TITOLO:
Lo Hobbit
CASA
EDITRICE: Bompiani
AUTORE:
Jhon Ronald Reuel
Tolkien
EDIZIONE:
2013
PERSONAGGIO
PREFERITO:
Bilbo
è sicuramente il mio personaggio preferito.
Mi
sono rispecchiato in lui: molto calmo e pacato, però alla prima
occasione prende la palla al balzo e parte per mondi sconfinati.
Un
altro motivo per cui l’ho scelto sono per le emozioni molto
significative e interessanti che prova durante il viaggio.
Mi
sono chiesto: chissà se J.R.R Tolkien era così.
FRASI
PIÙ IMPORTANTI:
1)
Ogni volta che
l’occhio errante di Smaug, cercandolo nell’ombra, dardeggiava su
di lui, egli tremava e veniva preso da un inspiegabile motivo di
balzar fuori, rivelarsi e raccontare tutta la verità a Smaug.
2) Gollum
non aveva minacciato di ucciderlo, né aveva ancora tentato di farlo.
Ed era infelice, solo e smarrito. Un’improvvisa comprensione, una
pietà mista a orrore, pervase il cuore di Bilbo: rapida come un
baleno si levò davanti a lui la visione di infiniti, identici
giorni, senza una luce o una speranza di miglioramento: pietra dura,
pesce freddo, strisciare e sussurrare.
TRAMA:
Bilbo
Baggins è un semplice hobbit residente nella contea.
Un
giorno, durante la sua seconda colazione, viene interrotto da un
incessante bussare alla sua porta: era Gandalf, un suo vecchio amico
stregone. Era da un po’ che non si vedevano, così lo invitò per un
tè il Mercoledì pomeriggio.
Un
gesto normalissimo per un hobbit, infatti erano una razza molto
tranquilla e pacata senza necessità di avventure, poiché erano
bassi non avrebbero mai tenuto testa ad un orco, troll o elfo della
terra di mezzo.
Gandalf
non si attardò a ripresentarsi puntuale il mercoledì, ma con una
sorpresa: portò con sé dodici nani alquanto bizzarri. Bilbo capì
solo
più tardi che erano lì solo per offrirgli un’avventura:
riconquistare la vecchia gloria dei nani uccidendo il drago Smaug
sulla Montagna Solitaria. Lo hobbit, colto di sorpresa, rimase
stupito della proposta e, pur non sapendo che sarebbe stata la sua
decisione più importante, accettò.
COMMENTO
PERSONALE:
Questo libro per me è stato
speciale: mi ha fatto entrare in un mondo diverso con i suoi pregi e
i suoi difetti; un regno a cui si può accedere solo e soltanto con
una fantasia senza limiti. Le emozioni, come la compassione o la
gioia, che trasmette “Lo Hobbit” non le avevo mai provate così
intensamente, io ne leggo tanti di fantasy, ma credo che dalla mano di
Tolkien sia uscito più che un romanzo, un’opera d’arte. Credo
che Bilbo Baggins sia da oggi e per sempre il mio personaggio
preferito (sempre che Frodo non lo superi).
Consiglio
questo libro solo a chi vuole provare la sensazione di entrare in un
altro mondo.
Filippo P.
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