La scadenza per la lettura del prossimo libro di narrativa è fissata in data 10 dicembre 2015.
Potete scegliere un libro tra i seguenti:
- "Una barca nel bosco" di Paola Mastrocola
- "Novecento" di Alessandro Baricco
- "L'inventore di sogni" di Mc Ewan
I ragazzi di Assago e la magia dell'incontro con la lettura, la scrittura... E NON SOLO!
mercoledì 28 ottobre 2015
martedì 20 ottobre 2015
Io Cito tu City... noi 3 C... C siamo!
E' con grande piacere che vi comunico l'esito positivo dell'iniziativa "io cito tu city", organizzata nell'ambito della manifestazione culturale Bookcity, che si terrà a Milano nel prossimo fine settimana.
Moltissimi alunni di Milano e provincia hanno individuato citazioni d'amore e di paura, tratte dai libri letti durante le vacanze estive. Soltanto 20 tra le migliaia pervenute allo staff di Bookcity sono state selezionate da un'apposita giuria.
Il premio? Le frasi scelte saranno esposte in una mostra presso il Cortile della Rocchetta, al castello Sforzesco; lì saranno visibili al pubblico dal 22 al 25 ottobre! Che onore!
Io direi proprio di fare un salto al castello, anche perché, tra le citazioni "vittoriose"... ci siamo anche noi... SORPRESA!
Tra le frasi che noi della scuola Pertini abbiamo inviato, è stata scelta la seguente:
Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata. Mai dimenticherò quel fumo. Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto. Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia Fede. Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l’eternità il desiderio di vivere. Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto. Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai.
Wiesel, La notte (citazione di paura)
Beh, a questo punto, non mi resta che dire... Brava Terza C!
E soprattutto brava ALICE C., che ha inviato questa frase, riconoscendone il valore espressivo ed emotivo!
Moltissimi alunni di Milano e provincia hanno individuato citazioni d'amore e di paura, tratte dai libri letti durante le vacanze estive. Soltanto 20 tra le migliaia pervenute allo staff di Bookcity sono state selezionate da un'apposita giuria.
Il premio? Le frasi scelte saranno esposte in una mostra presso il Cortile della Rocchetta, al castello Sforzesco; lì saranno visibili al pubblico dal 22 al 25 ottobre! Che onore!
Io direi proprio di fare un salto al castello, anche perché, tra le citazioni "vittoriose"... ci siamo anche noi... SORPRESA!
Tra le frasi che noi della scuola Pertini abbiamo inviato, è stata scelta la seguente:
Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata. Mai dimenticherò quel fumo. Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto. Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia Fede. Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l’eternità il desiderio di vivere. Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto. Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai.
Wiesel, La notte (citazione di paura)
Beh, a questo punto, non mi resta che dire... Brava Terza C!
E soprattutto brava ALICE C., che ha inviato questa frase, riconoscendone il valore espressivo ed emotivo!
giovedì 8 ottobre 2015
Fahrenheit 451: la trama
Il protagonista Guy Montag lavora nel corpo dei pompieri, i quali hanno il compito di rintracciare chi si è macchiato del "reato di lettura", bruciandone tutti i libri.
I cittadini rispettosi della legge devono utilizzare la tv per istruirsi, informarsi e vivere serenamente. La televisione viene utilizzata dal governo come mezzo ossessivo per definire le regole sociali, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
All'inizio della narrazione Montag sembra convinto della sua missione distruttiva.
Montag, dopo aver riflettuto a lungo, capisce che nella sua vita c'è qualcosa di profondamente sbagliato. La lettura dei libri lo conduce a scoprire un nuovo mondo, ma lo spinge anche verso la rovina. Sua moglie Mildred, dopo aver scoperto l'infrazione del marito e dato l'allarme alla caserma, abbandona Montag, mentre i vigili del fuoco lo costringono a bruciare i suoi libri.
In seguito però inizia a salvare alcuni libri che dovrebbe bruciare e a leggerli di nascosto. La decisione di infrangere le regole gli viene suggerita dalla conoscenza di Clarisse, una ragazza sua vicina di casa, che mostra un modo di vivere diverso dagli altri. Infatti Montag ha notato che i familiari di Clarisse alla sera non guardano la televisione, che non possiedono, ma trascorrono il tempo parlando tra di loro, con un'allegria e una spensieratezza difficili da comprendere e facilmente invidiabili.
Montag si ripara poi lungo il fiume, sulle cui rive incontra un gruppo di uomini fuggiti dalla società che, insieme ad altri loro compagni sparsi per tutta la nazione, costituiscono la memoria letteraria dell'umanità, in quanto conoscono a memoria numerosi testi letterari andati ormai perduti.
Sulla città viene sganciato una bomba e Montag, con i suoi nuovi compagni, si avvia verso di essa per prestare soccorso ai sopravvissuti.
Presentazione dello spettacolo "VIETATO LEGGERE"
Lo spettacolo che andremo a vedere è liberamente tratto dal romanzo di fantascienza "Fahrenheit 451" di Bradbury, scritto nel 1953.
Ambientato in un imprecisato futuro, vi si descrive una società totalitaria in cui leggere o possedere libri è considerato un reato, per contrastare il quale è stato istituito un apposito corpo di vigili del fuoco impegnato a bruciare ogni tipo di volume.
Il titolo del romanzo si riferisce a quella che Bradbury riteneva essere la temperatura con la quale venivano bruciati i libri.
Questo testo ha molti contenuti interessanti,
soprattutto oggi, perché la descrizione del mondo “fantascientifico” di
Bradbury paradossalmente è molto
vicina alla nostra realtà.
La messa in scena di una società senza libri, e quindi priva di
memoria del sapere, e la conseguente, manifesta e dichiarata incapacità degli
abitanti di sviluppare un pensiero personale e critico, può promuovere
nel pubblico, semplicemente vedendola, una minima riflessione sul valore della
trasmissione della cultura (rappresentata in quel caso dai libri) e sulle
possibili conseguenze di tale perdita.
Ma accanto al tema del sapere ne entra in scena subito un altro,
altrettanto insistente e drammatico: la perdita della capacità di amare, di
emozionarsi, di aprirsi ai sentimenti senza timore, che caratterizza i
personaggi di questa società. Un impoverimento generale delle relazioni
affettive e famigliari è causato, infatti, dalla non importanza attribuita da
questo modello di società al momento delle vere relazioni con gli altri,
appiattite sulla chiacchiera vuota e superficiale.
E i ribelli, gli uomini-libro del finale del testo e della
rappresentazione, sono il simbolo di questa possibilità di recupero a nostra
disposizione. Basta, come in questo caso, ascoltarli.
Iscriviti a:
Post (Atom)