sempre l’ultima a
essere scelta nei lavori di classe in coppia, nessuno vuole studiare con lei,
ma entro la fine del libro troverà dei
veri amici : Keisha e Albert.
FRASI CHE MI SONO PIACIUTE DI PIU’
1)”Ogni lettera ne rappresenta un
‘altra. Un gran voto per chi riesce a trovare la chiave. Non è come leggere la dislessia, ma vi darà un’idea di quanto sia difficile. Di quanto tempo ci voglia.”
2)”E’ come se le lettere sulla
pagina volassero.”
3)”Ma questi film mentali non
entreranno mai nel mio taccuino delle
cose impossibili perché accadranno realmente.”
4)”Ho bisogno di attirare
l’attenzione come un pesce ha bisogno di un respiratore subacqueo.
COMMENTO PERSONALE:
Il libro mi è piaciuto molto e lo
consiglio a tutti i miei compagni.
Mi ha appassionato soprattutto
perché non importa se una persona è “ diversa da noi “ e non riesce a fare
qualcosa, perché alla fine tutti hanno delle qualità: bisogna solo fare in modo di fargliele
esprimere e allora i cosidetti “
normali” si accorgeranno che c’è sempre qualcuno che sa fare qualcos’altro meglio di loro.
Nicolò
Nessun commento:
Posta un commento